IL LIBRO DEI SOGNI - Create le linee, i prolungamenti, il sistema che avete sempre desiderato!

Non capisco per quale motivo ti (chiedo venia per il tu) sia risentito dei miei interventi, in particolare non credo di essermi mai riferito alla tua persona o a qualcosa detto da te, se comunque così fosse chiedo scusa.
Però non vedo come la mia "frecciata" possa "decontestualizzare" la tua proposta del "metrò sul Morandi" (che a mio avviso modestissimo è fuori contesto già da sola, ma ben venga ogni forma di proposta).

E il punto è proprio questo, sottrarsi all'immobilismo della città, qui nessuno (almeno non io) è ingegnere, sindaco o assessore, però attraverso il dialogo e il confronto si ottengono molte cose:
-si impara che non tutte le idee sono fattibili e che il 90% di esse è perfettibile;
-si confrontano varie idee, in virtù dell'antico principio secondo cui "la verità sta nel mezzo".

Sinceramente non penso di aver mai "sfottuto" nessuno, al massimo ho risposto con ironia a un commento già ironico di suo, peraltro neanche tuo. Diversamente, decontestualizzare e ridere non li vedo assolutamente come elementi negativi, anzi, a volte con l'ironia si trasferisce un concetto con più facilità.

Senza dimenticare che siamo nel libro dei sogni, ma mentre noi sognamo i nostri politici dormono!

L'hai detto...almeno noi abbiamo la capacità di sognare, e per questo non dovremmo metterci gli uni contro gli altri.
Purtroppo gente come la Dagnino, ex-professoressa di storia dell'arte, ex-assessore ai parchi(?), ed ora alla mobilità del Comune di Genova fa anche lei dei sogni...ma stralunati!
Invece che pensare al prolungamento della metro, che so, in Valbisagno per esempio, progetta improbabili collegamenti per le biciclette in Via XXSettembre, Corso Italia e ValBisagno: a San Sebastiano, per parlare di cose concrete, manca infatti un marciapiede degno di questo nome, bus e corriere sono spesso fermi per auto in doppia fila etc., te la vedi pure la pista ciclabile??? Penso quindi che i nostri sogni, per quanto fantasiosi siano e per quanto poco potere abbiamo di realizzarli non arrechino danno a nessuno. Altro discorso i sogni strampalati del'assessore...

Visto che ne stiamo parlando apro un piccolissimo OT e lo chiudo subito:
vogliamo dire che l'idea di chiudere la carreggiata a mare di corso Italia per farci una pista ciclabile è una vera follia??? è l'unica strada di Genova con un marciapiede largo 3 metri, e vogliamo togliere 2 corsie stradali per far passare le bici???
Chiudo l'OT

Visto che siamo nel libro dei sogni, vi propongo una soluzione che potrebbe essere interessante, almeno credo.
Mi è venuta in mente parlando con quelli di Napoli, la loro linea 1 verrà chiusa ad anello.
Potremmo farlo anche noi?
Credo di sì.
Arrivare a Canepari e basta è inutile, proseguire verso nord anche perchè c'è già la ferrovia che potrà fare un servizio valido per la vallata.
Allora arriviamo alla Fillea (Canepari) e svoltiamo a destra, dove ora c'è il parcheggio. Stazione perpendicolare a quella prevista nel progetto e poi tunnel che entra nella collina.
Quattro o cinque Km di linea retta e... si sbuca a Stagileno, passando sotto il Lagaccio!
Non ci credete?
Guardate su Google maps.
Un tunnel sotto dei monti si scava molto più facilmente che sotto una città, al Lagaccio si potrebbe fare il pozzo della ventilazone.
Oppure, con un po' di fantasia, una stazione intermedia...
Resta il fatto che si avrebbe un collegamento che è sempre mancato tra le due valli più importanti, nel punto di massima vicinanza.
Per chiudere l'anello, ovviamente, occorrerebbe arrivare anche da Brignole a Staglieno, ma questo lo abbiamo già discusso migliaia di volte.

5 km di tunnel per collegare Staglieno direttamente a Brin? Forse passando dal Lagaccio?
Se avessimo già 55 km di metropolitana magari potremmo pensarci, adesso credo che la domanda di movimento tra le due valli sia troppo poco aspecifica, e sarebbe comunque assolta dalla prosecuzione in val Bisagno della linea attuale (da Brignole).
L'idea è interessante, ma non c'è assolutamente la domanda necessaria a giustificare l'opera.

Ovvio, infatti l'ho messa qua.
In effetti la mia è un idea abbastanza egoista, per me sarebbe molto comodo andare direttamente da Certosa a Staglieno in pochi minuti...

