| | | OFFLINE | Post: 35 | Registrato il: 07/04/2020 | Città: URBINO | Età: 37 | Sesso: Femminile | Utente Junior | |
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04/08/2023 16:50 | |
Ciaoooo!! eccomi, scusami la lentezza, purtroppo per me l'off in questo periodo è stato un po inguaiato... ma ce l'ho fatta! ecco qui le risposte!
Risposte domande Teoriche: 1) Che intendi con “stato emotivo molto alterato”?
Quando il mannaro prova molta rabbia, o forti emozioni negative
2) Quando il Mannaro marca un territorio, quanto dura questa Marcatura?
La durata della marcatura dura due mesi.
3) La trasformazione può venire interrotta?
Solo se perde i sensi al primo turno di trasformazione, e se muore. (da morto, il mannaro torna in forma originaria)
4)I parametri rimangono normali una volta che il Mannaro è in forma Bestiale?
No aumentano del 30%
5) Spiegami cosa avviene durante i due turni di trasformazione
- 1 turno: Comincia la trasformazione, il cuore ed il respiro aumentano, le pupille si dilatano, e la struttura del mannaro comincia a mutare, gli organi e le ossa cominciano ad adattarsi, spostandosi, mutando, ed il dolore cresce esponenzialmente man mano che prende la forma bestiale, il viso si trasforma in muso e comincia a spuntare della peluria e la coda mentre il corpo muta, si strappano i vestiti
-2 turno: la forma bestiale si definisce. Finisce di crescere ancora una decina di centimetri, peluria e coda vengono completati, come dentatura e artigli e comincia a muoversi ancora in preda ad un forte dolore per la maggior parte del turno, risultando estremamente irritabile e nervoso, totalmente fuori controllo, tanto da attaccare chiunque abbia davanti.
- Vorrei che mi facessi una giocata in cui Raisha Mannaro avverte la presenza di un altro Mannaro, non ostile all’interno di Dirhae.
[Dirahe – IV Anello] E’ il crepuscolo, la luna ancora è lungi dal gonfiarsi mostrandosi appena in una falce gioconda. La fu ibrida si aggira in armatura di cuoio ribollito e con alle spalle la sua solita spada bastarda e ai fianchi la lama della perdizione e la lama dell'ombra, al di soto, tiene un semplice Gambeson smanicato, lasciando le braccia scoperte, mostrano i bicipiti allenati, ed anche a riposo una muscolatura forte e ben delineata, i panaloi sono scuri e si infilano in un paio di stivali morbidi ma consunti. I capelli rossi son tenuti su in una crocchia disordinata lasciando libere le mezze puntute orecchie e lo sguardo, giallo privo di corniciature che si sposta ciondolando tra le ombre apparentemente con pigrizia mentre le nari, di tanto in tanto si allargano a raccogliere le informazioni che il vento, e l'ambiente tramite quel suo olfatto sopraffino, possono darle. Di colpo, le pupille si stringono mentre uno spasmo di ghigno le torce il volto segnato da quelle brutte cicatrici, affilando l’espressione su quei lineamenti spigolosi che caratterizzano il suo volto apparentemente ibrido. Sposta l'attenzione verso la porta della città. Le spalle si allargano e il collo viene sgranchito spostando la testa a destra e a manca, un sospiro ed il passo, viene visibilmente allungato per poterla raggiungere quanto prima.
[Dirahe – IV Anello] Ha percepito qualcosa di singolare, di certo, visto come I suoi sensi si acuiscono mentre si concentra ad ascoltare, ed osservare la folla che la circonda, quasi in maniera compulsiva. Una volta nei pressi della porta, inspira velocemente, catturando l’odore di molteplici persone che entrano ed escono dalla città, di vettovaglie… di sudore… di terra e grano, ma pare, nulla di ciò che stia cercando dato che spedita va proseguendo oltre l'uscita della città per qualche passo... finchè non si fermerebbe, inspirando a fondo andando con l’attenzione dello sguardo, da uno, all’altro viandante, fin quando, non si focalizzerebbe su una figura in particolare, in avvicinamento, il cui odore, palesemente non può lasciare dubbi. E uno di loro. Un Mannaro. Un sorriso storto e lo sguardo luminoso di giocosità e adrenalina dettata comunque dalla sua forte territorialità, le donano un'espressione sorniona mentre si ferma, attendendolo praticamente al varco
[Dirahe – IV Anello] Quando gli sguardi si incrociano, il sorriso della fu mezza si amplia, beffardo mentre sputa a terra innanzi a se, in un gesto quasi casuale per nulla minaccioso in realtà... mentre continua a guardarlo negli occhi: un avvertimento… solo, un promemoria, probabilmente, per rivendicare quel territorio come suo rimanendo ad attendere che si avvicini. <Benvenuto nella fantomatica Fortezza del Sud… Dirahe La Forte!> Esordisce aprendo le braccia, gonfiando la voce in un fare teatrale e baritonale mentre china il capo rispettosa verso l’ospite ruotando di profilo verso di lui in un accenno non verbale di non belligeranza, aprendo il braccio verso la porta della città in un chiaro segno di invito. SI raddrizzerebbe poi, finita la ritualizzazione di avvicinamento allargandogli un sorriso sincero, e stupito <E’ raro che ci si incontri… cosa vi porta a Dirhae?> attende che la raggiunga prima di affiancarlo e muoversi verso l’ingresso della città e probabilmente superandone le porte entrando nell’effettivo nel IV Anello.
[Dirahe – IV Anello] Ascolta con interesse le sue parole, rispondendo alle sue domande riguardo la città e la sua storia gesticolando animatamente, i passi ampi con quel suo solito incedere mascolino e grezzo li portano presto all’altezza della locanda del Daoine Inn, <questa secondo me è la migliore, alla mano… un po’ rozza.. forse, ma ci si diverte all’interno c’è anche un ring dove poter fare scazzottate, anche se… ti chiederei insomma di andarci piano> ridacchia scoccandogli uno sguardo amichevole, ma con un pizzico di ammonimento, dettato dall’irrigidirsi della schiena e dall’allargare le spalle, lo sguardo giocoso fisso nel suo. <oppure c’è quella più raffinata> parla del Fineal, ed allunga un braccio verso il castello che si vede risalendo lungo quella stessa via, rialzato. <sta al secondo anello, nella zona nobiliare, è molto bello i piatti son più ricercati, il vino è speciale, specie quello speziato> rimanendo a parlottare ancora un poco, fin quando, il dovere non la costringe a congedarsi. Allunga un braccio forte, verso di lui, il destro per una stretta di mano che se accettata, l’altro la troverà forte e decisa. <e’ stato un piacere conoscerti, avvisami la prossima volta che passi a Dirhae, e se in questi giorni ti va qualche allenamento, o qualche caccia in compagnia… beh… fischia, Lascia scritto in locanda o alla milizia>
- Vorrei che mi facessi la stessa giocata ma in cui Raisha incontra un Mannaro che si presenta ostile nei suoi confronti, sempre all'interno di Dirhae.
