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Ipotesi di AMT per la modifica della rete e relativi nostri commenti

Ultimo Aggiornamento: 06/07/2016 18:51
23/12/2010 20:52
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Sono andato un po' a rilegggermi i numeri dello Studio che l'Associazione Metrogenova ha svolto nel 2008 ed ho scoperto qualche dato interessante (ricordo che il documento é scaricabile dal sito nella sezione reportage).
Dal 1993 al 2008 l'offerta di trasporto urbano nel Comune di Genova é variata come segue:

linee di forza
numero di corse riduzione del 22,74%
percorrenza giornaliera riduzione del 22,77%

linee di adduzione
numero di corse riduzione del 16,68%
percorrenza giornaliera riduzione del 20,72%

linee collinari
numero di corse riduzione del 9,18%
percorrenza chilometrica aumento dello 0,54%

Mi pare che in questi 15 anni, la strategia non sia stata quella di ridurre il servizio nello stesso modo per tutte le linee, ma una certa tutela dei servizi collinari ci sia stata.
24/12/2010 09:08
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Non lo metto in dubbio, Claudio. [SM=g28002]

Io ho voluto sottolineare come un taglio delle periferiche abbia, tutto sommato, conseguenze più incisive che non altrove: anzitutto l'utenza è costituita da anziani (di cui ho già parlato) ma non solo: vi sono anche casalinghe, studenti e lavoratori. Ed è un utenza abituale e fidelizzata (elevata percentuale di abbonamenti, evasione tariffaria pressocchè nulla)e quindi meritevole di particolare tutela.
Poi non penso che succeda nessuna tragedia eliminando il 57 delle 23 (che viaggia costantemente VUO-TO come dice Renzo) ma il problema non si limiterebbe al serale, e andrebbe comunque ad incidere su servizi meno anedotticamente marginali, come le collinari che servono Bagato, Cà Nova o Sestri alta.

Secondo: non è assolutamente certo che tagliare sulle periferiche per potenziare una linea di forza possa avere le ricadute positive sperate: finchè perdura l'anarchia viabilistica a cui nessuno vuole porre mano, finchè non si mettono in opera serie misure di efficientamento (= corsie protette da cordoli)certi provvedimenti rischiano di rivelarsi inutili.

Terzo: una cosa è modulare l'offerta rispetto alla domanda reale (e quindi eventualmente ridurre le frequenze, o ancora meglio ottimizzarle in base alla domanda effettiva) altra cosa è sopprimere le linee tout-court o parlare di convertirle in un integrativo, che è uno strumento pensato per scopi diversi (percorrenze limitate, utenza mirata, limitata ed ultrafidelizzata, scarsa flessibilità).

Querto ed ultimo: sarò animato del sacro furore dell'ideologia, ma cominciare a formulare considerazioni del tipo "visto che bisogna tagliare, meglio farlo lì" è il doloroso segnale non di una sconfitta, ma di una capitolazione. Un'onore delle armi rivolto all'avversario: che non è solo AMT, Claudio: è un sistema, una politica, una concezione del mondo che continua a fare soltanto disastri, da vent'anni a questa parte almeno. [SM=g27992]

Ed è ciò che bisognerbbe, una buona volta, mettere in discussione.



[Modificato da Trammax 24/12/2010 09:30]
24/12/2010 09:26
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Re:
Trammax, 24/12/2010 9.08:

"visto che bisogna tagliare, meglio farlo lì"

Beh se vogliamo continuare a rimanere nell'illusione che non verrà tagliato niente...


