Dal mio punto di vista, quello che ha detto Kevin ha un valore puramente semantico (sebbene le implicazioni che ne derivino siano ugualmente corrette).
Il motociclismo non è certamente uno sport "di contatto", dove per contatto si intende la normalità, la scontata conseguenza del gioco (vedi calcio, rugby, etc).
Ma, a queste logiche, o a una semplice astrazione, nemmeno la Nascar lo è...
La formula 1, per esempio,
non può esserlo, al semplice motivo che ogni toccata è sinonimo di (almeno) una macchina in officina.
Insomma, il contatto non deve essere la regola, e nemmeno frutto di automatica tolleranza. Ma capita, capiterà sempre, e finchè le moto non avranno reti elettrificate che ne circondano le carene, ogni mastino, ogni rider assetato di sangue (caratteristica che non difetta a nessuno dei signori del mondiale) segnerà le carene del suo avversario.
Sic ha sbagliato (ma non ha fatto una porcheria, mia opinione) ed è giusto che si faccia una passegiata nei box. Peccato che Pedrosa (che è una cristalleria ambulante) ci abbia lasciato la spalla, perchè il tutto amplifica un errore, che resta, però, solo un errore, un difetto apprezzabile di condotta, ma non una bastardata.
Ciò che invece è grave è la polemica preventiva innescata da Lorenzo e coralizzata da Dovizioso.
Guarda, sulle parole del primo, pur storcendo il nasino, accetto quasi di starci (parla comunque un fenomenale pilota, pure campione del mondo, ancorchè uno stronzo di assoluto lignaggio)- Straordinaria la sua difesa, ex post: ho fatto una megacappella ma poichè il Dovi è rimasto in piedi, è giusto che nessuno mi abbia sanzionato....ma daiiiiiiiiii
Ciò che è veramente intollerabile (eppure ha destato interesse) è che il Dovi faccia le scene che ha fatto (o renda le dichiarazioni che ha reso)... senza alcuna reazione apprezzabile del resto del circus. Da uno che fa un mestiere diverso da ogni altro Hondista ufficiale (o quasi) mi aspetto un diverso senso della decenza.
Se ha paura di una moto colorata come un pacchetto di patatine, si preoccupi, prima di tutto, di correrci accanto...non di apprendere dal suo muretto i distacchi da calendario che rimedia giro dopo giro.