[Dirahe – II Anello > III Anello]{Per le vie} Ha finito il turno, e dal secondo anello, si sta dirigendo con passo ampio verso il terzo. E’ ormai mattinata inoltrata, e la sua idea è quella di volgere i suoi passi al Daoine. Veste ancora con l’armatura di cuoio e l volto è imperlato di sudore, i capelli raccolti in una crocchia alta e disordinata, a mostrare i suoi lineamenti ibridi e spigolosi. La pelle ambrata ancora più cotta dal sole, fa risaltare il suo sguardo giallo e le cicatrici di quella brutta artigliata che le deturpano il lato destro del volto. Sulle spalle larghe si posa il suo spadone d’ossidiana e ai fianchi ciondolano le sue solite armi. Ormai è pomeriggio inoltrato, ed il sole cede il passo sanguinando nel cielo terso che va a tingersi si un rosso vivace sfumando via via in un aranciato pallido. Le ombre cominciano così ad allungarsi lasciando che quella luce calda tinga le strade appena spazzare da una brezza leggera che va ad investire il volto della mannara rinfrescandola dalla calura e portandole odori più distanti della città che attraversa. Inspira a fondo mentre le pupille improvvisamente si stringono ed un brivido le corre longo la schiena, facendogliela raddrizzare di colpo da quel suo incedere pigro e sciatto, un basso ringhio si solleva dal diaframma, cupo, facendole vibrare il petto di un’adrenalina atavica che le fa tendere i lineamenti in un’espressione gelida, il passo aumenta fin ad arrivare ad una piccola corsa, le nari che fremono nel seguire la scia di odore che ha percepito.
[Dirhae III Anello]{Per le vie} Parrebbe venire dal Daoine Inn, e la raggiunge in fretta la locanda. Lo sguardo dorato si muove frenetico nel tentare di anticipare il fiuto nell’identificare la direzione in cui si possa trovare colui, che ora è certa, sia un rivale parirazza, il cu odore forte ed arrogante, esprime tutta la sua ostilità. Delle urla, attirano la sua attenzione, ed il suo passo già avviato in quella direzione accelera fin ad un vicolo affianco alla locanda dove un nerboruto apparente uomo, letteralmente, latra verso una coppia di ragazzi, palesemente spaventati. Il mannaro, ora però è già girato verso di lei lasciando Il ragazzo a terra sanguinante, e la giovane china su di lui. <HEI!> lo richiama, ricercando il suos guardo, che lo trova freddo e fisso su di lei, che lo sostiene con il proprio, le pupille strette, le mascelle che digrignano cercando di ingoiare un ringhio basso e furioso che le graffia la gola, ampio, il passo verso il mannaro, <HEI!> latra, di nuovo, conscia che quell’attacco alla gente di Dirhae, non sia stato altro che un affronto ed una sfida alla sua autorità. Vedendolo sputare a terra con irriverente arroganza, lei senza avvisarlo oltre, tenterebbe di scattare, i muscoli delle gambe che pompano tutta l’adrenalina che ha in corpo mentre il busto tenterebbe di ruotare verso destra, il gomito che viene tirato all’indietro mentre tenterebbe di caricare un pugno ben assestato alla mascella sinistra del mannaro avversario, le spalle si chiudono nel gesto per dare più forza al colpo e il mento si piega verso il basso per difendersi dietro la spalla sinistra, mancino braccio ripiegato al busto in difesa del ventre e delle parti molli, conscia di aver innescato un invito verso il mannaro, violento e deciso, ad andarsene, in quel colpo semplice, che sfrutta come ammonimento, si, ma cercando di dimostrare tutta la sua forza, mentre il suo odore, emana e rabbia e possessività. Un’inconscia reazione nel tentare istintivamente di sottomettere l’avversario anche grazie al sentore, tramite particelle olfattive della sua furia e della sua forza.
[Dirhae III Anello]{Pressi locanda - Vicolo} Comincia così la lotta, il mannaro risponde difendendosi e contrattaccando con un calcio, che la prende sullo stomaco a piede piatto, per allontanare la Leggenda dal suo corpo, ride, lui, mentre vede la rossa tentare di incalzare,ancora, i piedi che premono a terra ringhiando nel tentativo di avere più velocità, il busto sbilanciato in avanti, e le braccia che si protendono nel tentativo di spingerlo via, cercando di evitare di farlo estrarre, lo sguardo della mannara è fisso su quello dell’avversario, ha le pupille strette di un’adrenalina nata da una rabbia primordiale, il volto teso in una smorfia spasmodica che le arriccia il volto in un ringhio muto, naso e labbra arricciati, donandole un’espressione colma di minaccia. Quella sensazione di agitazione e di impellenza dettata da quella furia, le prende la bocca dello stomaco stringendogliela con veemenza, non riesce a ragionare, si limita ad attaccare e a tentare di allontanare dalla sua città la minaccia. Dirahe, è sua. SUA. I palmi delle mani sono aperti, il collo si incassa nelle spalle che si allargano per sostenere la forza di quella spinta che tenterebbe di far uscire da quel vicolo il dannato, un passo in più, verso i cancelli del quarto anello
[Dirhae III Anello]{Pressi locanda – Vicolo} Riesce a spingerlo e lui barcolla ridendo e finendo in mezzo alal strada principale che passa innanzi alla locanda, e dove, di tanto in tanto passano anche delle guardie della milizia, lei, continuerebbe ad incalzare, cercando ancora, di colpire questa volta con un pugno sinistro, montante lo stomaco avversario sfruttando la posizione scoperta di lui nel tentativo di mantenere l’equilibrio, cercando in questo modo di prenderlo contropiede. Il busto andrebbe quindi a flettersi verso sinistra, mentre il braccio medesimo, carica piegandosi sul gomito che viene retrocesso lasciando che il polso arrivi fino all’altezza del bacino, avambraccio orizzontale e pugno stretto dalla tensione rabbiosa, scaricherebbe velocemente, sfruttando la contrazione degli addominali, che scattano lasciando il busto tornare di colpo verso destra mentre la spalla si abbassa nel distendere quel pugno che andrebbe a tentare di colpire dal basso verso l’alto, appena sotto lo sterno avversario, trovandolo piegato in avanti, il colpo dovrebbe esser estremamente forte in quanto tenterebbe di scaricare tutta la sua forza, e il peso del suo corpo dato che solleverebbe anche il busto nel gesto facendo un passo innanzi con il piede sinistro, l’impatto, potrebbe essere devastante, per un comune essere umano come appare ora il mannaro.