24/12/2010 09:35
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Re:
Trammax, 24/12/2010 9.08:

è il doloroso segnale non di una sconfitta, ma di una capitolazione. Un'onore delle armi rivolto all'avversario

Per quanto mi riguarda io non mi sento ancora sconfitto.
Sai bene che sto collaborando ad un nuovo progetto di revisione della rete (il quarto, dopo quelli del 1996, del 2000 e del 2006), che fino a questo momento è stato preso in considerazione, tanto da parte del comune quanto da parte di AMT, molto di più di quanto sia stato fatto in precedenza. Io non penso di avere la soluzione in tasca e so bene che la situazione del trasporto pubblico non migliorerà per merito mio. Ma ci provo...
24/12/2010 09:50
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Beh, Claudio, non dubito che questo progetto di revisione sia stato maggiormente preso in considerazione, visto che fa parte di una proposta avanzata in comune da un partito di maggioranza (avendone, come dire, l'imprimatur)e si incentra su una ristrutturazione della rete che consentirebbe un sensibile taglio dei costi: tagli intelligenti, va precisato: bisogna solo vedere se una revisone della rete pensata impiegando un sottile bisturi per la riduzione del servizio non venga inevitabilmente seguita da una nuova ondata di tagli, questa volta effettuati con la scure, con tanti saluti a chi si è ammiravolmente prodigato per una soluzione ragionata che facesse il minor danno possibile. [SM=g27994]

Giova sempre sperare, ma per quanto mi riguarda, memore di passate esperienze, preferisco lascaiare questa incombenza ad altri. [SM=g27988]
24/12/2010 09:54
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Ma ragazzi, io non ho mai detto di sopprimere delle linee collinari o di eliminare dei servizi serali.

Ho solo detto che, visto che questi kilometri bisogna risparmiarli da qualche parte, non è giusto tagliare solo le linee principali (che, come avrete notato sono già sature in molti orari del giorno) e mantenere invariate al 100% le linee collinari, alcune delle quali spesso "trasportano aria".

E non capisco cosa ci sia di così drammatico se, in alcune zone poco popolate, le normali corse serali di linea si trasformassero in un servizio a chiamata (che, fino a prova contraria, soprattutto a Pegli sta funzionando molto bene ed è apprezzato dall'utenza, anche qui soprattutto anziana).

E poi, voi continuate a ragionare come se gli anziani usassero SOLO le linee collinari.
Invece mi pare che le linee di collegamento con i principali ospedali e il maggior cimitero cittadino siano linee di forza...

Se gli anziani possono usufruire di comode linee collinari per scendere a valle a fare la spesa, però poi quando devono andare al Galliera o a San Martino a fare delle visite mediche non riescono nemmeno a salire sui vari 35 e 18 presi d'assalto, allora siamo al punto di partenza.
[Modificato da da91c 24/12/2010 09:55]
24/12/2010 11:02
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Re: Re:
icci, 23/12/2010 18.44:




sono d'accordo: una vita dignitosa ed autosufficiente è fondamentale per gli anziani, ma anche per le casalinghe.
proprio sulle alture questa tipologia di utenza è consistente.



infatti ho precisato non solo anziani. [SM=g27985]

24/12/2010 11:09
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Re:
da91c, 24/12/2010 9.54:


E non capisco cosa ci sia di così drammatico se, in alcune zone poco popolate, le normali corse serali di linea si trasformassero in un servizio a chiamata (che, fino a prova contraria, soprattutto a Pegli sta funzionando molto bene ed è apprezzato dall'utenza, anche qui soprattutto anziana).




meglio un servizio a chiamata che un taglio secco, ma temo che vogliano fare il taglio secco ...

di giorno invece ti costa (ad oggi) di più e se lo usi quasi tutti i giorni per un pensionato con la minima non è una cifra trascurabile.... [SM=g27988]
24/12/2010 11:10
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Re:
Trammax, 24/12/2010 9.50:


Giova sempre sperare, ma per quanto mi riguarda, memore di passate esperienze, preferisco lascaiare questa incombenza ad altri. [SM=g27988]




[SM=g27987]
24/12/2010 12:09
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Re:
Trammax, 24/12/2010 9.50:

Giova sempre sperare, ma per quanto mi riguarda, memore di passate esperienze, preferisco lascaiare questa incombenza ad altri. [SM=g27988]