Questo thread si chiama ”Il libro dei sogni” e penso che sia adatto a raccontare una cosa veramente sognata dormendo (come curiosità, non certo come proposta!). In quanto sogno (non chiedetemi particolari: i sogni sono spesso sconclusionati!) ero alla stazione di Sampierdarena ed ad un tratto arrivava sul binario 6 un convoglio tipo metropolitana, non previsto fra le partenze. Un tale a cui avevo chiesto che roba fosse quella mi rispondeva, con aria sorpresa che non lo sapessi, che la Regione aveva comprato dei treni bistandard compatibili con RFI e Metro e li aveva assegnati ad AMT, che a sua volta aveva comprato da RFI tracce tra S. Limbania e Sampierdarena, mentre qualcuno (rimasto innominato nel sogno) aveva realizzato un raccordo tra la stazione metro Di Negro e S. Limbania, Con un salto temporale possibile nei sogni, mi trovavo improvvisamente su un treno che, lasciata la stazione, passava in un punto a tre binari dove quello in mezzo era utilizzato dal convoglio suddetto per fare inversione. Ad un tratto compariva il tizio di prima, che mi diceva soddisfatto che in quel modo i passeggeri in arrivo con Vivalto o treni più lunghi potevano interscambiare e finalmente utilizzare la stazione di via di Francia, visto che proprio in quel caso le tracce erano disponibili. Poi mi sono svegliato.
PS: Se qualcuno tira giù i numeri e vince al lotto, mi offra da bere!

Più che altro è meglio evitare la peperonata alla sera....

Perché mai? Mica era un incubo... I tuoi sogni sono sempre rigorosi come la dimostrazione di un teorema?

---

Più che altro è meglio evitare la peperonata alla sera

---

---

Perché mai?

---

...allora è vero che hai mangiato la peperonata!

Pensavo ad una cosa: sul forum, nei vari thread, ci sono molte idee, proposte, progetti (primo fra tutti GeMo2020) molto interessanti e, a mio avviso, di possibile realizzazione...
Forse, però, quello che vorrebbero i genovesi potrebbe essere la metropolitana... per auto! Belin ve la immaginate? Per prenderla le auto dovrebbero "saltare" dentro alla metro in corsa (solo il pianale senza pareti) come nel videogioco della rana degli anni '80, e per scendere lancio con elastico stile fionda. Fermate non né farei, ma ci starebbero bene due corsie a fianco della metro così chi non la vuole prendere può benissimo fare a gara con la metro stessa per vedere chi arriva prima.

