la mamma dei pirla...

...è sempre incinta...come dicono qui a milano....
Sfida tra moto in corso Sempione
La rabbia degli abitanti: un incubo
Di notte a 130 all’ora tra le auto: denunciati 4 studenti e un impiegato. Sequestrati i mezzi, ritirate le patenti

MILANO - Il fascino del proibito. L’adrenalina di una corsa clandestina. Il richiamo della notte. Da vivere in motociclet­ta. Ad alta, altissima, folle ve­locità. Con zig-zag tra le auto­mobili, accelerazioni improv­vise e rombi che hanno sve­gliato e spaventato i residen­ti. Non sono nuovi a queste paure, i cittadini. Ma le vivo­no per lo più il venerdì e il sa­bato. Questa volta, è successo di martedì. Cinque «bravi» ragazzi, in sella a potenti Ktm e Kawa­saki, si sono dati appunta­mento l’altra sera al primo se­maforo di corso Sempione, per sfrecciare fino a piazza Fi­renze. Ma dietro c’era una pat­tuglia dei carabinieri che, do­po averli bloccati e denuncia­ti per «gara in pubblica via», hanno ritirato loro le patenti e sequestrato i bolidi. È mezzanotte.

Cinque ami­ci ventenni, quattro universi­tari e un impiegato, hanno ap­pena finito di scolarsi alcolici in un bar all’Arco della Pace, quartiere della movida mila­nese, luogo di ritrovo, di ore passate ai bar. Ma per gli ami­ci adesso scatta una nuova ora. Un cenno di intesa e subi­to la scommessa. «Chi arriva ultimo a piazza Firenze, pa­ga ». I centauri si infilano il ca­sco, si mettono in fila e «sga­sano ». Tirano su di giri la mo­to e, al via, schizzano in avan­ti sgommando. A destra e a si­nistra. Senza neppure guarda­re nei retrovisori, altrimenti si sarebbero accorti della «gazzella» del Radio Mobile dei carabinieri che, a fatica, gli stava dietro. Metri e metri di asfalto, ina­nellando sema­fori verdi. Al­l’ennesimo se­maforo, quello prima di piaz­za Firenze, in­chiodano per­ché è rosso. E da lì non si muovono più: i carabinieri gli si parano davanti.


I cinque prima nega­no: «Non facevamo la corsa». Poi si scusano: «È stata una bravata». Quindi si rammari­cano, protestano: «Ma adesso come facciamo a ricomprarci le moto?». E sì: questo è stato il loro problema più grande. Passi la denuncia, passi il riti­ro della patente. Ma rimanere senza moto non è vita. «Non hanno pensato — ha sottoli­neato un militare — che fa­cendo quella gara hanno mes­so a repentaglio la loro esi­stenza e quella di altre perso­ne ». Corso Sempione è uno dei «tracciati» preferiti dai cen­tauri della notte. Attorno ai «circuiti» a volte si sviluppa un forte giro di scommesse. E se si inizia a scommettere, poi non ci si ferma più. «Per l’odore della clandestinità — spiega un motociclista che co­nosce bene quel mondo —. Per il rombo dei motori porta­ti al massimo. Per essere te­merari e sbruffoni».

e adesso per colpa di 5 stro@@i io che vado tranquillo a 50 all'ora ma con scarichi un pò rumorosi verrò sistematicamente fermato....
e per fortuna che da quando c'è la legge sull'alcol se guido la moto non bevo altrimenti.....la patente?puff....

Ma perchè non si fanno mai nomi e coglioni (cognomi) di questi pezzenti ??

Ovviamente il fatto che, per pura fortuna, la loro idiozia non si è trasformata in tragedia è un puro caso. Ma questo loro mica lo capiscono. Sono imbecilli. E lo dimostra il fatto che questa demenziale bravata l’hanno fatta sotto gli occhi attoniti di una macchina dei carabinieri, che subito li ha inseguiti e fermati. Ritiro della patente, sequestro della moto e denuncia per gara in pubblica via. Bene, chiunque, a questo punto, capirebbe di aver fatto una cosa senza senso. Ma i nostri cinque amici— dei quali mai e poi mai vi dirò il nome perché non si meritano neppure la gogna, neppure la fama al negativo, ma solo la damnatio memoriae— loro, poveretti, si disperano per le moto: e ora come faccio? Sto pagando le rate, non ho i soldi per acquistarne un’altra! In questi casi l’animale giustizialista che si nasconde nel mio profondo io, rimpiange la chiusura delle miniere del Sulcis, la mancanza di lavori forzati, le purghe staliniane, o più casarecciamente gli schiaffoni paterni in pieno volto.

Ma io sono un uomo razionale, e mi placo. Che fortuna non essere uno psicologo, mi toccherebbe dover spiegare il loro rapporto irrisolto con i genitori o con il concetto di maturità, che piacere non essere un sociologo, ché ora dovrei parlare di senso di noia e perdita di valori. No. Io sono uno scrittore e ho, come nelle favole, l’innocenza dei bambini che ridono quando passa il re nudo. Il re è nudo, insomma, e voi, ragazzi, siete cinque imbecilli. Fatene tesoro. E girate a piedi.

gianni biondillo-scrittore

una volta si diceva "contare alberi in Siberia"

"steave":

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una volta si diceva "contare alberi in Siberia"

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Ahahahahahahah

si tanto poi la paghiamo noi quando ci multano perche superiamo di 20 km/ora il limite...

purtroppo nn e solo a milano che la mamma degli imbecilli e sempre incinta....

qui e ancora peggio....fidati..

che proprio l'altro giorno ho visto na scena raccapricciante...da farmi buttare la moto....

"ghigomail":

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si tanto poi la paghiamo noi quando ci multano perche superiamo di 20 km/ora il limite...

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per quello ci aspettano gli autovelox fissi dei comuni...ho già pagato l'ICI prima casa almeno per un trilocale....anche i comuni devono campare e PISTONANO noi di passaggio....

Vabbe però al rosso si sono fermati.

orca loca bazzico spesso l'arco della pace...
a saperlo....  §30§ §31§

sdrammatizzo ovviamente, inutile commentare la pena che mi fa sta povera gente....  §52§

mancanza di ignoranza!

"desmotoool":

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mancanza di ignoranza!

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§92§

nel senso che non si possono nemmeno definire ignoranti: un ignorante ci arriverebbe ad evitare certi comportamenti...