[Dirhae III Anello]{Pressi locanda – Strada principale} Il mannaro viene colpito con forza, l’impatto del suo pugno chiuso con le carni dell’avversario le causano un brivido di piacere lungo la schiena ed un ghigno spasmodico le si accende sul volto mentre le iridi si raffreddano ampliando la loro misura grazie al restringimento della pupilla a causa di quella botta improvvisa di adrenalina che va ad aggiungersi a quella che già il combattimento a infuso in circolo. Lui on riesce a difendersi, rimane piegato, mugugnando e reggendosi il venire con un braccio, mentre l’altro si protende verso di lei, forse per poter cercare di tentare una qualsiasi altra difesa in caso di un ulteriore attacco, ma dei corni, e delle urla della milizia, potrebbero fan rinsavire la mannara, pronta a colpire l’avversario probabilmente per finirlo, si fermerebbe quindi con un pugno alzato a mezz’aria, quegli occhi colmi di quella selvaticità ferale che potrebbe essere vista probabilmente solo in un predatore, le mascelle strette e le labbra arricciate in un ghigno divertito a mostrare i denti in minaccia e a rivendicare ciò che è suo di diritto. Di diritto alla sua forza, di diritto alla sua arroganza, di diritto alla sua bestialità. Inspira a fondo. Vorrebbe finirlo. E fatica a fermarsi, ma la responsabilità della città… e del popolo, è più forte di quel suo primordiale istinto, ora che è stata interrotta da quelle urla, <se ti avvicini ancora a Dirhae, ti uccido, sei Esiliato> la voce è roca, lo sguardo, duro si alza suo propri commilitoni <manette robuste, preparate le carte per l’esilio e sbattetelo fuori.> non ci sarebbe stato bisogno, probabilmente di nessuna carta… ne di nessuna firma, l’odore che emana l’uomo è chiaro… paura… sotto missione… e anche il suo messaggio non verbale le urlerebbe ogni segnale che ha smesso di essere una minaccia… non la guarda mai in faccia… propone il fianco, e tende quel braccio in segno di resa e di difesa. Ma lei, ora… ha una frustrazione e un rancore troppo forti, per poter solo accettarlo, troppo delusa, la bestia che c’è in lei di non aver probabilmente terminato il lavoro, recalcitra, insoddisfatta.
Vorrei che mi facessi una giocata in cui Raisha Mannaro si trova insieme al gruppo delle Frecce e tutte finiscono all'interno di un imboscata.
[Laguna Verde – Boscaglia] han lasciato i cavalli a riposare all’ombra, sono le ore calde e han deciso di dar loro una tregua alla calura, e prendersela anche per se. E’ insieme a Nimloth e a Florenthia, e con loro si trova anche il nuovo scudiero Tunechi. Una lieve brezza spira da sud, calda, anche se si trovano all’ombra della boscaglia, l’umidità è papabile e il calore viene percepito ulteriormente imperlandole il volto sfregiato e dalla pelle ambrata di una lieve patina di sudore, ne sta approfittando per fare una lezione improvvisata, inoltrandosi nella boscaglia e godendosi gli odori del sottobosco seguendo con fare apparentemente distratto la scia odorosa di un cervo che incrociano di li a breve. Torce quel volto dai tratti spigolosi in un ghigno colmo di sfida girandosi verso i ragazzi <dunque… secondo voi che prerogative, positive, o negative, possono avere questi tipi di territori? Sia per un eventuale attacco… imboscata subita, oppure, da fare, ovviamente… cosa osservereste… in presenza di un’eventuale minaccia… e via discorrendo… tutto, tutto quello che vi può venire in mente> incrocia le braccia scoccando uno sguardo complice a Nimloth, alzando un cenno di silenzio con l’indice corrugando le sopracciglia mentre risposta lo sguardo su Florenthia e su Tunechi, volendo ascoltare solo gli scudieri, che prenderebbe ad osservare con occhi attenti e giudicatori, mentre i suoi sensi sondano istintivamente e quasi passivamente ciò che li circonda, rumori, odori, movimenti particolari percepiti dalla sua visione periferica anche se tiene lo sguardo piantato dui ragazzi, cercando di mettere pressione ai ragazzi.
[Laguna Verde – Boscaglia] Tunechi, è il primo che comincia a parlare, eh beh, dall’espressione della mannara, pare che la stia stupendo, lo sguardo scivola su di lui da capo a piedi, come se stesse valutando un’animale da soma, un sopracciglio alto mentre annuisce piano, lo sguardo dello scudiero è su di lei, mentre si muove, seguito dalla Leggenda ad indicare le varie cose che osserverebbe… non accorgendosi forse che da qualche attimo l’attenzione di lei, sia stata distolta da qualcos’altro, forse di qualche odore particolare. Lo interromperebbe bruscamente con un <silenzio!> sussulta il ragazzo colto dalla sorpresa troppo distratto a compiacerla. Infatti, sotto ai suoi piedi una trappola scatta, ben nascosta, certo, ma se avesse seguito ciò che lui stesso stava descrivendo in risposta alla domanda della mannara, forse, sarebbe riuscito ad evitarla, troppo distante dalle altre due figure più esperte, è stato colto nel sacco ed una rete, gli cade addosso, pesante, intrappolandolo a terra. Raisha, da l’ordine a [*Nimloth, arco, e preparati con la magia… Florenthia, estrai, dietro al mio fianco sinistro, preparati a attaccare*] telepatico messaggio che viene dato alle compagne grazie al potere che Phao ha infuso nell’orecchino che si avviluppo al padiglione dell’orecchio sinistro, mentre lei, estrae la sua spada bastarda dalla tracolla che aveva alle spalle, impugnandola con entrambe le mani e portandosi in posizione minacciosa, piede sinistro avanti, spalle aperte mento sollevato in moto di sfida mentre le narici si allargano cercando di captare odori di chi possa trovarsi nei paraggi nel tentativo di individuarli, e di comprendere quanti possano essere, mentre la lama viene portata con il forte non affilato ad appoggiarsi sulla spalla destra, il busto che ruota verso destra portando il fianco mancino offerto ad eventuale nemico, lo sguardo che rimbalza tra le ombre del sottobosco seguendo dei movimenti improvvisi.
[Laguna Verde – Boscaglia] Potrebbe sentirli chiaramente, muoversi tra le fronde con quel suo fine udito, ma soprattutto, potrebbe sentirne l’odore [*sono cinque*] essendo probabilmente in una condizione di vento favorevole per la fu mannara, Nimloth ormai ha estratto l’arco e si prepara a mirare, mentre Florenthia è pronta al suo fianco con la spada corta estratta, ed ecco, che si farebbe avanti per prima, la Leggenda verso uno di quei movimenti, e verso uno di quegli odori che percepisce, [*Nim, coprimi dagli altri con l’arco*] lasciando che lei stia vicino a Tunechi e possa prepararsi a copire eventualmente chi possa avvicinarsi a lei mentre lei, avanza rapida nel tentativo di sferrare un fendente che tenterebbe di portare allo scoperto l’avversario, un colpo che dall’alto scenderebbe verso il basso obliquo, da destra verso sinistra mentre il busto scarica il colpo della torsione trattenuta precedentemente, facendolo scattare verso sinistra per poter dare così forza e velocità al colpo mentre avanza di un lungo passo con il piede destro. [*Flo, fianco sinistro*] avvisandola che nel colpire con lo sgualembro da destra verso sinistra, avrebbe per forza lasciato scoperto il lato destro avversario alla propria sinistra lasciando così spazio di manovra a Florenthia, se le fosse stato possibile .
