Adesso basta!!! Non ne posso più. Scusate lo sfogo ma quando è troppo è troppo; essere presi in giro non è affatto divertente.
Circa a metà febbraio, ho dovuto chiamare l'assistenza Ducati perchè il mio 620 perdeva olio ed era pure saltata la batteria (la moto era uscita dall'officina autorizzata Ducati da due settimane, e avevo percorso 400 km, portanto il contachilometri totale a quota 1.400).
L'assistenza ha poi contattato un'officina autorizzata ACI per il trasporto del mezzo fino allo store più vicino (guarda caso l'hanno portato proprio dove era stato acquistato due mesi prima).
Il giorno dopo il trasporto il concessionario mi chiama, dicendomi che il carro attrezzi ha rotto il blocchetto elettrico di sinistra (sul manubrio, dove c'è il comando delle frecce, dei fari e dell'aria). Aggiunge che non è un problema grave, mi dice di contattare l'autofficina che ha effettuato il trasporto per informarla che il blocchetto non è svitato (come era stato detto in precedenza all'autista del carro attrezzi), ma proprio rotto.
La moto viene "riparata", cioè viene cambiata la batteria e AVVITATO il filtro dell'olio, che non era stato chiuso per bene durante il tagliando dei 1.000 km, e mi viene consegnata dopo due settimane (era un venerdì). Il sabato pomeriggio vado di persona dal carrozziere che ha fatto il trasporto, facendo vedere il blocchetto riparato alla belle meglio dallo store (ha un'oscillazione di circa 1/2 cm.) e dico che pretendo la sostituzione del pezzo, in quanto quella che mi era stata fatta era una riparazione di fortuna, destinata a non durare.
Questo "individuo" comincia a farmi delle storie, dicendomi che le fasce che ha usato per imbragare la moto erano conformi e che quindi la riparazione dovrebbe essere passata in garazia dalla Ducati.
A questo punto riparto alla volta dello store, per riferire quando precisatomi dall'autofficina. Il concessionario mi risponde che avrebbe telefonato lui personalmente (prima non l'aveva fatto perchè a detta sua, lo store non può contattare personalmente il carro attrezzi, ma deve essere il cliente che deve fare richiesta di danni
) e che mi avrebbe fatto sapere lui qualcosa.
Vengo contattato qualche giorno dopo dallo store, che mi avverte di passare a ritirare il preventivo della riparazione da consegnare all'autofficina. Il sabato pomeriggio ecco che consegno l'originale del preventivo, di circa 130€ (e intanto è la seconda volta che vado allo store per questo motivo).
Un'altra settimana passa, in attesa che lo store mi comunichi di passare a far cambiare il pezzo, ma invano. Decido quindi di farmi risentire allo store e all'autofficina; dal primo mi sento dire che non ha ancora ricevuto i dati dell'assicurazione per il danno, il secondo (il carrozziere) mi dice che proprio non intende pagare, perchè loro hanno seguito le procedure normali, che la Ducati fa moto non adatte al trasporto su un altro mezzo e mi consiglia di "anticipare" da me i soldi per la sostituzione.
Mi dice inoltre che non ha più voglia di sentirmi, per spiegarmi le solite ragioni; mi consiglia invece di farmi sentire con una lettera nella quale spiego le ragioni per cui l'autofficina dovrebbe rispondere del danno. "Ma perchè scrivere quando sto spiegando le mie ragioni "a voce"? Cosa potrà mai cambiare da una telefonata a una lettera scritta?" La sua risposta: "Niente; se mi mandi una lettera scritta io te ne spedisco un'altra per risposta, dove ti scrivo le stesse ragioni che ti sto dicendo ora per telefono!"
Dopo essermi salutato "calorosamente" con l'individuo, decido di ritelefonare ancora una volta allo store, per dirgli le ultime.
Ancora una volta il concessionario mi dice che sentirà personalmente il carrozziere. Tutto questo è successo giovedì pomeriggio; ho ritelefonato un paio di volte allo store per avere informazioni, ma mi dice sempre che non ha ancora avuto modo di sentire l'altra parte.
Mi è chiaro ormai che tutti e due (concessionario e carrozzziere) stanno tirando lunga la cosa per addossarsi uno con l'altro le colpe, sperando (INVANO) che io mi accolli l'onere dei 130€ per pagare un danno che non ho causato. Ormai è diventata per me una questione di principio e d'onore; fosse l'ultima cosa che faccio (ho 21 anni e di tempo ne ho ancora per andare in fondo alla questione) il pezzo mi verrà riparato gratuitamente, sia lo store o l'autofficina a pagare.
Ora, venendo a noi, avete per caso (e sfortunatamente) vissuto un esperienza analoga? A chi mi posso rivolgere per la soluzione di questa disputa? A qualche ispettore Ducati? Al responsabile post-vendite? A qualcuno dell'Assistenza Ducati? Oppure ad un comune avvocato che mi succhierà il sangue per spedire una lettera scritta da lui? Dovrò forse portare il caso all'attenzione di qualche rivista specifica di moto? Le Iene
? Striscia la notizia
?
Avete qualche numero di telefono o un indirizzo e-mail per far sentire le mie ragioni a qualcuno del settore e che mi possa effettivamente aiutare?
Mi chiedo un altra cosa: visto che la moto è stata pagata in denaro sonante, addirittura prima dell'immatricolazione, per tutela dello store, è possibile che io non possa tutelarmi in nessun modo? E' possibile che basti il rifiuto del carrozziere per fermare tutta la pratica e farmi pagare un pezzo che non ho rotto io?
Infine perchè mi stanno facendo passare la voglia di essere motociclista?
Vi chiedo scusa se vi ho trattenuto di più del dovuto e vi ringrazio del tempo concessomi. Vi ringrazio nel caso aveste qualche dritta da darmi. Se non capite tutto quello che ho scritto (faccio un pò fatica a mettere per iscritto la mia incazzatura) sono qui per tutti i chiarimenti del caso.
Grazie ancora
-Jack-