NUOVA Procedura di log in
Salve a tutti, per chi non si fosse ancora adeguato al nuovo forum: PROCEDURA LOG IN DA VECCHIO FORUM
Per chi ha già provveduto ad effettuare il primo accesso: ACCEDI
Nel caso incontraste ancora difficoltà potete far uso della mail sottostante per segnalare problemi.
admin@freeforumzone.com
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

[REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2008 15:10
Autore
Stampa | Notifica email    
Post: 4.362
Monsterista implume
OFFLINE
22/02/2008 21:06
 
Quota

[REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
3°ITINERARIO

Il terzo percorso che propongo consta in 4 passi ognuno con la propria personalità, uno molto stretto e guidato, uno tecnico, a gli altri due per soddisfare chi ama appoggiare il ginocchio, con curve ampie e ben raccordate.
Per raggiungere l’inizio del percorso è sufficiente seguire la strada indicata per gli altri due itinerari: Feltre, BL e Agordo: qui bisogna svoltare a dx appena prima di arrivare in centro, in direzione del paese “La valle agordina” e con le ovvie indicazioni per il Passo Duran, il primo della lista.
Subito inizia sufficientemente largo, con belle curve che pero’ tendono a portarti un po’ fuori traiettoria, specie quelle verso sx. Molte sono in ombra, quindi raddoppiate la prudenza.
Man mano che si sale la strada si stringe, fino a diventare larga circa una corsia e mezza. Si puo’ rischiare qualche bella piega in un paio di curve con ampia visuale, ma per il resto conviene guidare, o meglio, “pascolare”, tranquilli fino in cima al passo, ad appena 1601m.





Sosta veloce per ammirare il monte Moiazza a dx, e a sx il Tamer, poi si riparte. La discesa è bella ma anche ripida e si incontrano spesso trattori e boscaioli al lavoro anche vicino la strada.
Superato il paesino  “Chiesa” si arriva velocemente al fondo valle, a “Dont”. Il Duran è tuttaltro che stancante se fatto con calma: meglio evitare di farlo sostenuti, si rovina solo la guida e si fatica a disegnare belle traiettorie a meno che non lo si conosca a fondo.
A Dont girate a sx, in direzione di “Zoldo Alto”. La strada aperta e con bei allunghi inviterebbe a dare gas ma è meglio osservare i molti e rigidi limiti di velocità: le pattuglie sono sempre in agguato in questa zona e nei week wed fanno belle stragi con gli autovelox.
Occhio pure agli scarichi parecchio rumorosi: è facile trovarsi la paletta spianata davanti anche se si sta andando piano.
La strada procede tranquilla e si attraversano i bei abitati di Zoldo Alto e Maresòn, poi comincia a inerpicarsi con larghi tornanti: non lasciatevi impressionare dai crucchi con le supersport. Fanno tanto baccano quando possono allungare ma poi nei tornanti si piantano. Dilettanti…
Sfilando sotto il Civetta (a sx) e la Croda da Lago (a dx) si arriva al passo Staulanza (viene indicato piu’ spesso come forcella Staulanza, a quota 1773m).





La discesa non impressiona per difficoltà, anzi, conviene lasciar scorrere la moto nelle poche curve in preparazione del pezzo grosso, il Signor Passo Giau.
Dopo il passo Staulanza, superato il paese di Pescul, si arriva al bivio di Selva di Cadore: da una parte (sx) si svolta per Caprile, mentre a dx la strada s’impenna subito in direzione del Passo Giau.
Prendete un buon ritmo: i tornanti sono moltissimi, stretti, larghi, che tornano su sé stessi, panoramici….chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Si arriva in cima al passo decisamente folgorati e con le braccia stanche, quindi fuori il cavalletto, giu’ il casco e tenetevi forte: la vista spazia su 360 gradi: Nuvolau, Croda da Lago, Tofane…se la giornata è bella si gode di un panorama superbo.





