Raccoglitore di commenti su guido meda&Co...concentriamoli qui.
MODIFICO IL TOPIC...possiamo farlo diventare un raccoglitore....tanto dopo ogni gara ci sono fiotti di commenti su Meda e i commentatori, così non "sporchiamo" i 3d relativi alle gare.
Propongo innanzitutto di leggere la sua versione su valentino, tifosi, stoner e compagnia cantante.
Mi pare interessante, no?
Ci tengo a dire che se a parlare fosse Meda o chiunque altro, io le gare le guardo per le moto e non per il commento...di cui mi dimentico 5 minuti dopo che spengo il televisore.
Cerchiamo di non fare di questo 3d un topic di sbraiti e parolacce, se possibile e di non scrivere la prima cosa che ci viene in mente. Dopo queste premesse liberissimi di distruggerlo...ma con classe. "Guido Meda risponde!
La Voce del motomondiale replica all'articolo di Max Temporali in cui viene criticata la posizione dei giornalisti di Italia 1 in merito alla faccenda Rossi.
Caro Max,
visto che ci hai chiamato in causa, mi pare giusto che qualcuno di noi ti risponda. Lo faccio io, io che per ciò che sono, ciò che ho raccontato negli anni scorsi, ciò che continuo a sostenere fiero della mia coerenza, tutto d’un tratto e per molti sono diventato l’icona del male. Fiero di esserlo, molto, giacchè mi paiono troppi i ducatisti dell’ultim’ora, i tifosi viscerali del bravo Stoner, troppi da farmi pensare che la questione sia soprattutto un modo finalmente plausibile di contestare Rossi. Tifo autentico ne vedo molto poco, ed è molto poco civile. Molto meno civile di quello che la Ducati e Stoner meriterebbero.
E’ molto facile stare dalla parte di Stoner senza quesiti, senza un minimo di spirito critico, senza riferimenti al passato, senza sostenere che l’australiano per vincere questo mondiale di duelli ne ha sostenuti proprio pochini. Siamo a questo livello: se dici che Stoner è bravo sminuisci la Ducati, se dici che la Ducati va forte sminuisci Stoner, se dici che le Bridgestone sono gomme ottime, sminuisci Stoner e la Ducati.
Questa è la situazione che sto vivendo io dopo sei anni di audience stellare, sei anni di gare divertenti, sei anni di boom motociclistico come prima, francamente, non era mai stato. Colpa della Rai? Può darsi. Qualche merito a Mediaset, che ora riceve vessazioni di ogni genere perché predica equilibrio sul caso Rossi, secondo me va attribuito.
Lo sport nazionale del momento è quello di scrivere a noi dicendo “rassegnatevi, la pacchia è finita”, come se fosse un momento auspicato da tempo, quando tutti – io e te compresi – ci hanno marciato e mangiato per lungo tempo.
Non ce l’ho né con Stoner né con la Ducati, è pura follia pensarlo; solo che, sottoposto alla squallida prova fonometrica della telecronaca, risulto meno caldo davanti ai soliloqui di Stoner rispetto a quanto non lo fossi con Valentino. La prova fonometrica che per alcuni è stata occasione di critica nei miei confronti (“Meda urla troppo”) ora è un boomerang (“Meda urla troppo poco”). Curioso no?
Tu non c’entri. Volevo solo spiegarti la situazione che vivo, prima di entrare rapidamente nel merito delle cose che hai scritto. Terruzzi non ha ammantato il tutto con un lenzuolo che servisse a proteggere Rossi. Terruzzi ha detto che non ha senso essere colpevolisti o innocentisti. Che un conto è il problema che Rossi ha col fisco, un conto le gare di moto.
Ha messo in discussione il lavoro di molti giornalisti (perlopiù intellettuali blasonati) che nel corso dell’estate si sono esercitati con imprecisioni clamorose e moralismo spicciolo nella demolizione della persona Valentino. Costume tipico, italiano ed europeo. All’apice della parabola il vincente va abbattuto. Non sarà un caso che in tutta Europa le elezioni politiche propongano una serie imbarazzante di alternanze. Se c’è la destra voti la sinistra, se c’è la sinistra voti la destra. C’è un bisogno smodato di andare contro. Punto.
Quella dei giornalisti in Italia è una delle categorie più sputtanate che abbiamo (20 anni di iscrizione all’ordine dei professionisti mi consentono di sostenerlo). Custodi di segreti lerci che vengono fuori solo quando è funzionale ad altro. Ho sentito moralizzare sul caso Rossi gente che dovrebbe provare paura guardandosi allo specchio. Sono costretto ad evitare nomi e cognomi perché la querela è una via vigliacca, ma praticatissima. Mi spiace. A costoro, che conosco bene, e che hanno inchiostrato sull’evasione presunta di Valentino, abbi pazienza, non riesco proprio a dare ascolto.
Tornando al nocciolo: io e Reggiani non ci siamo dilungati sul caso Rossi. Ho chiesto a Loris se il temporale mediatico potesse avere un effetto sul Rossi squallido che stavamo vedendo. La domanda era ed è giornalisticamente pertinente. Loris ha risposto, con parole forti, nei confronti della stampa. Il suo intervento, che non ho condiviso in toto, è durato 1 minuto e quarantaquattro secondi e mi ha indotto a dire pubblicamente “vedi? Mi dispiace, ma con questa vicenda abbiamo, nostro malgrado, levato spazio all’impresa di Stoner e della Ducati”.
Scuse al pubblico, che una parte del pubblico ha finto di non sentire. Su Tomba, abbi pazienza, sono luoghi comuni. Quando ti beccano diventi un criminale, finchè non ti beccano sei uno che ha il diritto di provarci. Su Pantani, povero Cristo, era un debole che dopo essere stato osannato dalla stampa è stato buttato a mare come un appestato. Eppure era stato la bandiera e il veicolo pubblicitario proprio di quella stampa lì. Non farmi dire.
Tutti d’accordo infine sul fatto che le tasse vadano pagate. Non dici niente di originale quando ammiri quelli che si svegliano alle sei della mattina per andare a lavorare e pagano fino all’ultimo centesimo. E’ demagogia spicciola. Dillo però anche al tuo fruttivendolo, o al macellaio, o al falegname che dichiarano 10/15000 euro l’anno e si lamentano, salvo poi muoversi in Bmw.
Pare che siano il 90%, anche se quest’estate erano tutti povera gente, mica come Valentino. Che poi, tra parentesi, se il crimine –come mi pare- è prendere la residenza a Londra o a Montecarlo, il calderone ne è pieno, ma pieno pieno pieno (in MotoGp addirittura pieno raso). E mi chiedo, ti chiedo, se la tua carriera agonistica ti avesse portato ad essere un Rossi, uno Stoner, dove pensi che avresti la residenza? Saresti stato il paladino della giustizia dalla parte dei più deboli o avresti fatto il pilota in tutto e per tutto?
A costruire Stoner ci arriveremo, la sostituzione, se sostituzione dovrà essere, richiede un cammino, specie dopo un’era come quella che abbiamo vissuto. E allora qualcuno comincerà a dire: “bello sì, però ti ricordi gli anni di Rossi?”
Con immutata stima e amicizia,
Guido Meda"
Interessante punto di vista, secondo me.
fonte Tuttomoto
http://www.tuttomoto.com/approfondire/agenda/gennaio_07/27_08_guido_meda_risposta.htm[Modificato da lespaul76 04/09/2007 09:18]