Nimloth Mutaforma
Nimloth[Paludi]{Inn}Ultima della fila, la mezza, avanza a fianco dell'amica Arlecchino forte di quel pizzicore al marchio che le acquieta l'animo. Avrebbe esitato un tempo, colta da una paura che è prettamente umana e alla quale aveva l'abitudine di cedere, seppur si sforzasse di non mostrarlo ai compagni, spinta da un'avventato coraggio dettato dalla paura stessa. La presenza della parirazza però, par essere ora il fulcro della sua freddezza e non tanto l'amica, quanto la discendenza che le accomuna. Pare non perdere il controllo di sé anche quando si renderà conto che la creatura a chiedere aiuto e ad attrarli in trappola, altri non è che un Demone. Non riesce a percepirlo in anticipo, come non riesce a percepire la presenza di un Demone nascosto nell'ombra. Nessuno ci riesce ma, è il Ruaki di quello, che coglie tutti senza preavviso. Un'onda d'urto che le fa accapponare la pelle, che rivela l'appartenenza alla Discrepanza di quello, prima ancora della sua aberrante figura. Quella schiaffata d'odio così potente, la costringe a voltar il capo bloccandole finanche il respiro. Digrigna i denti serrando la mascella, ché la rabbia e la paura sono le due facce della stessa medaglia per una Nimloth in conflitto perenne con le sue stesse emozioni. Scappare o attaccare? E' l'eredità che il padre le ha imposto, che le arrovella la mente ogni volta che è costretta ad una decisione. Gli ordini della Leggenda nella sua mente e Keiko che cerca di convincerla alla fuga, sentendo minata la sopravvivenza di entrambe. Dovrebbe spiegare troppo e in poco tempo e quando la parirazza allunga la mano per strattonarla, sarà Nimloth a toccarla per prima. Quel tocco la rassicura e la fomenta, tanto che quello che l'altra percepirà non saranno parole ma esattamente quello che, la fu mezza, prova. Avida che l'altra rimanga, e determinata a non fuggire e a salvar i compagni. Non è solo coraggio ma la rabbia di estirpar dalla faccia della Terra quello che non può strappar via da se stessa.
Riprendo questo punto, per chiarire un aspetto importante: a fronte di una skill magica stile Ruaki (quindi parliamo di skill che impongono un determinato stato d'animo al PG bersaglio), la dualità della Natura del Mezzodemone non andrà, in nessun caso, a contrastarne/modificarne l'effetto. Se la skill dichiara che il PG proverà timore/paura/vergogna/ecc, il PG proverà esattamente queste emozioni, a meno di non essere immune/protetto, ecc. Quindi, l'interpretazione descrittiva della Natura del Mezzodemone ci può ovviamente stare, purché rimanga un contorno di quella che è l'emozione principe causata dalla skill (in questo caso la paura), proprio perché, essendo un'abilità magica, è considerata come un fattore esterno che piega la mente del PG e la costringe ad un determinato stato mentale, a prescindere da chiunque esso sia e da qualunque inclinazione emotiva abbia.
Questo è un punto molto importante, quindi, se non è chiaro, fammelo presente senza problemi.
Altro limite potrebbe essere proprio la trasmissione involontaria di messaggi veicolati dal tocco. L'involontarietà, dettata da una possibile forte emozione, potrebbe tradire una menzogna architettata in precedenza o tradire certe sensazioni che vogliono essere celate. Cosa che non succederebbe se, come è solito, dovesse esserci volontarietà nella condivisione.
Questo - specifico per chiarezza - è più un limite interpretativo che effettivo.
Nel senso che è un limite potenzialmente esistente in un Mutaforma molto emotivo o in un Mutaforma giovane - come Risveglio, intendo - e che non ha ancora piena consapevolezza di ciò che può fare e ciò che no. E' una cosa caratterizzante da giocare, ma non è una prassi obbligata per tutti.
Per il resto, direi che abbiamo concluso con le domande.
Mi ritiro per ragionare sull'esito e se hai domande o dubbi sul primo punto, fammi sapere!