Tratto da
http://www.motociclisti-incolumi.com/
Un Punto di riferimento per i motociclisti (ma non solo)
Un Punto di riferimento per i Motociclisti (ma anche per gli Automobilisti!!!)
L’ A.M.I. (Ass. Motociclisti Incolumi….ma anche Incazzati) è nata per promuovere iniziative nell’ambito delle due ruote, ma anche pretendere i diritti di oltre 8 milioni di contribuenti, entusiasti della moto e dell’ambiente che la circonda, ma non altrettanto entusiasti, anzi troppo spesso vittime, per strade ed infrastrutture (guard-rail, segnali metallici, muretti ) costruite con gli stessi criteri degli anni “50, per le quali ogni anno vi sono più vittime di una guerra. (Oltre1.500 motociclisti vittime di guard rail, segnali metallici, muretti, 9.000, in totale le vittime sulle strade italiane, ogni anno)
N.B. (dieci volte di più della guerra in Iraq!!!)…
I nostri programmi:
1) diffusione dei corsi di guida in pista, finalizzati anche alla sicurezza stradale, già li stiamo facendo, grazie alla disponibilità di alcuni team, all’autodromo di Magione, PG ) (prossime date:21/07 e 29/09)
2) diffusione di corsi di guida su strada (giornate o week-end, full-immersion, divertenti ed accessibili a tutti, dallo scooter alla moto, con corso teorico-pratico per migliorare la sicurezza della guida su strada).
3) Sensibilizzazione delle istituzioni e promozioni per la costruzione di più circuiti utilizzabili, con prezzi accessibili (contrariamente a quanto avviene attualmente) anche per scuole ed autoscuole, a favore della sicurezza stradale.
4) Manifestazioni di protesta e denuncia di strade a rischio ed infrastrutture superate e pericolose, spesso rimanenze di società stradali ed autostradali, che sono fra i principali fattori di rischio per gli incidenti e soprattutto per le loro conseguenze (Ciò che risparmia una società stradale ed autostradale nella ricerca di sicurezza lo “ripagano”gli utenti ed il sistema sanitario)
5) Assistenza Legale e psicologica per chi abbia subito danni gravi in incidenti in cui vi siano delle gravi inadempienze di società stradali o autostradali (ad es. la mancanza di reti di protezione nei viadotti, segnaletica verticale di metallo, muri, o guard-rail disposti sempre in traiettoria di fuga delle curve!!!) E’giusto controllare l’alcoolemia sulle strade….. ma anche negli uffici tecnici di chi le progetta con gli stessi criteri del 1950.
In media passiamo 7 anni della nostra vita sulle strade ed è nell’interesse di tutti (dal pedone al camionista) renderle almeno...vivibili !!!
[Modificato da atommyk 20/04/2004 20.31]