Ma non sarebbe opportuno che spiegassi quali sono queste passate esperienze?
Potrei sapere quali sono le zone collinari che verranno lasciate senza servizio dalle proposte di revisione della rete?
A me risulta il solo tratto tra Sant'Eusebio e Bavari...
E mi domando: attualmente nelle ore di punta su questa linea c'è una corsa ogni 25 minuti. E' sensato avere questo servizio? E perchè allora non possono avere una corsa ogni 25 minuti quelli che stanno a Fiorino o a San Carlo di Cese?
Ed è così assurda l'idea di ricorrere ai servizi integrativi o a chiamata in sostituzione di quelli ordinari?
Avete mai pensato a quanto è più comodo un servizio che ti prende sotto casa all'ora che vuoi, che ti lascia dove vuoi (nei limiti dell'area servita), che eventualmente ti avverte telefonicamente (e non via sms) quando c'è un ritardo o una anomalia?
E qualcuno pensa che gli anziani, le casalinghe, gli studenti e tutte le categorie che doverosamente devono essere socialmente tutelate ci sono anche sull'1, sul 7, sul 18, sul 20???
E' socialmente tollerabile che 160 persone (prevalentemente anziani, casalinghe, studenti, ecc.) siano stipati come sardine su un autobus per andare all'ospedale di San Martino???

Nei miei sogni di strampalato visionario ho scritto un documento nel quale indico il RADDOPPIO DELL'OFFERTA di trasporto pubblico come l'obiettivo da raggiungere per la mobilità sostenibile (e faccio notare che UITP - Unione Internazionale del Trasporto Pubblico - ha lanciato una campagna che si chiama PTx2 LINK).

Ma signori, qui ci sono da tagliare tre milioni di km, non importa in questo momento chi l'ha deciso e perchè, ma o continuiamo a credere nella Befana (la Sindachessa???) ed aspettiamo che ce li porti dopo Natale, oppure decidiamo cosa e dove tagliare.
[Modificato da cliobini 24/12/2010 12:10]
24/12/2010 13:59
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Ci sono da tagliare tre milioni di km? Decidiamo cosa e come tagliare? [SM=x1177058]

Non spetta a noi, Claudio. Non a noi, intendo, utenti, appassionati di trasporti, ambientalisti, sostenitori del trasporto pubblico.
Non a te. Non a chiunque abbia a cuore le sorti di quello che è e rimane un aspetto cruciale della vivibilità della città e della sostenibilità ambientale.


Per quanto mi riguarda, tagliare le risorse per questo e altri servizi pubblici, è semplicemente un'oscenità che fa palesemente a pugni con i magniloquenti propositi dei famosi protocolli di Kyoto, dei documenti programmatici dell' UITP (credi di avere titolo per fartene portavoce, Claudio? [SM=x1177057] ) che guarda un pò, hanno scoperto che più trasporto pubblico contribuisce a rendere le città più vivibili, bontà loro.
E per dirla tutta, ne ho veramente le palle piene di questo osceno teatrino di realtà ed istituzioni maestre nel predicare bene e razzolare malissimo. [SM=g27996]

Non so come andrà a concretizzarsi il piano di revisione della rete, non vi è niente di sicuro, tu hai sottolineato la necessità di avere informazioni certe prima di pronunciarsi, e al momento brancoliamo tutti nel buio, a meno che tu non abbia, da non so quale fonte, notizie certe.
A quanto pare tu hai scoperto le magnifiche sorti e progressive dei servizi a chiamata (sotto casa, come vuoi e quando vuoi, come la pubblicità del metano negli anni '70), che ripeto, sono stati concepiti per altri scopi, e la cui efficienza in campi diversi resta tutta da dimostrare. Ma questa è la melodia che qualcuno ha cominciato a suonare in via Montaldo, e deve essere una melodia ben avvincente. [SM=x1177057]

Con questo, non nego il disagio di chi, me per primo, e parlo con cognizione di causa, deve fronteggiare il sovraffollamento sulle linee di forza e di adduzione, ma non credo affatto che taglaire le periferiche possa portare significativi vantaggi in questo ambito: beato chi ci crede.

