Un duro addio
Oggi dopo un lungo pensare e ripensare di due mesi, mi sono deciso a portare la mia bimba da un amico che fa il rivenditore di moto.
Oggi giovedì 27 agosto 2009 ho venduto la mia prima vera moto, quella che pensavo tenermi a vita. per cause economiche me ne devo separare.
Ho tenuto duro, non volevo, ora non posso più permettermela e soprattutto il suo valore è di quello di cui ho bisogno.
Molti di voi potrebbero pensare che "e chi se ne frega"???
Fa niente corro il rischio.
Oggi mentre la pulivo e la lucidavo per farla bella, mi sembrava che lo fosse ancora di più.
Nemmeno a farlo a posta in 4 persone mie vicine di box passando mi dicevano di non venderla che è bella, maneggevole ecc....
Io soolo so cosa è lei....lei è stata il riprendere a star bene dopo alcuni problemi fisici miei personali,e dopo una operazione di routine ma travagliata e lunga un mese, è stata la volontà di mio padre che ha unito le sue forze con le mie, e mi ha fatto maturare la volontà di rendergli il favore regalandogli una sv 650 usata con 30mila chilometri, 2 anni dopo, come ringraziamento ad un gesto che mi ha fatto rinascere.
Le moto sono sempre state la nostra passione, quella che ci ha unito fino da quando avevo 5 anni.
Lei è stata la mia prima vera sella, altre ce ne sono state prima ma non sono paragonabili, è stata quella di conquiste, passioni, cazzate, giri tra amici, in solitaria,multe, la sella della mia ragazza e poi ancora posti, luoghi sconosciuti, sapori ma soprattutto ...odori, di quelli che che non si possono descrivere, quelli che se scendi dalla moto e vai a piedi non li senti più.
L'appuntamnto è solo rimandato, ci sarà un seguito.
Lasciarla su quel piazzale è stato come un abbandono lento e progressivo, un saluto che mi è stato dato nel momento in cui arrivando su quel piazzale ha deciso di spegnersi, come una protesta, un mugugno, come si dice a Genova.
Ciao bimba, passatela bene.
p.s. continuero a seguirvi.