Dopo mesi programmazione a cura dei ragazzi di
http://www.senzafreni.com ha inizio l'edizione 2012 del mitico Massacropass
un giro spettacolare attraverso l'appennino tosco-emiliano e parte delle marche attraverso i passi pie valichi più belli del centro Italia
km e km di sole curve
DAY 1 partenza
sono le 8 è ora di preparare le ultime dettagli prima della battaglia
pieno benzina, e fissaggio dei bagagli per i 3 giorni di fuoco
appuntamento poco prima di mezzogiorno come nei migliori film western...
i MAGNIFICI SETTE in sella ai loro destrieri meccanici
via si parte veloci verso la destinazione
procediamo sull'Aurelia per poi svoltare in direzione Viterbo.
È quasi ora di pranzo e pertanto una sosta per rifocillarsi nei pressi di Monteromano ci sta tutta
paninazzo, rifornimento di chi veniva da Roma e si riparte.
usciamo dalla superstrada a Viterbo e ci immettiamo nella cassia costeggiando il lago di Bolsena
queste zone sono sempre un piacere da fare in moto, buona strada, belle curve e asfalto decente.
Superiamo Acquapendente e ci dirigiamo verso Arcidosso.
Il caldo inizia a farsi sentire
sosta abbeveraggio ronzini e cavalieri
e poi la strada diventa poesia...
il viaggio di trasferimento che doveva essere si veloce diventa un mezzo PRE-massacropass
Saettone ci informa che qui fanno un'ottima birra artigianale e quindi perché non approfittarne?
Ed ecco il film western traformarsi in un film di Stanlio e Ollio
Saettone e il suo fido compagno di viaggio Enrico “mezzapiotta” hanno una certa età e pertanto l'alzheimer galoppa...
dopo una salita fino in paese a palla di fuoco chiediamo informazioni e scopriamo che siamo da tutt'altra parte...
e via si torna indietro per un 4/5 km....
ma della birreria nessuna traccia... chiediamo nuovamente informazioni e riscopriamo magicamente che era meglio dove stavamo rima
e via altri 4/5 km al contrario...
no ancora da un'altra parte e via....
ormai le vecchiette a bordo strada intente a far cicoria e lumache erano con il cronometro in mano a prenderci l'intertempo...
“deve aver problemi di chattering ha girato con 2 decimi di ritardo rispetto al passaggio precedente.... uuuuuuu che bella lumaca con questa ci faccio il sugo”
dopo il 5 passaggio troviamo finalmente questa famosa birreria e stremati dal caldo e con un'arsura che il popolo di Mosè per 40 anni nel deserto a confronto veniva da un viaggio Alpitur...............
pronti per dissetarci e dare inizio alla gara di rutti
scopriamo con piacere che è CHIUSA
argggggggggggggggggggggggggggg
rassegnati e con la lingua felpata ci dirigiamo verso Firenze dove ci Aspettano lo Smilzo, lalla e il Duka che ci ospiteranno per la serata.
Doccetta rinfrescante
una bella cenetta tutti insieme
e a nanna perchè la sveglia suonerà presto
non prima però di addormentarci con questa meravigliosa immagine
se non ci fosse non sarebbe lo stesso viaggio
mitico LANTI
KM TOTALI 370 circa
percorso
MASSACROPASS
sveglia alle 6
colazione vestizione e partenza direzione barberino del mugello
cavoli inizia a piovere....
arriviamo al punto di ritrovo e la bellezza di 41 moto al via non ha eguali.
Il piacere di rivedete vecchi amici , di conoscerne nuovi che come te hanno la passione della moto....
è sempre di un bello esagerato.
La pioggia magicamente cessa prima della partenza ma dovendoci dirigere verso la parte più scura decidiamo di infilare comunque l'antipioggia.