Caffè veloce nel bar (fuori in esposizione anche una vecchia moto completamente arrugginita) mentre si sbircia tra i vari gadget tipici del passo, e poi pronti a ripartire.
Se la salita ha emozionato, la discesa non è da meno. Arrivati in fondo verrebbe da tornare indietro per dare una bella stuprata al motore. Ne ho visti che l’hanno fatta…
La discesa non è ripida e si puo’ godere di una bella guida…occhio solo a un paio di tornanti, prima verso sx poi a dx, verso la fine, che arrivano un po’ inaspettati dopo una semicurva, e spesso ci si arriva lunghi.
Arrivati a Pocol si puo’ scegliere se tirare un po’ il fiato e puntare verso Cortina (a dx, pochissimi km), ideale per fare una bella passeggiata in centro sbirciando i negozi (e i prezzi…iiiiih!) oppure girare il gas a due mani e puntare a sx in direzione del passo Falzarego. Il primo tratto di strada è composto da qualche lungo rettilineo in cui liberare le marce alte e far trottare il motore tranquillo, ma non dura molto. Il tempo di dare una sbirciata alle Tofane a sx e poi le curve iniziano subito. Le prime sono parecchio rovinate su tutta la carreggiata, quindi meglio prenderle con calma, tanto poi vengono i bei tornanti e ci si puo’ sfogare.
Sul passo è d’obbligo la tappa: se siete ben attrezzati potete “rischiare” la salita  con al funivia (ci vuole mooooolto pelo sullo stomaco, ma credo ne valga davvero la pena). Poi la discesa si puo’ fare a piedi ma sono d’obbligo gli scarponi e dei vestiti adeguati. Si puo’ fare anche qualche escursione tra le rocce con l’attrezzatura fornita sul passo: caschetto, corda, lampada e via!




Qui parte l’indecisione: mi accontento del giro (di norma si è già abbastanza stanchi) oppure rischio, invece di svoltare a sx per affrontare la discesa, di girare a dx per il passo di Val Parola? Se ne avete il tempo, vale la pena, la strada è davvero molto bella: attenzione solo durante la settimana, facile trovare qualche camion rimorchio che manovra sui tornanti.
Facendo il passo di ValParola si arriva a La Villa, un piccolo paese: si puo’ tornare indietro per lo stesso passo, oppure al bivio prendere a sx e si arriva a Corvara e quindi al Passo Campolongo: non male come deviazione…
Altrimenti, se dal Falzarego avete deciso per il rientro, puntate dritti: i tornanti sono tutti larghi e molto inclinati verso l’interno, inoltre sono aerei e senza protezioni: occhio….
Già al primo tornante si rischia di dover fare nuovamente tappa: vi si piazza spesso un furgoncino che vende formaggio di malga, salami nostrani, burro…..ottimi. Occhio pero’ che il venditore è furbetto…prima vi liscia il pelo facendovi assaggiare questo e quell’altro e poi, se non state attenti, vi rifila non il formaggio di malga ma quello della lattebusche, e quello lo trovate al supermercato!
La discesa è molto divertente, si affronta qualche galleria e si gode della vista della valle, tra cui spicca il torrione del castello di Andraz: se la tappa non l’avete fatta nel corso del secondo itinerario…è ora di farla!
Appena superate le indicazioni del castello troverete un bivio: a dx puntate verso l’anello del Sella, mentre girando a sx ci si porta verso Alleghe e quindi BL. Se optate per questa tirate fuori l’ultima grinta: la strada, come ho descritto all’inizio del percorso 2, è divertentissima e offre ancora molte pieghe.
Da qui si arriva a Caprile e poi, come già detto Alleghe.
Ottima una sosta e una passeggiata sul lungo lago!

4°ITINERARIO

Il quarto e ultimo itinerario non è né impegnativo né troppo lungo, ed ha il gran pregio di unire momenti di piega con qualche curva tranquilla , ammirando il paesaggio, nonché qualche bella tappa nei paesi che si attraversano.
A differenza degli altri tre percorsi, rivolti verso il lato destro delle Dolomiti Bellunesi, questo si snoda sul fianco sinistro, sconfinando nell’adiacente Trentino.
Puo’ essere benissimo ampliato e la scelta non manca, anzi! Le possibili deviazioni sono molte e meritano di essere provate/integrate nel giro di base.
Si parte sempre da Feltre, in direzione di Trento. Poco dopo Fonzaso (siete appena usciti da Feltre) trovato un lungo rettilineo, seguitelo fino al cavalcavia, dove troverete il bivio: continuando dritti si punta per la Valsugana e quindi Trento, svoltando a sx si prende la strada per il Passo Rolle.
Il primo tratto fino alla galleria è molto scorrevole (anche troppo, attenti agli autovelox!), mentre poi inizia un misto stretto piacevole, ma che richiede molta attenzione: facile trovare la strada sporca per via della cava, o qualche corriera impantanata nelle curve (facile incontrarle, sia quelle dei “turisti” sia quelle di linea).
Proseguite sempre in direzione di Fiera di Primiero: incontrerete vari bivi (Lamon, Sovramonte ecc), basta seguire sempre la strada principale.
Fino a Fiera non conviene spingere troppo proprio per la strada in molti tratti brutta.
Attraversate Imer, Mezzano, ed eccoci a Fiera! Attenti, tutta la strada che percorre il centro città è zeppa di semafori che scattano appena si supera i 50kmh. Pazienza…anche perché in molti c’è il tutor e si corre il rischio di trovarsi una bella foto a casa.
Superata Fiera si punta verso S.Martino di Castrozza, e qui la strada diventa una giostra: è tra le piu’ divertenti: misto stretto, qualche breve allungo, spazio per pieghe da urlo.
Occhio, molte curve si trovano su delle cunette, quindi non entrateci troppo in piega: si corre il rischio di spanciare all’improvviso (a me è andata dentro una marcia in piu’…).
A S.Martino di Castrozza fuori il cavalletto e tappa a riprendere fiato. Siamo già a quota 1444m!
Il paese merita una passeggiata tranquilla, tra le varie vetrine!
Caffè, PIENO di benzina, (si trova solo un altro benzinaio, piuttosto grande, appena prima della funivia per il tognola) ma è ovviamente caro.
Si parte, direzione Passo Rolle!
I tornanti si susseguono con un ritmo cadenzato, molti aprono (a volte ci sta una marcia in piu’).
L’asfalto è pressochè in buone condizioni nella nostra carreggiata in salita, mentre in discesa è un po’ rovinato…attenti a non sconfinare.
C’è anche qualche breve allungo che permette di superare il “talpone” tipico che si trova sulle curve



