[REPORTAGE] 6 Luglio '11 Giro in solitaria sulle (mie)Alpi
"Fa caldo, è estate, lavoro minimo 11 ore al giorno e non ho mai tempo per me e la mia amata.....
E' ora di dire basta! Domani vado a farmi un giretto."
Ecco cosa ho pensato martedì 5/7/2011
Mamma e nonna al mare, alla morosa non dico niente e alle ore 7.37 di mercoledì chiudo il cancello e parto. Destinazione: ispezione per il giro sullo Stelvio, quindi intanto Trento.
Pieno alle 7.55 a Fiesso d' Artico e poi tutta una tirata fino a Trento facendo la Valsugana, strada statale ad alta percorrenza, unica alternativa all' autostrada.
Il traffico è intenso, soprattutto un gran numero di camion . Ma comunque in meno di due orette mi ritrovo ad aver passato il capoluogo trentino e vedo difronte a me il cartello con su scritto Lavis
. Il paesino non è niente di che ma da li comincia una delle mie strade preferite : la Cembra, una quarantina di chilometri di asfalto rosso e curvoni che si susseguono senza sosta da fare a velocità sostenuta ma non eccesiva.
Ma la mia missione è di trovare un punto d' incontro per il giro sullo Stelvio di domenica 17 quindi proseguo.
Arrivo a San Michele all' Adige. Faccio rifornimento, 8,37 litri che diviso ai 160 km tondi fatti dall' ultimo = 19 km/litro
niente male per una moto di 9 anni.
Però in testa ho quel chido fisso, come un disco rotto: Cembra,Cemra,Cembra,........
Ok mi giro e vado. Torno indietro e prendo la mitica strada che porta a Cavallese. Dopo qualche chilometro comincia la lunga danza del mostro, destra, sinistra, destra e ancora destra, il ginocchio che in automatico si sporge e la saponetta che timida sfiora l 'asfalto, rugoso e pungente come la carta vetrata grana 20. Non una sbavatura, una imperfezione, forse solo l' avantreno un po' troppo reattivo, dovrei allentare il precarico ma mi ci abbituo e continuo.
In un lampo mi ritrovo a Cavallese. Ho troppa adrenalina nel sangue, non posso fermami e proseguo. Scendo ad Ora e prendo la direzione per il passo della Mendola, altra strada da paura. E in un batter d' occhio mi ritrovo sopra il passo con il fiatone ( ci sono più tornanti ed è più impegnativa ma comunque sicura e ben asfaltata)
Piccola pausa, un paio di foto e un goccio d' acqua...
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...e uno sguardo alla ruota
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Riparto e proseguo per il passo Pelade. Non me lo ricordavo così brutto, vabbè che in due anni l' asfalto in montagna si disintregra ma qui siamo in provincia di Bozen, i crucchi non badano a spese in genere. Il panorama però meritava qualche foto:
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Comunque arrivo a Lana sono difronte ad un bivio: dx Merano quindi Stelvio, sx bolzano quindi...boh. Ok sx "...e via verso l'infinto e oltre!"
A Bolzano do un' occhiata alla cartina e decido di fare la strada della val d' Ega, ma prima benza.
Mi fermo ad un distributore molto poco economico (1,637 €/lt
neanche fosse d' annata!) e nel mentre tolgo i guanti e cerco il portafogli mi si parcheggia di finco una Golf con un tipo panzone che esce di corsa e va alla cassa automatica, "boh.." penso "... che vorrà fare?" dopo 5 secondi mentre mi spostavo dalla moto per andare anch' io a pagare vedo il tipo che si arrampica sulla mia moto, fa passare il tubo della pompa prima tra ruota e sella, poi quando vede che non è il caso, con la pistola già infilata sulla macchina, fa fare il giro al tubo e lo appoggia sopra la sella!
Alla domanda: "Ma che cazzo stai facendo" mi risponde " Dio bono. Scuza amico ma vado di freta" manco a dirlo era dell' est e sorvoliamo sui miei commenti altrimenti mi bannano.
Riprendo la via e mi inerpico per una stradina che dovrebbe portarmi alla val d' Ega ma....strada bloccata, deviazione.
Vabbè poco cambia proseguo per sta strada larga come un furgone, poco più di una macchina, mi accingo ad improntare un tornantino ad una velocità bassissima quando di fronte a me mi si para davanti un pulman giallo di linea che taglia la curva e osrtuisce il mio paasaggio. D'istinto mi attacco al freno anterioe e la ruota s' inchioda, mollo, riprendo e di nuovo la ruota stride sull' asfalto, mi son visto sotto le ruote posteriori, non so come ma sono riuscito a tenerala in piedi . Schivo per miracolo l 'autobus e mi fermo a dx per prendere fiato. Giuro che anche dopo sette cadute non me l' ero mai vista così brutta. Proseguo ma non sono più tranquillo. La srtada si stringe sempre più ( e continuo a trovare i cartelli delle fermate...) sono in mezzo al bosco, in mezzo al niente, con uno spauracchio tremendo. Credo di essere arrivato a S. Valentino in Campo invece altra deviazione. Praticamente devo ritornare sulla statale. Adesso comincio ad incrociare pure dei camio in questa stradina. Devo fermarmi a dx per lasciarli passare, incredibile!!!
Ritorno nella retta via e trovo delle indicazioni per il passo di Niva. Proseguo e la strada migliora. E' molto più larga, le curve si susseguono bene ma aleggia in me il fantasma dell' autobus giallo. Un incubo e non riesco a rilassarmi.
Segue subito il passo Costalunga, asfalto pessimo, pieno di buche e panorama poco entusiasmante.
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Arrivo a Vigo e poi seguo per Predazzo fino ad un nuovo bivio per una nuova scelta. Nel frattempo mi rilasso e ritorno in me. Ma ormai è il momento di una nuova scelta: o torno a Cavallese e faccio il passo Manghen o giro per il Rolle. Scelta B altrimenti faccio la strada dell' andata.
Il caro vecchio Rolle, quante volte.... ma mai al contrario quindi è come se lo facessi per la prima volta
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E il panorame è sempre mozzafiato
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Anche con un gruppo di indigene
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Scendo a Fiera di Primiero ( beh effettivamente è più bella in salita quella strada
) e finalmete faccio pausa pranzo, un mega e buonissimo cono gelato al gusto menta, limone e fragola (bandiera italiana). Inimitabile il gusto del gelato di quella gelateria
Cerco il telefonino e trovo scritto sul monitor : "inserire codice PUK".....BIIIIIIIIIIIIP (
Bestemmione )
Incazzato ma contento torno a casa, alle 17.47 riapro il cancello.
Pensate sia finita?
E invece no!
Tralascio l' odissea per la SIM e mi preparo per andare a cenare dagli amici del DMC.......Verona
Non proprio dietro all'angolo.
Siccome devo fare autostrada e non ho voglia di spiattellare la gomma la cambio con una vecchia Metlzeler DOT 05.
Vado, ceno, rido e scherzo con quei scellerati di VR, alle 24 in punto riparto per tornare a casa con rientro alle 1.25
Finalmente vado a letto con il sorriso stampato sul volto come un bambino il girno di Natale.
Chilomerti partenza: 25939
Chilometri arrivo: 26768
Non male
Chi va piano, va sano e lontano; chi va forte....si diverte!!!!!! (se non cade)
Viaggiar descanta. Ma se te parti mona...te torni mona!