Blue Rage 800 cc 2 t
quella che state vedendo è una una incredibile 2t da 800cc §12§
la particolarità di questa moto è quella di avere un telaio ricavato dal pieno che funziona anche da carter parte del motore (del cambio se non ho capito male)
leggendo sul sito ufficiale
www.melly-bike.com §16§ è impressionante vedere la lavorazione del telaio
La Blue Rage sulla buona strada
Poco più di un anno fa, la ditta Melly Technologies SA aveva presentato ai media la moto Blue Rage con il suo innovativo telaio Monobloc Melly. Quest’innovazione aveva suscitato l’attenzione della stampa specializzata europea, la quale aveva salutato con molto interesse questa novità nello sport motociclistico. Da quel momento in poi, importanti migliorie sono state apportate al prototipo che oggi è motorizzato da un Rotax Bombardier. I test su circuito effettuati a Pouilly en Auxois dimostrano che questa moto ha un avvenire.
Ma ripercorriamo brevemente la storia di quest’avventura destinata a marcare la costruzione motociclistica.
Partenariato di fiducia
Per essere concretizzato, questo progetto aveva bisogno di un partenariato di fiducia con le istituzioni e ditte seguenti:
La Haute Ecole valaisanne, indirizzo meccanica, sito di Sion, ha ricevuto l’incarico di ottimizzare la geometria del telaio al fine di minimizzare il peso, massimizzare la rigidità, evitare le concentrazioni di tensioni interne e garantire un buon comportamento dinamico.
Alcan Aluminium Valais ha da parte sua sviluppato una speciale lega d’alluminio allo scopo d’ottimizzare le proprietà meccaniche quali il modulo di Young, la resistenza alla corrosione sotto tensione, la lavorabilità e la stabilità di forma durante il processo di lavorazione.
Alcan CMIC France ha lavorato il telaio monoblocco, con l’ausilio di una fresatrice numerica a 5 assi a grande velocità, partendo da un unico blocco d’alluminio di 450 kg.
Sopprimere qualsiasi saldatura o incastro
La stretta collaborazione fra questi partner ha permesso la creazione del telaio Monobloc Melly a propulsione e scatola del cambio integrate. Il suo grande vantaggio è quello di sopprimere qualsiasi saldatura o incastro (necessari per la fabbricazione di un telaio di concezione tradizionale) e di aumentare di conseguenza la rigidità della struttura. Inoltre, la scatola del cambio montata direttamente all’interno del telaio monoblocco è facilmente e rapidamente accessibile per qualsiasi regolazione o sostituzione degli ingranaggi. Il peso totale della moto completa di tutti gli accessori indispensabili è di 140 kg. Secondo la motorizzazione, il rapporto peso/potenza è quindi paragonabile a quello di un’attuale moto di Gran Prix.
Per quel che concerne il design delle carenature, serbatoio, …, è l’opera di un giovane e promettente designer parigino, Paul-Eric Mariaval.
Un nuovo motore, un Rotax Bombardier
Ma ritorniamo all’attualità del giorno. L’ideatore di questo prototipo di telaio, Gérard Melly della ditta Melly Technologies SA, ha visto giusto e la Blue Rage mantiene tutte le sue promesse.
La moto, inizialmente prevista per un motore Polaris, ha dovuto subire dei cambiamenti fondamentali per essere adattata ad un nuovo motore, un Rotax Bombardier, il quale da dicembre 2003 è diventato la prima scelta della ditta Melly Technologies. Pur del medesimo tipo del suo predecessore, questo nuovo motore non ne possiede le stesse dimensioni esterne. Per questo motivo molti componenti della moto hanno dovuto subire delle trasformazioni. In modo particolare, il radiatore e il sistema d’ammissione sono stati completamente ripensati e rifabbricati nell’intento di perfezionare ancor più il prototipo. In fin dei conti, la quasi totalità della moto è stata modificata a l’eccezione del telaio, struttura portante non solo della Blue Rage ma anche di tutto il progetto.
Prestazioni cronometriche
Terminato questo lavoro, la Blue Rage ha potuto essere collaudata sul circuito di Pouilly en Auxois in Francia. Dopo 3 sedute consacrate alla messa a punto del motore, le vere prove di resistenza e prestazioni del telaio sono potute cominciare.
I primi risultati hanno confermato il potenziale della moto. Ci si è in effetti avvicinati alle prestazioni cronometriche e al comportamento generale offerti sul medesimo circuito da modelli di referenza quali le Yamaha R1 e R6.
Problemi collaterali
Ma il lavoro al fine d’ottenere un prodotto perfetto non è terminato. Il comportamento del motore, per esempio, non è ancora soddisfacente. Gérard Melly ci confida le sue preoccupazioni per quel che riguarda la brutalità con la quale la potenza è trasmessa alla moto. Inoltre, le vibrazioni eccessive nonché la scarsa affidabilità di pezzi periferici quali la pompa d’acqua, l’accensione e il carburatore preoccupano ancora l’ideatore del telaio Monobloc Melly. Durante l’ultima seduta di prove, questi problemi collaterali hanno causato una perdita di liquido di raffreddamento che ha provocato una caduta, fortunatamente senza gravi conseguenze.
A questo stadio dello sviluppo, le incertezze sono da addebitare essenzialmente alla motorizzazione la quale dovrà poter sottomettere il telaio a delle sollecitazioni sufficienti per permetterne una definitiva valutazione delle qualità.
Grandi possibilità d’evoluzione
Resta il fatto che i risultati di questi 18 mesi di test confermano le attese iniziali riguardo alle prestazioni di questo nuovo concetto di telaio. Sull’arco di un anno di ricerche e di test, nessun difetto maggiore è stato trovato alla moto ne tanto meno al suo telaio. Più incoraggiante ancora, le grandi possibilità d’evoluzione della moto permettono di essere molto ottimisti, forse ancor più di quanto lo si era all’inizio di questo progetto.
Solo l’avvenire ci dirà se questo nuovo concetto farà evolvere la tecnica dello sport motociclistico. Restiamo comunque fiduciosi che le evidenti potenzialità del telaio Monoblc Mally interesseranno numerosi costruttori di motociclette sportive.
Non dubitiamo assolutamente che l’ingegno e la passione di Gérard Melly sapranno portare a termine questo progetto nei mesi a venire. Ed è con grande interesse che attendiamo il felice epilogo di questa meravigliosa avventura.
Melly Technologies SA
novembre 2004
prototipo carter telaio in alluminio §12§
creazione telaio §23§
e questa è la moto finita §12§
secondo me è una bestia
ed infine il
VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=9DlBdNAXz0A