Non nego che tu abbia formulato un documento in cui poni come obiettivo finale il RADDOPPIO DELL' OFFERTA di trasporto pubblico( Osccìa burdel, offro due al presscio di uno, oggi mi voglio propio rovinare! Come i bancarellari al mercatino di Cesenatico, che sventolano la merce davanti ai clienti. E a proposito dell' essere realisti: questo corno dell'abbondanza invece di farcelo portare dalla Befana Marta aspettiamo di trovarlo nell'uovo di Pasqua?) ma adesso a quanto pare dobbiamo accettare i previsti, anche se non precisati, tagli come l'acqua dal cielo e portare pazienza.

Bisognerebbe anche vivere la complessità del quotidiano, e non rivendicare opportunamente un'illuminato documento di tre anni fa, perchè non si vive di rendita.
Bisognerebbe saper riconoscere che c'è un limite oltre il quale anche la più sacrosanta ragionevolezza rischia di ricalcare troppo il punto di vista di chi sta dall'altra parte del tavolo. Dove in passato qualcuno si è seduto, a rappresentare gli utenti, nell'illusione di poter positivamente influenzare certi processi decisionali dell' Azienda, per poi ritrovarsi amaramente a gettare la spugna.Cose già viste e già sentite in altri contesti, caro Claudio: anche per questo parlavo di esperienze passate. Ho atteso inutilmente, per anni, un tuo cenno di minima insofferenza per una situazione sempre più sofferente, sempre più scoraggiante. Sempre a distinguere capziosamente, sempre a disquisire sul sesso degli angeli, sempre, in buona sostanza a giustificare.
Anche ciò che giustificabile non è.

In conclusione, credo che tu abbia, con la competenza che qui nessuno discute, individuato la strategia vincente per far sì che la revisione della rete possa ridistribuire in maniera ottimale le sempre più scarse risorse disponibili. Con il cinismo del disincanto ti dico subito che tra un paio d'anni, e forse prima, saremo di nuovo qui, a affrontare altre "razionalizzazioni" e a discutere delle stesse cose, fermi sulle rispettive posizioni come le statuine del presepe.

A proposito, Buon Natale. [SM=x1445357]







[Modificato da Trammax 24/12/2010 16:32]
24/12/2010 14:21
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Beh io sulla scia del documento illuminato ma stantio, mi sono mosso per dare il mio contributo concreto
Ovviamente il 'decidiamo' non era riferito né a me né a te, ma se non hai capito questo, é inutile parlare del resto.

Buon Natale anche a te ed al resto dei nostri lettori
[SM=x1445357]
[Modificato da cliobini 24/12/2010 14:22]
24/12/2010 15:36
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Io sono sempre stato favorevole ad una revisione che tagli le sovrapposizioni, con il rafforzamento delle linee principali.
Questo non è mai avvenuto, perchè gli elettori reclamano il bus che porti direttamente in centro, senza cambiare. Lo reclamano anche quelli che il bus lo usano una volta al mese.
L'esempio del 32 è eloquente, miliardi per fare una metro e pretesa di proseguire sullo stesso percorso con il bus per non scomodarsi a scendere.
La rete che abbiamo oggi, a mio modestissimo avviso, è fuori da ogni logica ragionevole.
Spesso guardiamo all'estero e alle realtà più avanzate, ma ci dimentichiamo di notare come là non esistano colonne di autobus che percorrono l'equivalente di via XX.
Se guardiamo gli schemi delle reti tedesche, vedremo linee principali che passano per il centro, con linee secondarie che interscambiano il prima possibile.
Prevedo già la risposta di Max: loro hanno i tram.
E' vero, ma anche le città che lo hanno abbandonato e non reintrodotto, tipo Amburgo, seguono questa filosofia.
Oggi siamo in tempo di tagli, a mio avviso sarebbe più logico sforbiciare sulle sovrapposizioni e migliorare le linee portanti, ricercando un migliore equilibrio sulla rete.
Io non credo che gli anziani vedano come ostacolo il dover cambiare autobus, se la linea principale è frequente e ben servita.
Il bus a chiamata, se funziona (su questo sono sincero, non lo so), può essere un ottima cosa, un autobus che viaggia quasi sempre vuoto non giova a nessuno.
Avremo a breve una metro corta ma che copre quasi tutte le zone importanti del centro, anche se siamo abituati a denigrarla ha grandissime potenzialità.
Con frequenze di 4 minuti e treni da 80m sarà in grado di assolvere il ruolo di linea portante della città, anche senza prolungamenti che pure speriamo verranno.
Abbiamo una filovia che passa lungo l'asse delle gallerie, quella va potenziata, come secondo asse portante!
Poi c'è la ferrovia, che copre due direttrici principali.
Con la metro a Brignole, con i treni nuovi in servizio, occorrerà fermare un gran numero di linee autobus in piazza Verdi o comunque in zona, che senso avrebbe altrimenti aver speso miliardi per la metro?
Quello che voglio dire è che non siamo messi così male con le infrastrutture, visto che i tagli ci sono e non possiamo farci nulla, dobbiamo avere il coraggio di superare la vecchia logica del "tutti i bus in centro" e, a mio avviso, ne guadagneranno tutti.
24/12/2010 15:38
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Re:
cliobini, 24/12/2010 14.21:

Ovviamente il 'decidiamo' non era riferito né a me né a te, ma se non hai capito questo, é inutile parlare del resto.




Forse era solo un lapsus freudiano, o come si usa dire adesso un "wishful thinking"..... [SM=g11770]

Di nuovo Buon Natale, Claudio. [SM=g27985]

Per Giambo: in parte ti sei già risposto da solo, anticipando le mie obiezioni. Si interscambia, e una sola volta tra periferia e centro. con linee forti, infrastrutturate, protette e se non protette rispettate. E in ogni caso non esiste il delirio di "una strada, una linea": a Zurigo, per esempio, tre o quattro linee di tram possono parzialmente sovrapporsi. In Germania non c'è Pino Catozzo che si arremba "un attimino solo, viggile" in seconda fila o sul marciapiede per comprare le sigarette o giocare la schedina. O le mammine in SUV che intasano le uscite dalle scuole perchè i loro pargoli devono tornare a casa col culino sul sedile, perchè "signoramia, al giornodoggi con quello chesisenteingiro...". O il bimbominkia in scooter che dribbla tra i mezzi senza il minimo rispetto del codice.
E Amburgo non avrà il tram (tuttavia potrebbe averlo entro pochi anni), ma ha una rete di metro e di S-Bahn che noi possiamo soltanto sognarci: si interscambia con quelle. Sulla metro di 7 km che avremo tra un paio d'anni preferisco non pronunciarmi, ma se tutte le linee che provengono da levante e valbisagno si attesteranno a Brignole, costringeremo molti ad un doppio interscambio, per esempio prima in via Timavo (penso alle linee della Valle Sturla) poi a Brignole; può darsi che il pubblico gradisca: proviamo a chiederglielo. [SM=g27988]

Mi permetto soltanto di ricordare che l'espressione "La gente non può pretendere di avere il mezzo per il centro sotto casa, neh!" è stata usata, con una certa alterigia, da un certo Dott. Rolando, Assessore ai Trasporti della Giunta Comunale di Torino diretta da Diego Novelli (PCI), nel lontano 1982, per giustificare la trasformazione della rete tranviaria, allora efficientissima, nella famigerata "rete a griglia" di Metropolitana Leggera che ha compromesso per sempre il trasporto pubblico nel capoluogo piemontese. Le critiche e le proteste fioccarono, e dopo neanche un anno, a causa di un problema di mazzette, la Giunta si dimise: la dura legge del contrappasso. [SM=g11770]
Buon Natale.