Propongo qui la mia metro ideale: 3 linee che si sviluppano nelle 4 direttrici della città. Le due principali sono la linea rossa (M1) e la linea blu (M2), che sono strutturate come una vera e propria metro. La terza linea, la linea arancione (M3) è strutturata come metrotranvia per gran parte del tragitto, per poi aggregarsi alla M1 e proseguire come metro:
M1: PALLAVICINI-GASLINI
Ho preferito trasgredire allo schema delle due ipotetiche linee metro che viaggiano una a servizio di VB e VP, mentre l'altra per Ponente e Levante, saranno infatti due linee incrociate, e queste serve la VP ed il Levante.
Da PALLAVICINI, con interscambio alla stazione FS, si continua in fly Over fino a CANEPARI e poi BRIN, immettendosi nella linea attuale. La M1 prosegue seguendo lo stesso identico percorso della linea attuale fino a BRIGNOLE, per poi raggiungere San Fruttuoso con le stazioni di MARTINEZ e TORTI (la stazione prende posto vicino a via Tripoli, con un collegamento alla casa dello studente). Da qui in poi entriamo nel libro dei sogni perché arriviamo al San Martino con la stazione BENEDETTO XV, al capolinea del 18/. La linea prosegue con la fermata SAN MARTINO (o Lagustena), che non serve l'ospedale la il quartiere in sé, con accessi all'incrocio fra via San Martino, via Lagustena e via Sturla. La linea prosegue fino alla stazione di ISONZO, in piazza Ragazzi del '99, dove interscambia con 42, 512, 513 e 584. La penultima fermata è STURLA, che sorge sotto l'omonima piazza. La linea ha come capolinea l'Ospedale GASLINI.
M2: PARENZO-FIUMARA
Anche questa linea taglia in diagonale la città, passando dalla VB al medio Ponente. Avendo a disposizione un grande parcheggio vicino all'autostrada, la metro parte già in Fly Over, un po' come Brin oggi (ma con un tronchino decente) da piazzale PARENZO, andando in corso DE STEFANIS per una seconda fermata . Unico punto critico è presso la fermata FERRARIS, che sorge ancor in corso De Stefanis, ma in un punto più stretto. Con modifiche ai parcheggi però la viabilità dovrebbe essere ancora intatta. Oltrepassando piazza Ferraris si arriva in corso SARDEGNA, con fermata omonima all'altezza della Santa Fede. Il percorso continua in Fly Over fino a corso Torino. Dove svolta a destra a BRIGNOLE. Dopo la fermata di CORVETTO, la M2 si stacca dalla M1 proseguendo sulle fermate PORTELLO/FONTANE MAROSE (che si trova sotto via Interiano ed è accessibile da entrambe le piazze) e ZECCA. Queste due fermate andrebbero a coprire gli ultimi poli del centro che la metro non serve già. Se in direzione Levante l'autobus non ci mette molto di più a percorrere questo tratto, in direzione Ponente queste fermate sono più veloci dei vari 18 e 20 e della M1 che gira per Caricamento. Il percorso si rimette nelle stazioni di PRINCIPE e DINEGRO. Da qui in poi, in sotterranea, si intercettano tutti i poli con le fermate di SAN BEGNINO, SCASSI, MONTANO e FIUMARA (vedi nel topic del prolungamento a Ponente o Ge2020, che è praticamente uguale tranne su alcuni accessi alle stazioni).
[M3: QUARTO-KENNEDY
Questa è una metrotranvia che nel primo tratto si comporta come tale, nel secondo invece è come una normale metro. Questa linea percorre le stazioni di QUARTO, CASTAGNA, CARRARA, SHELLY, SWIMBURNE (con ascensore inclinato in via Tanini), BORGORATTI (che ha degli ascensori inclinati verso la via omonima) è MOSSO come una metrotranvia, occupando le corsie del 16 e del 17 trasformandole in una sede protetta. Dalla fermata Mosso la linea si interra fino a raggiungere la M1 alla fermata di BENEDETTO XV. Da qui fino a BRIGNOLE il percorso è il medesimo della M1. A Brignole la linea si divide da M1 e M2 prima della stazione di Corvetto. Con un giro a 360 gradi ed una pendenza adeguata, arriva in viale Duca d'Aosta, dove comincia la sua risalita. In viale Brigata Bisagno torna in superficie in Flo Over, nascosta da un viale alberato al posto di quei tristissimi licheni che ci sono ora. Dopo la fermata di DIAZ arriva al capolinea KENNEDY prima della rotatoria, ancora in Fly Over è nascosto dagli alberi.

Con 3 linee e molti tratti in Fly Over, meno costosi del sotterraneo e più sicuri del rasoterra, si prendono praticamente tutti gli obiettivi più importanti del centro. Al questo punto mancherebbero solo il Galliera, via XX, gli Erzelli e l'aeroporto ma si va troppo oltre...
Ecco le immagini della rete: prima M1, M2 ed M3 insieme poi ognuna singolarmente:

Come idea non è affatto male, solo che credo che una metro in flyover in viale brigate partigiane sprofonderebbe nel letto del Bisagno!

LucaPili, 28/11/2014 16:43:

---

una metro in flyover in viale brigate partigiane sprofonderebbe nel letto del Bisagno!

---

LucaPili, 28/11/2014 16:43:

---

credo che una metro in flyover in viale brigate partigiane sprofonderebbe nel letto del Bisagno!

---

Non hai nemmeno tutti i torti

Sulla scia di questo progetto, ho fatto diversi disegni zona per zona.
LEGENDA:
In viola con scritte verdi i poli che attirano utenza in zona.
I cerchi gialli con scritte blu sono gli abitanti del posto che usufruirebbero della stazione.
Il nome della stazione è al 90% delle volte nel punto in cui sorgerà la stazione stessa (fanno eccezione Portello/Fontane Marose e Sardegna/S.Fede).
Mi spiace che non tutte le foto siano venute benissimo... Le foto sono venute in disordine

Qualche appunto, Barbados:

1) Perché incrociare le due linee principali? Secondo me una linea "orizzontale" e una linea "delle vallate" offrirebbero maggior chiarezza e avrebbero un diverso valore psicologico
2) Capisco che l'idea di portare la metro a Sampierdarena piaccia sempre, ma le stazioni che hai citato, eccetto Scassi, sarebbero già servite dalla ferrovia urbana: il WTC con Via di Francia, piazza Montano e la Fiumara con Sampierdarena.
3) Il fly over ha un impatto visivo notevole e i viali alberati non si creano dal nulla
4) Alcuni passaggi sotterranei, tra cui San Martino e Portello, presentano criticità idrologiche
5) La deviazione verso la Foce mi sembra complicata e non abbastanza utile.