Si PARTEEEEEEEE
direzione passo della Futa
passiamo il famoso ed omonimo albergo immortalato in migliaia di cartoline e nei più famosi giri di moto e proseguiamo fino allo Chalet della Raticosa
sosta e foto di rito
ripartiamo
il sole comincia a fare capolino e imbustati come la raccolta differenziata diventiamo in men che non si dica cotti a puntino
sosta rapidissima per la svestizione dalla plastica e ripartenza
la strada è di una bellezza paurosa
un'onda di moto che danza tra le curve....
sono uno spettacolo indescrivibile.
Il buon Panko che fa da staffetta per indicarci i bivi da prendere fa un sorpasso un po' troppo allegro e si appoggia su un muretto
fortunatamente nulla di preoccupante
a parte un leggero giramento di balls per qualche segno sulla moto e un ginocchio battuto
ma niente di che
neanche a dirlo e poco dopo un ragazzo con l'hypermotard addrizza una curva per distrazione
finendo in cunetta davanti ai miei occhi...
anche lui non si è fatto nulla
e meno male
la moto un po' di graffi ma purtroppo la leva del cambio è storta e non ne vuole sapere di funzionare
rimane in 2 marcia
nella sfortuna è arrivato li in furgone e pertanto decide di riportare la moto al punto di partenza e di ricompattarsi al gruppo più avanti nel giro diventando passeggero di un altro motociclista.
Arriviamo al croce Mori dopo avere già percorso 200 km fantastici
ehiiii è ora di mangiare e quale miglior posto di un bel bosco alberato e fresco?
pranzo leggero, tanta acqua fresca e ripartiamo
poco dopo altro caduto :(
una z750 argento guidata da un signore di cui non ricordo il nome
e vabbè che si chiama massacro.. però che cavolo...
forse un hightside
un dito un po' abraso e qualche e serbatoio bozzato...
(e per fortuna i caduti sono finiti )
anche se la moto è funzionante
dopo lo spavento decide di rientrare verso casa (Pisa)
ed ora arriva il bello del più bello che bello non si può
IL PASSO DELLA CALLA
una strada disegnata da motociclista
la strada perfetta
il paradiso della piega
il gruppo si allunga
ognuno va al suo ritmo
faccio cantare i miei scarichi tra le vallate...
non faccio altro che ripetere nel casco “che figata che figata che figata che figata”
stacca piega dai il gas
stacca piega dai il gas
MAGIA
e qui noi più smaliziati ci siamo divertiti a bestia
si scende sulla cartina
e qui altra scena da film
facciamo il passo dello SPINO
altra strada meravigliosa
e dopo un asfalto un po' rattoppato la strada si allarga e diventa una pista
larga dalle curve totalmente in visibilità e dall'asfalto con una grana enorme
siamo cosi gasati che ci sembra di stare in pista
ma che sono queste cose bianche e rosse introno ai bordi?
Ma sono cordoli?
Oddio è il caldo!
No no sono cordoli veri e propri
vabbè camminare allegri ma questa è istigazione a delinquere
stavano preparando la strada per una cronoscalata
GASAMENTO MASSIMO
ahahahahahah
dopo alti 150 km di curve arriviamo finalmente( o purtroppo perchè finisce il giro) in albergo a Monte Brusca
doccia
infiliamo le nostre belle magliette evocative
cenetta
e foto di rito
un bel sorriso tutti insiemeeeeeeeeeeee
il cruscotto segna la bellezza di 811 km
percorso del giorno
DAY 3
sveglia intorno alle 8:30
molto prima per chi ha avuto la fortiuna di dormire a fianco della stanza dei russatori di fama mondiale alias Reginetto, Smilzo e Felix che si sono cimentati in una sinfonia in crescendo con degli assoli di un certo spessore la cui acustica perfetta della stanza a loro disposizione pemetteva di godere di tale performance dai corridoi.
La mattino la loro stanza aveva una crepa sul muro.... che siano state le vibrazioni del russare?
