Nuova Livrea GP DesmoSedici 2011
L'ultima Ducati 800, la prima dell'era Rossi, è stata svelata. Ce la racconta l'ingegner Preziosi, il suo progettista
Madonna di Campiglio - Sarà l'ultima "ottocento" Ducati, in ogni caso la Desmosedici GP11 è la massima evoluzione di un concetto di moto che ha decisamente innovato la tecnica della MotoGP.
A Filippo Preziosi che l'ha progettata, piace molto anche a livello grafico. Ma nelle corse ci sono cose molto più importanti rispetto l'estetica. Ce le racconta il progettista: "Quella che vedete è lo step zero della moto, la base di partenza per la stagione. Diciamo che è la moto provata a Valencia a fine 2010 che si sta evolvendo. Il lavoro più grande non si vede ed è stato fatto sull'elettronica e il motore per avere una curva di coppia più piatta e ampia. Insomma per avere una moto più guidabile.
Quello che si vede è la nuova aerodinamica che ha la funzione di ridurre la portanza (e quindi la tendenza ad impennare) e a migliorare la penetrazione, aumentando le prestazioni e riducendo i consumi".
Ecco la prima foto ufficiale della nuova Ducati D16 2011
Step zero e va bene, ma cosa ci dobbiamo aspettare in futuro?
"Abbiamo realizzato il telaio (la parte anteriore in carbonio che integra il cannotto di sterzo e l'air box) con rigidezze diverse per venire incontro alle esigenze di Rossi. Abbiamo anche un forcellone con reazioni diverse e nei test di Sepang proveremo anche una forcella modificata che ha la parte idraulica della Ohlins 2011 ma steli da 42 e non da 48. Abbiamo anche novità elettroniche, soprattutto a livello di traction control e di antiwheeling. Queste innovazioni saranno testate dai due test team con piloti Battaini e Guareschi il 17, 18 e 19 gennaio a Jerez".
Come vi definite, innovatori o conservatori?
Preziosi non ha dubbi, anche perché il nuovo corso Ducati è fatto di innovazione…
"Noi proviamo moltissime cose e dobbiamo testarle senza pietà: se non funzionano devono essere scartate senza indugi. Io chiedo ai miei un tasso di mortalità (delle proposte tecniche, naturalmente) del 50%. Detto questo vi ricordo che in Ducati lavorano 70 ingegneri che hanno il compito di pensare solo alla MotoGp. Forse è per questo che dal 2008 abbiamo i cornetti di aspirazione ad altezza variabile e abbiamo sostituito il telaio a traliccio con il quale abbiamo vinto un mondiale con quello in carbonio".
Rossi ha chiesto una moto più guidabile e costante in gara, quindi più lenta sul giro secco?
"Si, rendere la moto più facile da guidare e confortevole è importante, ma bisogna perdere il meno possibile sul giro".
Motore quattro tempi a V4 di 90°, cilindrata 799 cc, raffreddato a liquido. Distribuzione desmodromica e doppio albero a camme in testa con 4 valvole per cilindro.
Potenza massima di oltre 220 CV. Alimentazione ad iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli, con 4 corpi farfallati controllati dal sistema EVO TCF Throttle Control & Feedback.
Cambio a 6 marce estraibile, frizione multidisco a secco.
Telaio in fibra di carbonio, motore portante. Forcella Öhlins da 42mm upside-down. Posteriore monoammortizzatore Ohlins.
Freni Grembo: doppio disco anteriore in carbonio da 320mm con pinze a 4 pistoncini. Posteriore a disco singolo a due pistoncini.
Pneumatici Bridgestone da 16.5 pollici. Carburante e lubrificanti Shell.
Peso 150kg.
FONTE MOTONLINE.COM
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Un raduno di motociclisti senza moto, che raduno sarebbe?!?