Una tappa giusto per gustarsi la vista della valle e di S.Martino dall’altro, nonché della particolare conformazione delle rocce, e poi GAS a due mani!!!
La strada che ci divide dal passo è poca (appena 7km) ma è ricca di sorprese e belle pieghe!




Pausa e fuori la macchina fotografica: da qui si domina sulle pale di S.Martino, spettacolari! A sx, invece, la catena dei Lagorai con Cima Scanaiol e in lontananza Cima di Cece.
La discesa è tuttaltro che tranquilla…scaldate bene le gomme c’è da divertirsi: attenzione solo che in molti punti è in ombra e qualche curva è sempre umida.
Qualche km e troviamo la prima deviazione possibile: girando a dx infatti si punta per il Passo Valles, che ci porta a Falcade, ossia alle pendici del Passo S.Pellegrino.
Altrimenti, continuando dritti si attraversa Paneveggio; ancora qualche tornante (spesso c’è ghiaia sul fondo) e poi la strada si fa piu’ tranquilla, con belle curve fino a Predazzo, distante circa 15 km.
A predazzo conviene fare una tappa sia per una passeggiata sia per decidere se seguire il percorso base verso la fata Moena, meta turistica in ogni periodo dell’anno, oppure se svoltare a sx in direzione di Cavalese, Montagna, ed affrontare poi la stupenda discesa che porta a Ora. Tornanti ampissimi, gustosi, quasi ti spaventano perché, per farli bene, devi arrivarci veloce. Meglio sempre una marcia piu’ lunga che troppo corta, in modo che in uscita si possa contare su una bella progressione, evitando di trovarsi subito col fiato tirato!
La deviazione porta via la bellezza di 70km tra andare e tornare,ma, se siete di passaggio, merita.
Riprendiamo da Predazzo: qui si svolta a dx per Moena. La strada è bella, il paesaggio ancora di piu’ (è tutta dolce val di Fassa) e il gas si gira da solo: qualche tirata si puo’ rischiare, facendo solo attenzione con le belle giornate al traffico intenso. D’estate, nei giorni clou, è spesso bloccato, quindi conviene pascolare in pace (con zavorrina al seguito, è semplicemente uno spettacolo), anche perché le pattuglie sono spesso appostate nei punti piu’ bastardi
A Moena nuova tappa: qui sì, vale la pena, soprattutto con la bella stagione, di prendersi un po’ di tempo e fare due passi o bersi qualcosa. Il motociclista chiacchierone non manca mai, anche se la maggior parte sono tedeschi.
Tipico di Moena è anche il formaggio, (il puzzone di Moena), e viene addirittura segnalato con dei cartelli lungo la strada!!!



A Moena l’indecisione è grande: accontentarsi del S.Pellegrino, che vedremo, proseguire dritti in direzione di Canazei e quindi l’Anello del Sella oppure proseguire fino a Pozzo di Fassa per poi girare verso il passo Costalunga (si sfila sotto il Catinaccio, stupendo)?
La varietà è tale che è impossibile decidere: di norma io punto dritto, faccio l’Anello e poi rientro per il S.Pellegrino, ma così facendo la strada si allunga parecchio e, nota importante, stanca molto. La mano della frizione chiede pietà.
Accontentiamoci del S.Pellegrino, quindi da Moena svoltiamo all’incrocio in centro al paese verso dx.
La strada inizia morbida, subito si viaggia un po’ perplessi con l’idea di trovarsi all’improvviso un tornantone davanti, ma in realtà è molto tranquilla. Il bello inizia dopo, con tornati ampi che portano subito in quota, a 1918 m



