capisco il tuo ragionamento certificato e lo condivido anche.
Ma, la discriminante importante è che quell'uomo era sul posto di lavoro, mentre il tuo discorso riguarda lui come persona.
Ci sono determinati livelli di autorità che non vengono di certo regalati, ma sudati con anni di sacrifici e passione che, una volta raggiunti, comportano un livello raro di responsabilità.
Questo è uno di quei casi, un comandante di una nave è come l'amministratore delegato di una società.
Non esiste al mondo una rassegnazione del genere, non la tollero per una persona del suo ruolo.
Di certo possiamo dibattere allora se chi ha messo al posto di comando una persona che non era capace di ricoprirlo, ma questo è un altro discorso ed io preferisco commentare la cronaca, piuttosto che ragionare per assurdo, dato che ci sono 11 morti al momento.
Oggi ho sentito dell'interrogatorio, pare che nella sua dichiarazione, il comandante abbia detto di non aver abbandonato la nave, ma di essere stato sbalzato via da un'onda.
Sticazzista praticante