QUALCHE INFO .. FONTE MOTOCICLISMO
Ducati-Bimota. Un binomio che nella storia della Casa riminese riveste un ruolo importante. Con la DB-5 Bimota si ripresenta al mondo degli appassionati con una moto sportiva e ricca di contenuti tecnici. Il design è di Sergio Robbiano, la componentistica è la migliore del mercato e il motore è il "pompone" 1000 DS a doppia candela.
Ha il telaio a traliccio in acciaio, un motore biclindrico a "L" ed è italiana. No, non è una Ducati. Quasi. E' di più, anzi, è qualcosa di diverso. E' Bimota, l'unico produttore al mondo che è sempre riuscito a dare un'anima alle proprie moto pur usando motori non suoi, anche quando sotto le carene riminesi c'erano propulsori giapponesi.
Oggi Bimota ritorna sulla scena, e lo fa in grande stile, con una moto tutta nuova, originale, bella, ricca di contenuti tecnici e con la migliore componentistica che il mercato possa offrire.
Telaio a traliccio con piastre in alluminio, forcellone bibraccio a traliccio con perno ruota infulcrato su piastre di rinforzo in alluminio.
Un leggerissimo telaietto reggisella sostiene un codone slanciato che copre solo parzialmente due aggressivi scarichi in carbonio.
Lo spigoloso serbatoio è in tinta con un cupolino che più sfaccettato non si può, dominato dal gruppo ottico a sviluppo verticale. Al grigio chiaro della parte alta delle sovrastrutture è associato il rosso della striminziata carenatura, che lascia giustamente in vista la bella meccanica. Sotto al faro ci sono le prese dinamiche dell'airbox.
Per le sospensioni è stato scelto il meglio: Ohlins pluriregolabile sia per la forcella sia per il monoammortizzatore. Brembo con pinze ad attacco radiale per l'impianto frenante.
La Bimota è tornata!