Tappa in quota, dove spesso i parcheggi si riempiono a dismisura di moto, per ammirare il versante dx della Marmolada. Dal lato opposto si trova il Passo Fedaia, che passa proprio sotto allo stupendo ghiacciaio.
La discesa dal S.Pellegrino lascia ancora qualche brivido: qui i tornanti sono piu’ stretti, alcuni si susseguono in un attimo affrontando un notevole dislivello e ci sta anche qualche bella derapata.
Chiude l’ultimo, ampio e ben raccordato passando poi sopra un ponte recente.
Poi la strada diventa scorrevole fino alla discesa su Falcade, con belle sequenze di brevi allunghi e tornanti.
Da Falcade poi si segue la strada per Cencenighe, puntando quindi su Agordo e scendendo per il versante dx delle Dolomiti, a meno che, giunti appena prima di Agordo non si decida di svoltare a sx per il Passo Cereda, e quindi tornare a Fiera di Primiero.
Se non siete troppo stanchi e avanza un’oretta, vale la pena fare la deviazione.


Con questo concludo questo breve reportage sulle mie montagne.
I percorsi sono molteplici, quelli che ho indicato non sono che una piccola parte, e le combinazioni sono infinite!
Non sono né un fotografo e tanto meno uno scrittore (figuriamoci) ma almeno spero di aver stuzzicato la voglia di un giretto anche per chi, da queste parti non è mai passato.
Poi, fatta la mano su questi, non c’è che l’imbarazzo della scelta: puntando sul versante Dx c’è Cortina, Misurina, e le 3 Cime di Lavaredo.
A sx S.Cristina Val Gardena, i passi Lavazè, Costalunga, le Alpe di Siusi, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
Continuando dritti, Marebbe, S.Vigilio, Plan de Corones, meta molto ambita in inverno per i sciatori, fino ad arrivare a Brunico!
Buone pieghe…se passate di qua fate sapere!
Ciaoooooo!


Post: 10.772
Città: BARLETTA
DMC nelle vene!!!
OFFLINE
22/02/2008 22:37
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
:)


2007 World FantaMotoGP Co-Champion
Post: 8.811
Fedelissimo del DMC!
OFFLINE
25/02/2008 14:01
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
vale quanto scritto nella prima parte §24§ §24§ §24§

fantasticoooo!!!!! §93§ §86§

a Predazzo ci sono stato in gita con la scuola un pò di anni fa §44§ mi ricordo ancora le strade che abbiamo fatto §12§ (in autobus §09§) e i posti che abbiamo visto §63§
ma passarci in moto deve essere il MASSIMO!!!!!! §37§ §38§ §37§

Post: 272
Smarmittino
OFFLINE
25/02/2008 19:35
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
Splendide.. un desmosaluto dal Trentino e per qualche altra foto questo è il link: http://www.dmctrentino.it/gallery.htm

Per chi vuole in luglio organizziamo il "4 Ducati e tornanti trentini 2008" la data precisa è ancora da stabilire, ma penso dalla metà in poi, come sempre!!

Un desmosaluto 
Post: 4.362
Monsterista implume
OFFLINE
28/02/2008 17:47
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
"DesmoAleS4":


Splendide.. un desmosaluto dal Trentino e per qualche altra foto questo è il link: http://www.dmctrentino.it/gallery.htm

Per chi vuole in luglio organizziamo il "4 Ducati e tornanti trentini 2008" la data precisa è ancora da stabilire, ma penso dalla metà in poi, come sempre!!

Un desmosaluto 




Moooooolto interessante questo raduno che organizzate al 110% ci sono!!!

Post: 1.195
Città: FERRARA
Monsterista implume
OFFLINE
04/03/2008 14:40
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
prova non mettere le targe della tua moto in evidenza....




Master & Commander
Post: 612
Smarmittino
OFFLINE
01/04/2008 09:32
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
§94§

Lo Zio
J & D §29§
Post: 4.362
Monsterista implume
OFFLINE
01/04/2008 17:26
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
Aggiornamento del girettino di oggi...Passo S.Pellegrino... §51§


Post: 2.796
Monsterista implume
OFFLINE
01/04/2008 19:02
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
Bellissime foto e stupendi paesaggi complimenti.

Post: 211
Smarmittino
OFFLINE
02/04/2008 17:34
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
Che invidia!!! §39§ :)
I miei complimenti per il giro,i paesaggi...che spettacolo!!


...Il solo mezzo per liberarsi da una tentazione è quello di cedervi...
Post: 372
Città: ROMA
Smarmittino
OFFLINE
04/04/2008 15:10
 
Quota

Re: [REPORTAGE] Dolomiti e Gr.Sella Part 2
bellissimo!!!
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:59. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com