[Modificato da Trammax 24/12/2010 16:21]
24/12/2010 18:36
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Buon natale a tutti anche da parte mia [SM=g27985]
Dunque, per ragionare sulle stesse basi, mettiamoci d'accordo su di un punto fondamentale.
Siamo o no d'accordo chi i contributi pubblici devano stare entro il 65% dei costi ed il resto deve essere coperto da ricavi propri ( biglietti)?
Attenzione, parlo di costi correnti di esercizio, non di investimenti su infrastrutture, che sempre a carico del pubblico dovrebbero essere.

Se la risposta è no, ci fermiamo qui e, tutti a pancia a terra, cerchiamo di far a cambiare le corrispondenti leggi e tornare alle disinvolte gestioni " a rimborso spese" del tempo passato.

Se invece siamo d'accordo, è necessario che AMT torni ad un equilibrio di gestione, come non c'era in passato, c'è stata un breve periodo, ed ora non c'è più. Il termine "efficienza" non dovrebbe essere un tabù, perchè sgnifica dare il massimo del servizio, a parità di costi. O anche, il minimo dei costi a parità di servizio reso.

Da bilanci 2009 ( gli ultimi valori che ho) AMT copriva solo il 30% dei propri costi con proventi da traffico. Se ai 54,5 Meu di ricavi da traffico applicassi il 25% di aumenti di tariffe oggi previsti, andrei a 68 MEu, ovvero al 38% dei costi di allora, con un aumento di oltre 13 MEu, più che sufficioenti a compensare gli 8,7 MEu, dei tagli da finanziaria.

Dunque il malessere vero non ha origine da questi famigerati tagli, ma ha ragioni ben più profonde che si riconducono ad un continuo e spropositato aumento dei costi, a parità di km di servizio resi.

La mia sensazione è di una azienda male gestita, dove i costi lievitano per inefficienze operative nel management, per massimizzazione delle rivendicazioni salariali e normative (a prevalente beneficio degli anziani, perchè i molti ragazzi neo-assunti prendono quattro soldi, mentre il costo del lavoro medio aumenta) e per voler inserire nei conti della azienda istanze sociali di tutela dell'occupazione, assolutamente legittime, ma fuori dello scopo dei finanziamenti per il TPL.

E tra i tre contendenti ad addossarsi le reponsebilità del problema, Management aziendale, Organizzazioni Sindacali, Amministrazione Comunale, a chi si chiede di pagare il conto?
All'utente, ovvero a colui che è unico non colpevole di tale situazione, ma che deve beccarsi sia gli aumenti che i tagli.
E su questo, i tre sembrano tutti d'accordo.
24/12/2010 20:01
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Re:
giambo64, 24/12/2010 15.36:


Con la metro a Brignole, con i treni nuovi in servizio, occorrerà fermare un gran numero di linee autobus in piazza Verdi o comunque in zona, che senso avrebbe altrimenti aver speso miliardi per la metro?



Quindi si sarebbero spesi miliardi per la metro, solo perche' chi oggi, dovendo andare in centro da una periferia levantina o bisagnina, lo fa con uno o massimo due mezzi, trovandosi quai davanti alla destinazione, dal 2012 sia costretto a scendere a Brignole, farsela a piedi fino all'ultima banchina con la stazione della metro (nel frattempo in bus oggi era gia'a destinazione), aspettare il primo convoglio, scendere a De Ferrari e a quel punto farsi alcune centinaia di metri a piedi o aspettare un altro bus... bhe, se le cose stessero veramente cosi' non c'e' da stupirsi se molti genovesi la considerano solo uno spreco....


25/12/2010 18:50
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Non vedo così terrificante cambiare due volte il mezzo, l'importante è che non si debba aspettare troppo sulla fermata.
L'idea che la metro possa essere solo un di più lasciando tutto invariato in superfice mi sembra veramente assurdo, per me Brignole deve diventare un grande nodo di interscambio tra bus, treni e metro.
Max, ma di quale metro leggera di Torino parli?
Il progetto che tu dici non ha mai preso luce, solo due linee non compiute senza nessuna caratteristica della metro leggera.
Oggi ne sopravvive una, con i mezzi a pianale alto con gli scalini perchè la gente non voleva le banchine alte. Tram Fiat lasciati marcire nei depositi, doveva essere una Stadtbahn sul modello tedesco, magari l'avessero fatto!
Il declino del trasporto torinese non è certo dovuto a quel progetto mai realizzato, lo sai anche tu.
A mio avviso noi dovremmo pensare la rete in funzione di metro e ferrovia urbana, gli autobus devono essere solo degli affluenti.