[Laguna Verde – Boscaglia] Ed eccoli li una frazione di un momento un gruppo di cinque briganti, in apparenza, sbuca fuori armato, pronto a difendersi ma palesemente spaventato e scoordinato: due sono con gli archi, due, con la lama impugnata, mentre il quinto, si fa avanti con le mani alzate nel tentativo di salvare il malcapitato sotto le grinfie di Raisha e Florenthia, con scarsi risultati dato che quell’uomo crolla esanime innanzi a loro dopo l’affondo di Florenthia che raggiunge il fianco scoperto dell’uomo. Colui che è uscito dall scoperto con le mani alzate, balbetta e cerca di giustificarsi campando in aria storie che alla mannara, in vero, non interessano. Han minacciato la libertà di uno dei suoi e la vita di tutti, e questo, per lei basta ed avanza per colpire. [*nessuno vivo*] un messaggio che manda a tutti, conscia, che ormai, dovevano finire il lavoro non volendo di certo scatenare un inghippo politico con la giurisdizione di Narvick. Un pensiero, giunto troppo tardi nella mente della Leggenda, troppo presa da quel moto di rabbia che le è salito fin a chiuderle la gola e a farla reagire ossa da un’adrenalina che le ha annebbiato per un istante la capacità di pensiero… un istante di troppo, forse… Uno spasmo taglia il volto della fu ibrida in un sogghigno adrenalinico, [TACI] tuona all’uomo, le pupille si stringono, ed il corpo, si preparerebbe a muoversi per attaccare ancora, l’uomo a lei più vicino muovendosi a passi svelti senza incrociare mai le gambe, muovendosi obliqua per poter far scendere l’arma ad incrociar il propri corpo lasciando che la lama scenda con il debole verso sinistra mentre il busto si torce dalla medesima parte caricando un riddoppio roverso, che dal basso si andrebbe ad alzare una volta partito il corpo diagonalmente verso destra, andando di fatto a tentare di colpire l’anca nemica sinistra o l’interno coscia destro, se fosse avanzato con l’intento di aprire il lato destro avversario a Florenthia in caso cogliesse l’occasione. Tunechi si libera e [*Ottimo, occupati di quello disarmato*] mentre la freccia di Nimloth scocca, e Florenthia ha ‘ordine di seguirla per darla man forte a finire il lavoro, andando di fatto, a cercare di sterminarli tutti.
[Laguna Verde – Boscaglia] L’attacco di Tunechi e Nmloth vanno perfettamente in porto, e infine, si ritrovano quella che sarebbe stata una giornata di quieta lezione teoria, in una bella rappresentazione pratica di lavoro in gruppo. Lo sguardo dorato della fu ibrida rimane incastonato in quello dell’ultimo avversario sconfitto, fin quando in esso non scorge l’ultima scintilla di vita spegnersi, soffermandosi su quegli occhi vuoti per un lunghissimo momento... scivola sui corpi dei presenti [Dicevano fossero solo cacciatori… ah?] le sopracciglia si alzano mentre nelle viscere si insinua un fastidioso senso di colpa che ben conosce stringendole con forza [bene… ora… lavoro di becchinaggio… scavare una fossa comune e far sparire i corpi… non voglio rogne… poi.. vediamo se han cavalli e roba utile da prendere e rivendere…] borbotta con un gesto del braccio apparentemente indifferente, anche se lo sguardo fatica a rimanere sul posto, sbuffa, maledicendosi tra se e se, perfettamente conscia che se non avesse questa bestia in corpo, probabilmente, prenderebbe ogni singola azione con un peso differente, e la pura libertà della sua semplice scelta. Non partecipa allo smaltimento… si limita a guardare da lontano gli altri che fanno il lavoro sporco, seduta li su di una radice contro vento a quell’odore di sangue che in vero permea il luogo facendolo odorare brutalmente di morte e a questo, il suo corpo non può fare a meno di donare un brivido di piacere sulla schiena, un tonfo di recalcitrane soddisfazione in cuore, nel momento in cui… la bestia ha consumato la sua necessità predatoria. [Spicciatevi… e andiamo.] esordisce secca, ma profondamene ed oscuramente soddisfatta prima di alzarsi e far muovere tutti verso Conca.
Vorrei che mi giocassi anche questa situazione con Raisha Mezzelfo
[Laguna Verde – Boscaglia] han lasciato i cavalli a riposare all’ombra, sono le ore calde e han deciso di dar loro una tregua alla calura, e prendersela anche per se. E’ insieme a Nimloth e a Florenthia, e con loro si trova anche il nuovo scudiero Tunechi. Una lieve brezza spira da sud, calda, anche se si trovano all’ombra della boscaglia, l’umidità è papabile e il calore viene percepito ulteriormente imperlandole il volto sfregiato e dalla pelle ambrata di una lieve patina di sudore, ne sta approfittando per fare una lezione improvvisata, inoltrandosi nella boscaglia tanto da incrociare un cervo, e le sue impronte frequenti. Torce quel volto dai tratti spigolosi in un ghigno colmo di sfida girandosi verso i ragazzi <dunque… secondo voi che prerogative, positive, o negative, possono avere questi tipi di territori? Sia per un eventuale attacco… imboscata subita, oppure, da fare, ovviamente… cosa osservereste… in presenza di un’eventuale minaccia… e via discorrendo… tutto, tutto quello che vi può venire in mente> incrocia le braccia scoccando uno sguardo complice a Nimloth, alzando un cenno di silenzio con l’indice corrugando le sopracciglia mentre risposta lo sguardo su Florenthia e su Tunechi, volendo ascoltare solo gli scudieri, che prenderebbe ad osservare con occhi attenti e giudicatori, cercando di mettere pressione ai ragazzi, nel tentativo di osservarli reagire in una situazione di tensione mentre attende la loro risposta
[Laguna Verde – Boscaglia] Tunechi, è il primo che comincia a parlare, eh beh, all’espressione dell’ibrida, pare che la stia stupendo, lo sguardo scivola su di lui da capo a piedi, come se stesse valutando un’animale da soma, un sopracciglio alto mentre annuisce piano, lo sguardo dello scudiero è su di lei, mentre si muove ad indicare le varie cose che osserverebbe… se non fose troppo distratto a compiacere la leggenda. Infatti, sotto ai suoi piedi una trappola scatta, ben nascosta, certo, ma se avesse seguito probabilmente il suo istinto, seguendo le impronte che poco prima aveva lui stesso notato, forse, sarebbe riuscito ad evitarla, troppo distante dalle altre due figure più esperte, è stato colto nel sacco ed una rete, gli cade addosso, pesante, intrappolandolo a terra. Raisha, da l’ordine a [*Nimloth, arco, e preparati con la magia… Florenthia, estrai e preparati a difenderti*] telepatico messaggio che viene dato alle compagne grazie al potere che Phao ha infuso nell’orecchino che si avviluppo al padiglione dell’orecchio sinistro, mentre lei, estrae la sua spada bastarda dalla tracolla che aveva alle spalle, impugnandola con entrambe le mani e portandosi in posizione di difesa, piede destro avanti, spalle chiuse mento basso, mentre la lama resta innanzi a se obliqua mentre lo sguardo rimbalza tra le ombre del sottobosco seguendo dei movimenti improvvisi che confermano l’imboscata. quel momento un gruppo di cinque briganti, in apparenza, sbuca fuori armato, due con gli archi, due, con la lama impugnata, mentre il quinto, si fa avanti con un sogghigno beffardo.