Piuttosto, rinuncerei a scendere fino a Sturla FS, andrei in metrotranvia scoperta da Quarto a San Martino, da qui connessione a Brignole via Terralba e Martinez. Ancora meglio, secondo me, sarebbe proseguire in superficie lungo tutto il centro fino a Sampierdarena e Campi (Ikea), naturalmente con tutti i semafori asserviti. Sarebbe forse una soluzione un po' più lenta, ma senz'altro più economica e benefica per l'organizzazione viaria.

Rispondo agli appunti:

1. Non cambia molto se le linee sono a X o una orizzontale ed un a U, ma con lo schema a X gli abitanti delle vallate possono raggiungere direttamente la parte opposta della città, mentre con l'altra opzione raggiungono il centro e l'altra vallata, ma quanti sono i valbisagnini diretti in val Polcevera e viceversa?
2. Tu quindi lasceresti via di Francia ai 5 treni quotidiani delle FS? Io no e con questa stazione raccogli moltissimi utenti. Poi c'è Scassi che con l'ascensore è una stazione strategica. Montano serve un'altra area di uffici e una stazione alla Fiumara farebbe il pienone e sarebbe un buon capolinea. In ogni caso è secondo me importante che la metro intercetti le stazioni FS. Secondo il tuo ragionamento di dire "c'è già il treno" non si dovevano fare nemmeno Principe e Brignole, e diciamo addio a Rivarolo...
3. Il Fly Over a mio modo di vedere è il miglior modo per fare una metro, certo l'impatto visivo può non essere dei migliori, ma in corso Sardegna ti preferiresti avere la metro ad altezza poggioli o la metro sotto terra che ogni 3 per 2 si allaga per il Fereggiano?
Comunque si possono sempre trapiantare degli alberi...
4. Le difficoltà idrologiche purtroppo a Genova sono ovunque e mentre per Portello, se proprio si vuole, si può non fare la stazione (quindi ci sarebbero solo le stazioni attuali eliminando anche quella fondamentale della Zecca), a San Martino ci si deve arrivare e ci arriveremo. Ci arriveremo nel 2100, ma ci arriveremo.
5. La deviazione per la Foce non è certo fra le più semplici, ma in questi giorni di baracconi sarebbe molto utile e per gli eventi fieristici la M3 sarebbe l'ideale perché parte da un'uscita autostradale e porta esattamente a destinazione. Il tutto senza contare il Liceo d'Oria e la Questura.

1) Ok, non cambia molto. Però così spezzi in due la direttrice Ponente-Levante che, almeno tra Sampierdarena e San Martino, sarebbe molto frequentata
2) Parlo di Via di Francia post lavori del nodo, quindi con treni urbani e suburbani cadenzati. Con un servizio metropolitano stile Torino e Milano, il passante ferroviario dovrebbe funzionare come una sorta di M2. Se questa è un'utopia, lo è anche la metro a Sampierdarena. Le stazioni metro di Principe e Brignole servono (o dovrebbero servire) a interscambiare coi treni regionali e nazionali, e ovviamente con la rete bus. Rivarolo, a sua volta, può raccogliere i passeggeri della linea proveniente da Arquata senza costringerli a raggiungere Principe. Già con Canepari si farebbe un bel salto: parcheggio d'interscambio (seppur modesto) e interscambio veloce con le linee bus, evitando il girone infernale di Brin. Non discuto che portare la metro alla Fiumara avrebbe i suoi benefici, però è un'estensione che non ritengo prioritaria rispetto a San Martino - o alla Valbisagno, se mai si trovasse un modo.
3) In corso Sardegna preferirei avere la metro(tranvia) a raso, che costerebbe anche meno. Nessuno ci comanda di farla passare tra gli alberi, può benissimo usare la corsia esterna della strada. Poi, per accontentare i residenti, trasformiamo l'ex mercato ortofrutticolo in un bell'autosilo. E ci leviamo ogni fastidio.
4) Le difficoltà idrologiche, si dice, sono affare di tecnici e ingegneri. Chissà perché, poi, a Genova è tutto precario e basta un rigagnolo intubato male per creare milionate di danni. Per questo, pur apprezzando tutti i vantaggi delle linee sotterranee, penso sia il momento di dire basta agli scavi.
5) In GeMo2020 veniva proposto un 17 tranviario che, lasciata Brignole, prendeva via Brigata Liguria, entrava in galleria sotto al Galliera e sbucava direttamente in Fiera. E' un'ipotesi affascinante e non so quanto realistica, ma mi pare più utile e perfino più semplice di una metro che fa un curvone assurdo per poi correre sulla copertura del Bisagno. Teniamo conto che la Fiera e piazzale Kennedy non sono usati così spesso (e non si dica che è colpa dei trasporti, perché basta una breve navetta bus per collegarla a treni e metro).