I bavaresi non sono famosi per amare le rivoluzioni. Anzi: una soluzione, una volta approvata, viene adottata per decenni o addirittura per secoli. Vale per la politica, perché la Baviera è l'unico land tedesco che dal dopoguerra ad oggi ha sempre votato un governo regionale di destra. Vale per il tempo libero, perché la famosa "Oktoberfest" di Monaco di Baviera, che ricorda il matrimonio di un re, viene organizzata da oltre 150 anni. E vale anche per la tecnica, perché la BMW adotta lo schema boxer da oltre 70 anni.
Ma adesso la stessa BMW, uno dei simboli della Bavaria e di Monaco in particolare, volta pagina con una quattro cilindri radicalmente nuova, che probabilmente non si chiamerà neanche K e che va direttamente all’attacco delle grosse giapponesi da gran turismo, tipo la Honda CBR XX o la Suzuki GSX 1300 R Hayabusa, offrendo una serie di novità rivoluzionarie per il marchio e non solo.
-----
La prima rivoluzione: il motore a quattro cilindri in linea non viene più montato in modo longitudinale come la K attuale, ma in modo traversale. Il cambio viene integrato nel carter motore per ridurre peso e dimensioni. Per rendere il motore più basso, i quattro cilindri sono inclinati in avanti di 60 gradi. Si tratta di un motore superquadrato con una corsa molto corta, sia per permettere elevati regimi di rotazione, sia per alloggiare valvole di grandi dimensioni nelle camere di combustione, sia per contenere l’altezza del blocco cilindri, data la sua notevole inclinazione. Sarà la BMW più potente di tutti tempi: Nella versione di 1200 cc è previsto che raggiunga gli 11.500 giri e una potenza tra 160 e 170 cavalli, per una velocità massima di 285 km/h.
--- [CUT]
La seconda rivoluzione riguarda la ciclistica. Adesso la BMW impiega anteriormente un doppio braccio longitudinale (detto forcella di Hossack), un’evoluzione del Telelever che impiega il classico braccio fulcrato nella zona inferiore, mentre ora il compito di guidare i bracci della forcella è affidato a una cerniera (prima venivano utilizzati i classici gruppi canna/fodero delle forcelle tradizionali). Il sistema presenta la possibilità, negata alla forcella telescopica, di poter decidere le variazioni di incidenza e avancorsa lungo tutta l’escursione della ruota, con vantaggio sulla stabilità in frenata e sull’agilità in ingresso di curva.
Al retrotreno un forcellone monobraccio con coppia conica flottante assai simile all’attuale Paralever (anche se ora con puntone di reazione superiore), spostato sulla sinistra –in previsione del montaggio di una catena?- e finalmente dotato di ammortizzatore comandato da un leveraggio progressivo. Il telaio ha una struttura a doppio trave, ma con le direttrici quasi orizzontali in virtù della libertà di posizionamento del cannotto di sterzo permessa dalla sospensione anteriore. Con queste soluzioni la nuova quadricilindrica di Monaco diventa più bassa e più corta della alla K attuale, rispetto alla quale offrirà anche un baricentro più basso. Nonostante cardano e ABS, il peso dovrebbe rimanere sotto il limite dei 250 chili.
cmq la spacciano per 1200
Ciaoo!