[Laguna Verde – Boscaglia] Mente Tunechi cerca di liberarsi con un pugnale, Nimloth, si arma di arco incoccando e Florenthia estrae. Lei, pianta lo sguardo sull’uomo che si mostra ghignante e immediatamente, istintivamente alza i gomiti, portando così la spada posta orizzontale, filo a cielo e terra tenuto all’altezza del proprio occhio destro puntando il debole verso l’avversario, la guardia dell’arma si troverebbe in questo modo, all’altezza del suo zigomo sfregiato, in modo che la spada venga tenuta praticamente affianco alla sua testa, sulla destra.. Una posta istintiva e veloce che vuole dimostrare la sua preparazione nei movimenti fluidi, e offre, un eventuale invito ad attaccare in zone scoperte. Il fianco sinistro. Lo sguardo dorato si indurisce brutalmente, mentre in uno spasmo le labbra si tendono in un sorrisetto pregno di astio e sfida. <siete sicuri di quello che state facendo?> parla al gruppo di briganti, ma gli occhi gialli, son fissati su chi comanda, che si fa avanti a proporre, con una leggera titubanza avendo passato lo sguardo su tutti, proponendo la consegna dei loro averi… minacciandoli di morte. L’ibrida rimane immobile, lo sguardo si intensifica sull’uomo <rischiereste di perdere anche la vita… se continuate con questa farsa, questo è un avvertimento>
[Laguna Verde – Boscaglia] Il disagio nello sguardo dell’uomo nel vedere la posizone ferma dell’ibrida, la sua postura, e come, Nimloth ora, apparentemente senza alcun comando, punti l’arco sul ragazzo armato con la cerbottana, comincia ad essere evidente. Si umetta le labbra e sposta nervosamente gli occhi anche su Florenthia, in posizione di guardia, in attesa vicino alla rete dentro la quale Tunechi, con calma sta cercando di uscire sfruttando il pugnale che nonostante la rete, è riuscito ad estrarre. Coperto visivamente dalla figura di Raisha e Nimloth poste innanzi a lui e all’altra scudiera. L’uomo insiste, avanzando verso di loro assieme ai suoi compagni… o meglio quasi tutti, dato che quello con la cerbottana comincia ad indugiare. <ah… nemmeno i tuoi uomini son convinti delle tue capacità… e della vostra riuscita, alzate i tacchi e sparite> freme. Le mani si stringono sull’elsa lo sguardo si stringe di un’adrenalina istintiva mentre la voce le si abbassa in un tono caldo e roco, minaccioso. Non parte, ancora, non attacherà per prima perfettamente conscia delle ronde regolari anche all’esterno del territorio cittadino per la Grande Alleanza, e li, sono sotto la giurisdizione di Narvick, a Laguna Verde. Di certo, non vuole causare problemi diplomatici.
[Laguna Verde – Boscaglia] Mentre disquisiscono, il tempo passa e velocemente Nimloth già sta cominciando a tendere verso l’uomo con la cerbottana, troppo distante epr colpire con la forza del suo fiato la ragazza, ma abbastanza vicino da essere perfettamente sotto il tiro della freccia della Serpe. Li ed un’altro, con la spada in mano vedendo la sicurezza di Raisha e dei suoi compagni perfettamente in formazione, cominciano ad abbassare le armi borbottando qualcosa di incomprensibile al capo, che ormai, pare mantenere la parte solo per dignità ed orgoglio, cosa che però a quanto pare… non basta nella consapevolezza che questo, potrebbe costar loro la vita. E quando vedono Tunechi che si libera estraendo al fianco di Florenthia… crollano, raccontando di essere semplici cacciatori incapaci di un villaggio vicino, con la minaccia di esilio se non avessero portato a casa nulla di buono. Sbotta una risata, l’ibrida che però non abbassa le armi irrigidendo ulteriormente lo sguardo su di loro mentre solleva un atteggiamento di puro scherno <e voi, non siete capaci di catturare un dannato cervo...> che avevano scorto poc’anzi <e pensavate di poter fare la pelle a NOI?! Sapete chi siamo?!>
[Laguna Verde – Boscaglia] Lo sguardo si intensifica sugli uomini che terrorzzati, ora abbassano tutti le armi, chiedendogli di aiutarli e scatenando così nell’ibrida una risata amara <ah! Adesso lo cheidete? Dopo averci minacciato e aver imprigionato un mio compagno? No, mi dispiace… abbiamo perso troppo tempo… all’inizio probabilmente avrei accettato, ora mi limiterò a darvi dei consigli….> stringe e mani intorno all’elsa della spada che rimane immobile, rimanendo ancora in guardia, come anche gli altri, inacciosi, non abbassano le armi non avendo ricevuto ordini a riguardo. <anche se vi consiglierei di cambiare mestiere, e fare taglialegna o agricoltori… visto la vostra incapacità...> sospira piano, osservandoli a lungo prima di esordire facendo un cenno del capo verso il punto in cui avevano visto il cervo. <qui lontano c’è un fiume, e ci sono dei sentieri di frequente percorrenza di animali selvatici… cervi e cinghiali usano sempre gli stessi, e di certo son quelli più visibili, piazzate li una trappola ed attendete… con questo caldo qualcosa cadrà nella rete… che non sia uno dei miei...> borbotta piano, alzando un sopracciglio quando sente la proposta futura <Siamo Frecce Nere… e di Dirahe, ma… per i nostri servigi ci vogliono soldi… e per fare soldi...> le sopracciglia si alzano entrambe, sottointendendo l’ovvio <ora… abbiamo già perso troppo tempo… fateci andare ai cavalli e non vi torceremo un capello...> comincia ad abbassare l’arma <e se vi spicciate, riuscite ancora a prendere quel dannato grosso cervo!> sbuffa, osservando la loro reazione, prima di muoversi con gli altri verso i cavalli e ricominciare a muoversi verso Conca.
Vorrei una giocata in cui Raisha mezzelfa allena un nuovo scudiero.
