Re: Per chi ama le "moto" d'epoca: storia di un restauro
Sistemazione motore! §42§
Dopo tanto era arrivato il momento di mettere mano al modesto motore in dotazione al ciclomotore!
Finalmente...
Come potete vedere da soli non si tratta certo di un'unità molto complessa...
Per la verità è quanto di più semplice si possa trovare, in effetti ho avuto solo due difficoltà: riuscire a svitare la vite che mantiene il volano/magnete e riuscire a ripulire per bene la testata!
Nel primo caso mi sono trovato di fronte ad un bullone da M8 X 1, completamente "azzannata".
In pratica il bullone è incassato nel volano e non è proprio semplicissimo trovare una chiave adatta per svitarlo. In effetti la chiave a tubo da 13 non entrava nell'incasso, così come la chiave poligonale. Inizialmente mi era venuto in mente di usare la pinza... §54§, ma visto come era già conciato il bullone ho preferito desistere. Se non fossi riuscito a svitarlo sarebbe rimasta li per sempre, fortunatamente la bussola del cricchetto da 1/4 della Usag ci entrava perfettamente e con un po di Svitol (a chi lo ha inventato dovrebbero fargli un busto di bronzo) sono riuscito a svitarla.
A questo punto ho smontato il gruppo di accensione ed ho aperto il carter dal lato opposto avendo accesso al gruppo albero motore/biella.
Non potete rendervi conto della quantità di fango che ho trovato all'interno del motore! Vi starete chiedendo... Fango? Anch'io mi sono chiesto ma come ci è entrato?
Semplice... L'albero motore, come potete vedere dalla foto passa da parte a parte del motore e sostiene a metà il rullo che trasmette il moto alla ruota.
Il tutto è sostenuto da due cuscinetti (non schermati) uno dal lato volano ed uno all'interno del "basamento" oltre a questi, doverosi, componenti è presente un paraolio, dalla parte del albero, per evitare che la miscela fuoriesca e, sopratutto, che entri la sporcizia portata dalla ruota.
In 50 anni nessuno aveva cambiato il paraolio (avreste dovuto vedere quanto ne era rimasto)!
Per poter disassemblare completamente il motore ho dovuto togliere nell'ordine: testata e cilindro. Disassemblare con molta cautela il cuscinetto a rulli del piede della biella, sfilare il perno del cilindro e voila...
Ora bisognava ripulire il tutto e sostituire i pezzi usurati. Nel mio caso è stato necessario (diciamo doveroso) sostituire i due cuscinetti ed il paraolio.
La fortuna ha voluto che il cilindro ed il pistone non fossero rigati (più che alla fortuna ciò è dovuto al fatto che per l'alimentazione era prescritta una miscela al 5%, si avete letto bene al 5%, più olio che benzina).
Come vi ho detto la cosa più complicata è stata la ripulitura della testata! All'interno i depositi dovuti all'enorme quantità di olio e fango li ho tolti con il cacciavite ed il martello.
Inizialmente, ed ottimisticamente, avevo provato con una spazzola (quella che si usa per pulire i piatti in cucina), poi sono passato alla spazzola di ottone, poi alla spazzola d'acciaio, poi ho provato con una spatolina di quelle che usano i pittori, poi ho fatto con il cacciavite, alla fine ho dovuto mettere la testata nella morsa e con molta cautela ho fatto con il martello ed il cacciavite.
Ma il dramma è stato togliere la merda incrostata fuori, stessa procedura, ma stavolta non veniva via neanche a martellate e dopo averla lasciata in ammollo nella benzina per giorni. Allora ho pensato alle pulitrici ad ultrasuoni. Tornato a casa ho chiesto a mia moglie (ingegnere meccanico) di chiamare un suo collega che dirige una fabbrica di fibre ottiche per chiedergli la cortesia di ripulirmi la testata con gli ultrasuoni, ma, mentre chiamava, mi è venuta l'ultima brillante idea (ora so che molti mi prenderanno per pazzo): l'ho messa nella lavastoviglie impostando il lavaggio al massimo della temperatura e usando quei prodotti per disincrostare le lavastoviglie!
Non avevo niente da perderci... Non ci crederete ma è uscita perfetta... un po opacizzata, ma perfettamente pulita!
Ora potevo rimontare il tutto e, mi tremavano le vene all'idea che non sarebbe ripartito!
Siccome per poterlo avviare è indispensabile avere la bici funzionante, non avrei potuto seguire un iter diverso, dovevo prima sistemare il telaio e poi il motore...
Comunque, con l'aiuto del proprietario dello Scrambler di cui vi ho parlato, un venerdì sera abbiamo riassemblato, il tutto, dopo aver riverniciato esternamente il cilindro con la vernice per alte temperature, sostituito le puntine platinate e rifatte le guarnizioni con l'apposita carta:
Ultimo problema rifare il bullone che regge il volano: non è stato molto complesso, come vi dicevo è un bullone M8 X 1. Per i profani vi dico che un normale bullone da 13 mm è M8 X 1,25, vale a dire che la distanza tra i filetti all'interno del bullone è di 1,25 mm, il mio aveva passo 1 mm!
Fortunatamente per rifare la filettatura da 1 mm su un M8 il foro deve essere più grande di quello che si usa per il passo 1,25, per cui ho preso un bullone inox M8 l'ho alesato all'interno con li mio tornio usando una punta da 6,75 mm e l'ho rimaschiato con passo da 1mm. Anche questo era fatto...
Mancava solo la guarnizione della marmitta: più facile a farsi che a dirsi... Sono andato in un'azienda che produce le grondaie di rame e mi sono fatto dare un lamierino di rame da 0.5-0,8 mm, l'ho sagomata sulla forma della flangia di attacco della marmitta e forata al centro.
Consiglio per tutti, mi raccomando il foro all'interno della guarnizione deve essere leggermente più grande di quello del tubo di scarico, altrimenti rischiate che il rame diventi incandescente ed inneschi l'autoaccensione della miscela (consiglio tratto da Motociclismo d'epoca).
Capitolo motore chiuso...
Ora bisognava revisionare il carburatore...
La bianchi usava per questi ciclomotori due diversi tipi di carburatori, entrambi dell'orto il T1-9SA, per il modello da 45 cc, ed il T1-12SA per il modello da 48 cc.
Il mio carburatore aveva qualche evidente problema: i precedenti proprietari avevano rotto la retina-filtro, e rovinato lo spillo collegato alla ghigliottina, nonchè aveva il galleggiante con lo spillo conico danneggiato.
Ho preso questi pezzi dall'altro carburatore che nel frattempo mi ero procurato (benedetto Ebay) e, rifatte per bene le guarnizioni di carta (sono diventato un vero mago) ho riassemblato il carburatore.
Ora avevo il motore, il carburatore, il serbatoio e la bici quasi rimontata, mi mancavano solamente i fili e le guaine dei freni dell'acceleratore e del decompressore e poi tentare di rimetterlo in moto!
Un salto da un riparatore di trattori (quelle per le bici non erano adatte) e mi sono procurato cavi guaine e capicorda, 5 minuti ed il tutto era fatto!
Ora si trattava di vedere se il motore si sarebbe acceso!
Questo alla prossima puntata!