Re: Secondo voi quale generazione ha sbagliato?
Anche io mi faccio tante domande come le tue, spesso ho provato a scavare ed è complicatissimo.
Secondo il mio (modestissimo) parere tanti problemi sono cominciati durante il periodo del "Boom" economico (quindi dal secondo dopoguerra), quando francamente ritengo che si siano iniziate ad insinuare delle forti differenze tra italiani ed italiani.
E' un periodo economicamente molto importante per noi, in cui si sviluppa l'industria e la tecnologia, a discapito dell'agricoltura.
Questo ha voluto dire l'inizio dell'enorme divario tra Nord e Sud, ancora oggi lungi dall'essere colmato.
Ha voluto altresì dire che in Italia si produceva principalmente per l'esportazione, in un clima sociale molto complesso.
Insomma, per me, questo è stato un periodo che, molto banalmente, si pensava non sarebbe mai finito.
E' di quegli anni l'adozione di un sistema pensionistico retributivo, che francamente io non ho mai capito come potesse stare in piedi.
Prima o poi, le carenze amministrative e gli eccessivi slanci si sarebbero dovuti pagare, come la macroeconomia ci insegna.
Poi il resto è storia dei nostri giorni.
Nel dire questo, ovviamente, non dico che ci siano colpe da attribuire ad un padre o ad un figlio, dico però che stante l'ordine delle cose, la mia personale filosofia è sempre stata quella di cercare di ottenere il massimo con quello che ho e mai vivere rinviando, sperando nel futuro e nella clemenza di chissà quale divinità.
Quello che continuo a vedere oggi non è purtroppo un'inversione di tendenza da un punto di vista sociale: il senso molto italiano dell'"arrangiarsi" e vivere al di sopra delle proprie possibilità continua ad essere preponderante.
Il limite dei figli, in tutto questo è nell'utilizzare (e/o sperperare) le ricchezze piccole e grandi delle proprie famiglie.
Ma mentre noi oggi guardiamo e ringraziamo i nostri per averci comprato la casa per esserci sempre quando non abbiamo una lira, se provo ad immaginare la generazione dei nostri figli ho francamente dei brividi così, perchè nel frattempo i soldi dei nostri saranno terminati.
Insomma non ci sono colpe, o meglio sono di tutti nella misura in cui non si cercha di essere indipendenti nel modo di pensare e di agire.