Raisha: [CFN Sala allenamento] Eccole li, lei con quella sua canottiera che mette in mostra il suo fisico allenato, le spalle larghe i bicipiti segnati, la pelle ambrata e le cicatrici che vanno via via ad intensificarsi di numero e spessore verso la schiena scivolando sotto la canottiera e sparendo così alla vista. Ha dei pantaloni neri morbidi che non la impicciano nei movimenti, si rivolge a Florenthia, con voce seria, <allora... oltre che a menare le mani e ad aggrapparti a scimmia> spiega <devi imparare a muoverti, come... quando... e perchè!> dice con un'ovvietà lampante <e non perché hai attaccato eccetera ma perché ti muovi in quel modo e vai a colpire o scoprire una determinata zona> si mette in posizione di difesa, le gambe ad altezza delle spalle, il sinistro leggermente più avanzato del destro ma non eccessivamente come potrebbe fare da armata <innanzi tutto, ci sono diverse guardie... quella frontale... in cui hai praticamente solo le gambe divaricate all'altezza delle spalle, e poi, destra... > avanza con il piede destro <che sta avanti di circa mezzo, un passo o un passo e mezzo> glie le mostra avanzando la gamba man mano che parla <e viceversa il sinistro <quando si combatte si dovrebbe cercare di tenere sempre il baricentro piuttosto basso, e quando si cammina non si dovrebbero MAI incrociare i passi, se cammini laterale, raggiungi il centro del tuo corpo con un piede e poi sposti l'altro sempre senza mai mettere un piede davanti all'altro... così hai pochissime possibilità di essere sbilanciato, specie con la tua velocità ed agilità> la guarda cercandone gli occhi chiari, con i propri <intesi?> le chiede
Florenthia: [Dirhae - Castello] {Sala Allenamento} Lo sguardo continua ad osservare l'altra con una faccia annoiata, sembra averne già abbastanza delle lezioni che l'altra le rifila. Non è colpa di Raisha, povera, ma ha dell'energia in eccesso che ha costantemente bisogno di sfogare, oltre ad una concentrazione piuttosto scarsa. < Ma quello lo so già fare! Ti metti così... > Le gambe vengono divaricate, il sinistro viene allungato davanti a sé insieme al braccio sinistro tenuto con la punta delle dita più o meno all'altezza del proprio naso, mentre la gamba destra arretra e mantiene la punta del piede caricata sulle dita, mirando verso la figura di Raisha. Il braccio destro, viene tenuto con il gomito vicino al fianco così da proteggerlo e la mano leggermente aperta a sfiorare il mento, proteggendo mascella e parte destra del volto. < ... poi devo stare un po' più abbassata... > Ed infatti, va leggermente ad abbassare il baricentro, dando maggiore stabilità alla propria presa. < E' da qui in poi che non so più che fare! Con i pugnali è più facile, prendi... e li lanci! > Non proprio così, ma sembra che con le armi le riesca più facile che con le gambe. < E poi mi dici di tirare un pugno... senza offesa, Lady La leggenda, ma io sono bassa! Guardate che braccino... tu sei alla mia altezza, ma gli altri sono tutti più alti, non ci arrivo! Non posso tirare i calci? > Già pronta a sparar sentenze su come dovrebbe combattere, ci ha messo poco ad ambientarsi. Indossa una maglia bianca dalle ampie maniche, le braccia parzialmente coperte da dei bracciali in cuoio; alle gambe ha dei pantaloni in tessuto leggero neri a tre/quarti, finendo con delle scarpette di pelle morbida legate alla caviglia tramite un laccetto. I capelli hanno una fascia con delle treccine che cadono, mantenendo il solito caschetto, ma evitando che gli finisca davanti gli occhi. Ha le armi, ma posate ad un angolo della sala.
Raisha: [CFN Sala Allenamento] Sospira, mentre un sopracciglio freme nell'osservarla <queste... sono le basi per poterli usare bene i pugnali, e adesso non stiamo parlando di mani a di PIEDI! E certo che puoi tirare calci, ma..> la guarda brutto <HEI!> los guardo si raggela un attimo <essere bassi è un vantaggio! Sei più veloce... se segui quello che ti ho detto sulle diverse guardie, tu con due passi di numero puoi aggirare l'avversario, così oltre che sfruttare la tua velocità, risparmi anche sui movimenti che fai faticando meno ed essendo ancora più veloce!> spiega <e poi, la parte bassa del corpo ha molti punti deboli, i fianchi ad esempio, e se qualcuno li vuole coprire bene ed improvvisamente deve abbassare il grugno> e imita, dalla posizione di guardia una veloce difesa del fianco destro piegando il busto in avanti e di fatto abbassando la testa verso un eventuale ginocchiata di Florenthia <ecco... ora in questo caso visto che siamo alte quasi uguale stiamo parlando di una ginocchiata facile, ma per chi è più alto ti ritrovi il viso a portata di mano, gli puoi cavare gli occhi, soffocare colpendogli la trachea> ed indica il punto del collo con la mano alzando il mento <e tante altre belle cose... è che queste belle cose devi imparare che si possono fare...e farne come abitudine non è difficile, inoltre hai un sacco di fantasia, quando capisci il meccanismo, poi, parti ad inventarti mosse e colpi secondo me, micidiali!> la incoraggia quindi sghignazzando, ora, in basa a questo, prova a colpirmi con quello che vuoi calci, pugni... qualsiasi cosa.. vai...>
Florenthia: [Dirhae - Castello] {Sala Allenamento} Lo sguardo va verso l'altra, rispondendo quando parla dell'essere bassi < Mah... secondo me sarebbe meglio essere alti. Più è lungo un bastone, più fa male. > Le dimensioni degli arbusti contano in botanica, ma ovviamente il combattimento è un po' diverso. < L'unica cosa è che io so nascondermi meglio. Se mi metti in una botte, non mi trova nessuno. > Lasciando anche che una leggera risata vada a riempire l'aria. < Mmmmh... va bene... allora essere bassi ha dei vantaggi... però... non sarebbe meglio allenarmi solo su una guardia alta? > Andando ad alzare leggermente la posizione delle braccia verso l'alto. < Tanto i colpi mi arriveranno più che altro da lì. > E quindi, ascolta le varie idee, tipo cavare gli occhi, colpire la trachea, cose simili. < Brutale, mi piace. > Arricciando un sorriso sopra le labbra sottili. Adesso è arrivato il suo momento di arrivare a colpirla, ancora non sembra aver capito bene come tirare un colpo, a quel punto... va di ricordi del circo. < Pronta? Guarda che arrivo! > Il busto s'inclina come a voler tirare un pugno verso la destra. ma poi velocemente cerca un mezzo passo in avanti, una piccola rincorsa giusto per darsi lo scatto a molla. Fatto il mezzo passo in avanti necessario, la destra invece di rimanere in posizione va a raggiungere la gamba sinistra, unendosi mentre entrambe vanno a raggomitolarsi ed il corpo comincia a calare di quota fino a scivolare per terra. Prima di toccare il suolo, tuttavia, cerca di raggruppare le gambe al petto e - se fosse riuscita ad avvicinarsi in quella piccola scivolata, simile a degli ingressi in scena fatti dai presentatori circensi - andrebbe a lasciare come delle piccole molle gli arti inferiori, tentando di aprirli a piedi uniti mentre puntano il piede destro - su cui si fa maggior affidamento alla stabilità - per cercare di spazzarlo via, cercando di rafforzare il colpo con l'energia cinetica prodotta dalla scivolata.