Mi unisco agli auguri [SM=x1445357]
26/12/2010 00:47
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giambo64, 25/12/2010 18.50:

Non vedo così terrificante cambiare due volte il mezzo, l'importante è che non si debba aspettare troppo sulla fermata.[SM=x1445357]



Non e' il problema del cambio di mezzo una, due o tre volte, e' il problema del peggioramento del servizio, come tempo di percorrenza finale e come comodità: far scendere una percentuale di utenti che, visto il numero di punto di interesse in centro, tanto piccola non puo' essere, per costringerla ad aspettare diversi minuti (o diverse decine di minuti fuori dalle ore di punta) un mezzo gia' pieno da cui dovranno comunque scendere subito dopo nell'arco di 2 o 3 fermate (nel caso di bus-bus) o un'altro vuoto, ma più distante e meno frequente (bus-metro) per scendere dopo una fermata a cui dovranno poi aggiungere diverse centinaia di metri a piedi, è oggettivamente un netto peggioramento di entrambi i parametri.

Da questo punto di vista una sovrapposizione delle linee, magari minima, ma presente, diventa necessaria, per far si che l'apertura della metro non si riveli solo un peggioramento del servizio per chi non avrebbe la necessità di usarla.
26/12/2010 11:23
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Re: Re:
xoth, 26/12/2010 0.47:



Da questo punto di vista una sovrapposizione delle linee, magari minima, ma presente, diventa necessaria, per far si che l'apertura della metro non si riveli solo un peggioramento del servizio per chi non avrebbe la necessità di usarla.



d'accordo al 100% !
27/12/2010 00:22
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Re:
giambo64, 25/12/2010 18.50:

Non vedo così terrificante cambiare due volte il mezzo, l'importante è che non si debba aspettare troppo sulla fermata.
L'idea che la metro possa essere solo un di più lasciando tutto invariato in superfice mi sembra veramente assurdo, per me Brignole deve diventare un grande nodo di interscambio tra bus, treni e metro.
. . . . .
A mio avviso noi dovremmo pensare la rete in funzione di metro e ferrovia urbana, gli autobus devono essere solo degli affluenti.


Hai mai visto la fiumana di gente che al mattino si dirige a piedi da Brignole verso via XX settembre attraverso via S. Vincenzo, senza aspettare il bus che tuttavia, grazie alle sovrapposizioni, ha buona frequenza, e inoltre ha già lasciato perte dei passeggeri all'altezza della Foce o li lascia proprio lì? Pensi che un utente che lavora in via XX, se costretto a scendere a Brignole, percorrerebbe il lungo tunnel fino alla metro, andrebbe a De Ferrari e tornerebbe indietro fino a via Ceccardi o al Ponte Monumentale? Io penso che fermare i bus dal Levante a Brignole avrebbe come conseguenza che la maggior parte di chi continuerebbe a prenderli lavorando in via XX, piazza Dante, Carignano e forse anche Piccapietra si unirebbe al corteo di fatto di chi oggi arriva in treno da Ponente o Valpolcevera e non trova conveniente l'opzione già disponibile: cambiare mezzo a Principe, arrivare a De Ferrari e proseguire comunque a piedi o con bus. Forse il discorso può essere un po' diverso per chi arriva dalla Valbisagno, dato che il bus fermerebbe più vicino al metro, ma non ci giurerei. Il nodo di interscambio ci deve essere, per chi lavora o studia a Sarzano, Soziglia o al Porto, o abita nel centro storico e ne deve uscire, non per dare un ulteriore impulso all'abbandono del mezzo pubblico!
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