D’inverno non vado spesso in moto e passo il tempo a leggere riviste di motociclismo più o meno serie, in queste riviste c’è di tutto: prove, commenti e pubblicità…ehi sì, la stampa vive anche e soprattutto di pubblicità sia indiretta (le prove sempre entusiastiche delle moto) che diretta (le inserzioni) e proprio su una pubblicità a tutta pagina c’è un autogol, cioè la pubblicità è sbagliata, manda esattamente un messaggio che non dovrebbe nemmeno palesare in chi la vede, mi riferisco alla pubblicità Ducati del 999 e della presentazione con Open Weekend dell’S2R.
Sono due foto ben distinte e differenti, non è importante la scritta “999 la miglior bicilindrica di tutti i tempi” che comunque potrebbe far sorgere dei dubbi su migliore in cosa? Nel prezzo? Nella qualità? Nelle prestazioni? Siamo poi così sicuri che sia la migliore?! Ma in entrambe le foto le moto (999 e S2R) vengono spinte a mano…certamente c’è sempre il solito bel tipo tenebroso che fa tanto motociclista figo della domenica, ma perché vengono spinte??? Si sono forse rotte? E’ un dubbio che non verrebbe se in foto ci fossero un’R6 o un’hornet, ma in foto ci sono due Ducati ed è usanza popolare e leggenda metropolitana ritenere le Ducati moto inaffidabili, per esperienza diretta avendo avuto due Ducati, sono in pareggio la mia prima era un mulo: mai un problema, la seconda una disperazione. Perciò non è proprio appropriato basare la campagna pubblicitaria scadendo in questi errori da principianti del marketing, oppure, sia chi ha realizzato la campagna pubblicitaria e soprattutto chi l’ha approvata, non conosco il background e gli “sfottò” più comuni dei motociclisti sulle Ducati che si rompono.
La Ducati, come altri marchi “elitari” di moda, vive di pubblicità, che dev’essere di ottima fattura proprio per invogliare all’acquisto o per far credere a chi compra d’essere migliore e più furbo degli altri plebei/japponetizzati ed allora perché non rendere credibile la scritta “999 la miglior bicilindrica di tutti i tempi” con una pubblicità dove si veda davvero il carattere della moto senza richiami all’anabolizzata versione SBK, magari facendola sempre spingere dalla strafigo, ma fotografando uno bruttino! E per i pubblicitari alle prime armi: vendere un prodotto spacciandolo per oggetto di culto, alla lunga lo fa diventare antipatico.