Eccola, finalmente, la Ducati 800, la Desmosedici per la prossima stagione. Già scesa in pista al Mugello con Vittoriano Guareschi, si è vista ufficialmente per la prima volta oggi a Brno, il lunedì dopo il trionfale GP della Repubblica Ceca, questa volta guidata da Loris Capirossi.
La moto è visibilmente diversa dalla Desmosedici GP6: è molto più stretta e compatta, completamente rifatta nella ciclistica, sempre in tubi, ma con il motore che ha una funzione portante. Di fatto, il motore sorregge, da una parte, il supporto del cannotto di sterzo e, dall'altra, ospita il perno del forcellone. La parte posteriore può essere invece considerata una monoscocca. La sella è sorretta da una struttura in carbonio, che ha anche funzione di irrigidimento. Il motore è decisamente più compatto (si parla, ovviamente, sempre di millimetri) e anche la carenatura sarà più rastremata, anche se per il momento è stata adattata quella della GP6.
Ecco le considerazioni del responsabile del progetto, l’ingegner Filippo Preziosi: “Abbiamo analizzato tutte le scelte fatte in passato per vedere se potevano andare bene anche per una 800 cc, arrivando alla conclusione che il telaio a traliccio, il motore quattro cilindri a V e la distribuzione desmodromica siano ancora soluzioni competitive. Abbiamo cercato di individuare i punti critici del progetto segnalati da Loris, che lamentava qualche limite strutturale, con una moto a volte poco reattiva ai comandi dei piloti. Per questo, abbiamo notevolmente irrigidito la parte posteriore. Il motore non è più del tipo “Twin Pulse”, perché riteniamo di poter addolcire l’erogazione intervenendo elettronicamente, senza quindi modificare la fasatura degli scoppi”.
Alle 12.22 di lunedì 21 agosto 2006 è cominciata ufficialmente la stagione 2007 della MotoGP per la Ducati. Dopo la vittoria in gara con Loris Capirossi, un campionato matematicamente non ancora andato in archivio, gli uomini in Rosso hanno portato in pista a Brno per la prima volta in pubblico la Desmosedici GP7, la 800cc che ha già debuttato al Mugello il 2 maggio con Vittoriano Guareschi (al quale seguì un’altra sessione di prove sempre sul tracciato toscano con Alex Hofmann e Shinichi Itoh). Lo squadrone Ducati Marlboro al completo, tra moto 2006, squadre test per lo sviluppo della moto (Guareschi) e gomme (Itoh), ha seguito con estrema attenzione questa prima presa di contatto del proprio alfiere principe, Loris Capirossi, con la 800. Qualche momento di emozione, la curiosità generale del pubblico presente, poi il via, “Capirex” esce dai box in sella alla GP7.
Sound inconfondibile del “Pompone” di Borgo Panigale, per una moto rinnovata sul piano estetico ma che sembra la stessa di sempre. Al suo interno batte un cuore di 800 centimetri cubi, sempre con lo schema del 4 cilindri a V di 90° (ad “L” per gli uomini capeggiati da Filippo Preziosi), disposto nel leggendario telaio a traliccio di tubi, marchio di fabbrica Ducati per tradizione e precisa scelta tecnica. La Desmosedici GP7 si presenta con impatti ridimensionati, un codone con scarico due-in-uno Termignoni che ricorda la sfortunata prima versione della GP4 (stagione 2004), un serbatoio (che serbatoio vero non è) che rassomiglia a 500 del passato. Tanti cambiamenti per una moto che la vedi, la senti ed è naturale esordire con “Sì, questa è una Ducati”. In tutto e per tutto, l’ultimo capitolo di 80 anni di storia, il secondo in ordine di tempo per la filosofia dei prototipi a quattro tempi della MotoGP.
Una moto da...Capirossi, icona del popolo Ducatista, cui manca solo la firma sul contratto per proseguire un matrimonio fatto di sei successi dal 2003 in avanti. I tecnici Ducati hanno studiato la GP7 sulle indicazioni di Loris, che oggi ha dato le prime sensazioni percorrendo 28 giri su tempi che definir interessanti è dir poco: 1’59”6 il miglior riferimento, 1”5 sopra al crono fatto registrare ieri in gara dalla 990. Questo al primo test, alla prima esposizione pubblica di una moto nata bene e che può solo migliorarsi col tempo. ”La moto è diversa rispetto alla 1000, va guidata diversamente, simile quasi alla 250. Il motore ha ovviamente meno potenza ma guadagniamo ovviamente in maneggevolezza. Con la GP7 possiamo fare grandi cose.”, queste le parole di Capirossi a fine giornata.
Ricorda la 250, ha meno potenza, ma quanto è importante oggi la potenza pura in MotoGP? A vedere i crono fenomenali fatti registrare in tutta tranquillità oggi da Loris, c’è da credere che in tempi ristretti queste 800cc raggiungeranno i riferimenti delle 990. Con la Ducati, su questo, in grandissimo vantaggio sulla concorrenza. Sarà un 2007 da sogno per il popolo Ducatista: adesso Capi e dirigenza, mettetevi d’accordo. Sarà bene, e meglio, per tutti.