Florenthia ha usato Acrobazia
Raisha: [CFN Sala Allenamento] Ascolta le sue parole riguardo il bastone annuendo <mhm... secondo te si spezza, prima il bastone lungo, o quello corto?> la osserva con attenzione ridacchiano alla questione della botte. Inspira a fondo, poi <anche gli altri han i piedi... sai?> le dice, osservando i suoi appunto e ridacchiando <se ti copri solo con una difesa alta tutta la parte bassa sarà indifesa dai colpi bassi, inoltre avrai meno stabilità> alza un paio di volte le sopracciglia al suo dire riguardo la brutalità del suggerimento <visto? siamo piccoli... si, ma giochiamo sporco... ed è quello che bisogna imparare a fare. Dare il minimo per ottenere il massimo...> annuisce piano facendole un gesto quando le chiede se è pronta o meno... e la osserva... quindi, prepararsi a fare quella sottospecie i acrobazia mirando il suo piede destro, che ricordiamolo, al omento è avanzato, quindi, per lei spostare il proprio peso sul piede retrocesso - il mancino - su cui tenterebbe di fare perno per togliere semplicemente dalla traiettoria di Florenthia il piede, per lei sarebbe un attimo, portando appunto il piede dietro al sinistro mentre ruota il busto portando ad accompagnarvi le spalle, trovandosi in teoria in questo modo totalmente ruotata verso la sua destra. Andrebbe a tentare quindi di sfruttare, così la torsione per caricare un calcio sufficientemente forte per far ruzzolare via la ragazza interrompendola. <queste cose... non si fanno, per attaccare... ma per schivare... ora, hai visto come funziona una buona posizione di piedi, sai come stare coperta... vediamo come colpire...> un cenno alla ragazza <mettiti in guardia, affianco a me>
Florenthia: [Dirhae - Castello] {Sala Allenamento} L'attacco della biondina sembra andare lungo, non trovando il piede dell'altra che viene tolto dalla traiettoria. < Eh!? > Chiede in un verso di stupore, probabilmente convinta di poterla prendere di sorpresa con quell'attacco. Considerando che il moto non si era ancora interrotto, non sembra aver la capacità di togliersi di mezzo dal calcio che l'altra, venendo quindi spedita via facilmente dopo aver ricevuto il colpo, rotolando su se stessa per qualche metro. < Ahiahiahia, che dolore di schiena... > Questa volta il dolore lo sembra sentire. Non è come le altre volte. Si sta abituando alla paura e all'ansia di ricevere colpi in allenamento, le proprie cellule demoniache non rispondono al primo accenno di contatto fisico non particolarmente pericoloso. E lei, guardandosi per qualche istante la pancia, mentre se la copre con la mano, mormora tra sé e sé. < Se non ho paura, non funziona... > E potrebbe essere quella la spiegazione perché le altre volte non ha sentito dolore. In un certo senso, si sta abituando agli allenamenti fisici, paura e sopravvivenza non vengono attivate. Si rimette in piedi, comunque, affiancandosi all'altra, la parte sinistra nuovamente avanzata con il braccio ad altezza della spalla, mentre la parte destra viene arretrata facendo perno sull'avampiede, con il busto che si inclina ed il baricentro che si abbassa per una maggiore stabilità. < Ci sono, ci sono! Colpiamo! Waaa-ta! > Però aspetta l'altra, questa volta.
Raisha: [CFN Sala Allenamento] OH! Dell'attenzione da parte di Florenthia! La guarda stupita ed istintivamente <bene... brava.> non certo per tutto il ruzzolare, ma per essersi rialzata ed essersi messa subito al lavoro, nonostante il ruzzolone. <bene, allora... quando colpisci devi anche imparare a respirare...> dice ridacchiando piano <guarda...> si rimette in posizione di guardia portando la mano destra all'altezza dello zigomo mentre la spalla sia alza a difendere il mento che si abbassa lo sguardo dritto innanzi a se. <quando tiri un pugno devi ricordarti di ruotare il braccio verso l'nerno in modo che il pugno arrivi bello pieno e orizzontale, con il palmo rivolto verso terra, e questo è il dritto, generalmente serve epr istigare l'avversario e aprire la guardia, o, per sfondarne una già aperta da qualche altra mossa... tipo ad esempio quando colpisci il fianco, no che ti dicevo, che abbassa il viso... beh li un bel diretto potrebbe far male> le spiega <questo movimento è da fare anche in caso tu voglia accecare qualcuno, intesi? se tu vuoi colpire davanti a te, il braccio deve aprirsi, il gomito alzarsi verso l'esterno ed il polso girare internamente ed in senso antiorario> glie lo mostra, quindi continua a farlo veloce <inoltre, se tu inspiri mentre carichi, ed espiri con forza mentre colpisci un colpo che vuoi dare più forte ed incisivo, beh... sfrutta anche la dinamica della respirazione per caricare, e scaricare il colpo stesso dando un incentivo alla tua potenza o velocità> un cenno... <prova ora...>
Florenthia: [Dirhae - Castello] {Sala Allenamento} Gli occhi cadono per qualche istante sull'altra a quel complimento, assottigliando appena gli occhi. < Mh? Grazie. > Si limita a dire, prima di tornare a guardare davanti a sé aspettando di ascoltare la spiegazione dell'altra. Ascolta quanto l'altra ha da dire sul movimento, mentre lentamente riprova il gesto del braccio che ruota verso l'interno in un movimento circolatorio che da più dinamicità e prestanza al colpo. < Quindi questo si fa con il pugno... > Lei sembra avere la guardia con il piede sinistro avanzato, quindi il gesto lo fa istintivamente muovendo il pugno sinistro invece che il destro. Prova per qualche volta a respirazione, quindi inspira con il naso ed espira con la bocca. < Devo respirare quindi... va bene... > Gesti che - seppur in altri ambiti - ha già appreso come parte dei propri allenamenti acrobatici oppure durante una buona respirazione per una meditazione. < Quindi... > La mano sinistra viene stretta in un pugno, aggiusta leggermente la spalla muovendola appena. Il braccio sinistro comincia dal busto che comincia a spostarsi in quella direzione, mentre il braccio si limita a seguirne il movimento, cominciando a prendere dell'aria tramite il naso, poi va a distendere l'arto come una frusta ed il pugno viene avvitato verso l'interno, con l'aria che viene gettata fuori dalla bocca in un gesto violento, ma controllato. Sa respirare, almeno quello.