Agli esperti della protezione civile la risposta
fopo una buona colazione e sistemato tutti i bagagli ci riapprestiamo a ripartire per tornare alle nostre casette
non pima di ammirare una piccola perla locale
Il vulcano attivo più piccolo del mondo
nei pressi di monte brusca dietro ad un casale
esiste una sorgente di gas che arde perennemente da un minuscolo comignolo
il posto perfetto per un bel saluto
ci dirigiamo a far benzina e ci imbattiamo in un megaraduno di fiat 500
ne saranno passate 200 come minimo
da quelle originali a quelle super preparate.
Prima di salutarci c'è il tempo di un ulteriore valico
il valico dei tre faggi
meraviglia delle meraviglie di strada
forse dopo la calla la più bella strada percorsa
un susseguirsi di curve sepreggianti
larghe e ad raggio adeguato da percorrerle belle in appoggio
non xi sono parole per descrivere le emozioni, il piacere e la bellezza dei luoghi percorsi
forse il mior acconto riuscirà a rendervi partecipi solo in piccola parte di quanto da me provato
ma la mia espressione la dice lunga su quano sia stato spettacolare
un grazie speciale a chi si è sbattuto anima e corpo per rendere possibile una esperienza così fantastica che resterà impressa indelebilmente nei miei ricordi
aggiungo a questo mio racconto le parole di LostShadow che hanno racchiuso in pieno lo spirito del viaggio
citazione
“Non parlerò di nessuno in particolare ma solo dei gruppi che hanno partecipato a questa edizione del Massacropass.
Le Donne (con ls "D" maiuscola")
Ogni anno che passa guidano sempre meglio e, cosa stran, non si lamentano né per la pioggia né per l’unghia spezzata né per la troppa strada. È stato un piacere vederle viaggiare in fila indiana.
I nuovi
Al Massacropass si respira un’aria così particolare che non esistono vecchi e nuovi o se esistono questa differenza dura solo per i primi chilometri perché dopo poco si crea un spirito di gruppo, una specie di organismo unicellulare che si muove per le strade dell’Appennino.
I vecchi
Ogni volta che ci vediamo sembra di esserci lasciati il giorno prima e si assapora il gusto di“casa”. Alla fine rimane sempre un voglia non del tutto appagata e il pensiero corre al prossimo appuntamento con la speranza che arrivi presto.
Le staffette
Un grazie alle staffette, alle quali ho dato una piccola mano, che si sono sacrificate per tenere il gruppo unito.
I geriatriatrici
Purtroppo c’era chi doveva lavorare chi è stato bloccato dal maltempo, chi è arrivato tardi. Mi mancano. Mi manca la loro saggezza i racconti dei tempi che furono e il senso di appartenenza che provo nei loro confronti.
Le zavorre
Se il Massacro è una esperienza massacrante per chi guida, mi immagino cosa voglia dire fare tutti quei chilometri sul sellino posteriore per passi (diciotto) e valli senza lamentarsi minimamente. Un “brave di cuore”.
Gli assenti
Nonostante quest’anno sia stato raggiunto il record di partecipazione gli assenti ci sono mancati. Doveri familiari, studio e matrimoni dovrebbero essere proibiti durante i giorni del Massacro. Vorrà dire che ci rifaremo in altre occasioni.
I caduti
L’unica consolazione è stata che nessuno si è fatto male. Per il resto capisco la giornata rovinata e il giramento si scatole, ma in moto un attimo di distrazione è più che sufficiente.
Gli organizzatori
Un grande grazie a chi si è sbattuto per prenotare, disdire, cercare soluzioni alternative, sistemare le persone preoccuparsi delle caparre ordinare le magliette, gestire le taglie e i colori. Un grande lavoro.
Tutti
Grazie di cuore per la simpatia e per aver partecipato. L’unico rammarico è che tutto duri sempre troppo poco. “
al rientro a casa
totale km 1231
al MASSACROPASS 2013