Dato che ci ho sbattuto la testa anch'io cerco di chiarire qualche aspetto.
La sonda è un termistore, e fin qui è ormai chiaro a tutti.
Non so come funzioni nei modelli a iniezione, ma nei modelli a carburatori non dovete pensare che nel cruscotto ci sia un qualsiasi circuito in grado di discriminare l'intensità della corrente (e non della tensione, quella è sempre 12V) che arriva dalla sonda.
Semplicemente la spia della riserva è una comune lampadina; se l'intensità di corrente (e non di tensione) è sufficiente a rendere incandescente il filamento la spia si accende, se no rimane spenta (in questo caso la sua resistenza è
nulla - provate a misurare con un tester la resistenza di una lampadina...).
Questo vuol dire che nel circuito scorre
sempre corrente, solo quando il termistore ne lascerà passare abbastanza la spia si accenderà.
Utilizzando un semplice circuito a led basta anche una piccolissima corrente (anche solo 1 mA) a accendere debolmente il led (che è già polarizzato in tensione, dato che dopo la sonda ci sono
sempre i 12V di batteria).
Per ovviare a questo fatto o vi costruite un circuito di comparazione oppure usate come spia la lampadinetta originale della strumentazione oppure mettete la lampadinetta della spia originale in parallelo alla serie resistore-led (imboscandola da qualche parte).
In questo modo per correnti molto basse - che non fanno accendere la lampadina - la spia si comporta semplicemente come un cortocircuito, così il led non si accende; per correnti sufficientemente alte la lampadina si accende, diventando una resistenza, e permettendo al ramo resistore-led di avere la sua quota di corrente necessaria a far accendere il led.
Ripeto che non so come funzioni con le strumentazioni dei modelli a iniezione, ma non penso che in Ducati si siano sprecati a costruirsi circuiti di comparazione per accendere una spia...