Raisha: [CFN Sala allenamento] Annuisce piano mentre la osserva rimanendo in silenzio <ottimo! Bravissima!> direbbe sincera <ora... prova con il destro, tenendo la guardia sinistra ma avanzando anche con il piede destro mentre tenti di colpire con il pugno, in questo modo, il passo dell'avanzare o retrocedere durante il compatimento ti aiuterà anche per gestire la forza e la precisione di colpi, o l'efficienza di parate> lei che è in guardia destra, lo farò ora, con il pugno sinistro mentre fa slittare il piede mancino di un passo e mezzo in avanti andrà a rilasciare il colpo allungando di scatto il braccio, espirando con forza ed avvitando il pugno internamente in modo da poter sferzare un colpo preciso e forte, andando a bloccare il colpo assieme a tutto il corpo <ecco, quando colpisci, in allenamento, tutto il corpo deve tendersi, su quel colpo, in questo modo ti abitui a incentrare tutta l'energia del colpo sul tuo pugno... però deve sempre essere un movimento fluido ed armonioso non devi irrigidirti con il corpo, semplicemente deve seguire sempre l'andamento del movimento dei tuoi colpi e delle tue parate, se colpisci avanza, se finti, segue la finta se difende retrocede... mh?> sospira piano, quindi rimanendo silenziosa ad osservarla <vai... prova ancora... e poi parliamo dei colpi laterali e bassi..> spiega mettendola davanti al sacco < fammi qualche colpo vah>
Florenthia: [Dirhae - Castello] {Sala Allenamento} Lo sguardo continua verso l'altra, osservandone i movimenti ed ascoltandone le spiegazioni. < Quindi mentre vai in avanti... tiri il pugno... e se casco? > Sempre meglio che buttarsi volontariamente a terra facendo tutte quelle piroette che piacciono tanto a lei. Ascolta ancora le regole dell'allenamento perfetto, cominciando a sposarsi davanti al sacco, riprendendo la guardia precedente. < Mi sono persa sulla parte del retrocedere... > Troppi movimenti tutti in una volta per la testolina bionda della musicista, fatto sta che si concentrerà sulla prima parte, ovvero avanzi se colpisci, quindi per il momento sembra ignorare il resto. < Qualche colpo, d'accordo... > Gli occhi azzurrini continuano ad essere posati sul centro del sacco, ha sempre un'espressione un po' strana sul volto, simile a quella di un pesce che sta imparando a pattinare. LA destra viene chiusa a pugno mentre comincia a trattenere l'aria, il piede sinistro comincia a far un passetto in avanti mentre il busto ruota verso l'interno con il braccio che va ad allungarsi violentemente ed il pugno viene ruotato così da fendere meglio l'aria, cercando di allungarsi in modo che l'estremità del pugno sia la fine di una semiretta che parte dalle nocche fino al fianco, puntando al centro del sacco, espirando l'aria per una maggiore incisività del colpo. Dopo quest'ultimo, ne farà gli altri, accompagnata dagli insegnamenti della leggenda.(end)
Vorrei la stessa situazione ma con Raisha Mannara:
Raisha: [CFN Sala allenamento] Eccole li, in quel pomeriggio pallido di una primavera umida, la luna in quel periodo è crescente, ma ancora meno della metà, e la bestia che in lei recalcitra appena sotto la sua influenza, è li dunque, la mannara con quella sua canottiera che mette in mostra il suo fisico allenato, le spalle larghe i bicipiti segnati, la pelle ambrata e le cicatrici che vanno via via ad intensificarsi di numero e spessore verso la schiena scivolando sotto la canottiera e sparendo così alla vista. Ha dei pantaloni neri morbidi che non la impicciano nei movimenti. E’ già sudata, indice che aveva appena interrotto un allenamento, avvicinandosi alla porta con passo lento, avendo già probabilmente sentire avvicinarsi Florenthia. Attenderebbe che si avvicini, squadrandola da capo a piedi <Alla buon’ora!> un sorrisetto strafottente si accende spasmodico sulle labbra <allora... quello che ti ho visto fare, non mi è piaciuto per nulla! Qui non si va a menare le mani a caso e ad aggrapparti a scimmia all’avversario> spiega deglutendo piano <Oggi, ti insegnerò a muoverti, come... quando... e perchè!> dice con un'ovvietà lampante <Mettiti in posizione!> lei al contrario, manterrebbe una posizione apparentemente rilassata, con le gambe divaricate tenendo i piedi all’altezza delle spalle, le braccia incrociate, non spiega nulla, rimanendo ad osservare come si potrebbe mettere in posizione la ragazza, avendo già – a suo avviso – largamente mostrato la posizione di guardia.
Raisha: [CFN Sala Allenamento] Sospira, mentre un sopracciglio freme nell'osservarla <queste... sono le basi.> risponde al lamentarsi della ragazzina riguardo la ripetizione della presa di guardia. E del fatto che ancora, non sa tirare nemmeno un colpo… e già, chiede se si possono tirare calci. Si sta spazientendo, le mascelle si serrano velocemente los guardo si raggela su di lei, mentre annuisce. <adesso non stiamo parlando di mani ma di PIEDI! E certo che puoi tirare calci, ma..> un’altra lamentela: l’altezza… Si ammutolisce annuendo piano e cercando di avanzare verso di lei di qualche passo, fronteggiandola nel mentre tenterebbe di darle un forte spintone, inaspettato, veloce… forte portando le mani innanzi e sfruttando le sue stesse mani, poste in posizione di guardia appoggiando il proprio palmo sugli avambracci di lei con la scusa di sbilanciarla, el spalle chiuse il busto che si protende in avanti ad ogni spinta <lo senti?!> osserverebbe i suoi movimenti di piedi <chiudi il busto, baricentro basso… lo senti?> tenerebbe di spingerla di nuovo incalzando, sempre di più. <Attacca soldo di cacio… che fai? Eh?> tenterebbe di spingerla ancora facendola retrocedere, con l’obiettivo di metterla con le spalle al muro <uno spilungone di certo si sbilancerebbe… a spinte simili. Chiudi le spalle! E muovi quei Ca**o di piedi!! Che fai?! Vai solo indietro?!> la voce quasi un ringhio, basso, arrogante, nervoso, lo sguardo fisso nel suo, o sul suo volto la istiga ad essere più veloce, a tenere il baricentro più basso e a considerare più direzioni della retrocessione obbligata, della forza ovviamente maggiore della mannara
Raisha: [CFN Sala Allenamento] L’incalzare ha il suo effetto, l’ansia nella ragazzina salirebbe e il suo corpo preso dall’adrenalina risponderebbe più velocemente facendo agire probabilmente l’istinto, finoa che non si sposta, facendo andare al spinta della mannara a vuoto, che si girerebbe verso di lei annuendo piano <oh! Vedi che sai, come fare?> la prende in giro un po’ arrogante. Ascolta le sue parole riguardo la proposta di una guardia alta, e alzando un sopracciglio le fa un cenno di invito ampio con il braccio <proviamo, eh?> los guardo dorato riluce di un scintillio glaciale colmo di un primordiale divertimento… pari a quello di un predatore in piena attività ludica <In guardia!> osserva le sue, mani rimanere alte, e lei, comincerebbe a istigarla come prima, portandole le mani contro il viso, obbligandola a chiudere quella difesa alta, a chiuderle la visuale su ciò che lei, incalzando, muovendosi appositamente molto sui piedi che si spostano di peso avanzando in passi ampi obliqui ed esterni in modo che il suo busto seguendo il movimento oscilli innazi a quella sua visuale ingombrata dalla sua stessa difesa… poi, di punto in bianco, tenterebbe di portare il piede destro ad aprirsi di un passo e mezzo verso l’esterno, veloce, trascinandosi dietro il piede sinistro che si alza mentre sfrutta il piede destro d’appoggio come perno per caricare una forte ginocchiata al basso ventre della ragazza, o se avesse dovuto muoversi, alla muscolatura della coscia sinistra. Parti della ragazza, totalmente scoperte <Guardia alta, o guardia bassa, ah?!> Se il colpo andasse a buon fine, la ragazzina dovrebbe essersi istintivamente chiusa per il dolore, accartocciata <guardati, come difendi bene adesso...> si chinerebbe su di lei <stringi i denti… resisti, incassa… lascia che il tuo corpo ricordi il dolore… e riprendi… in guardia!> dura, lei si… è vero, forse eccessivamente per una ragazzina, anche se, smetterebbe al momento di incalzarla, o sfotterla… le lascerebbe il tempo di elaborare il dolore… riprendere fiato e rimettersi in guardia.
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