Come capite il limite della vostra moto?

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pico66
00venerdì 4 febbraio 2005 10:01
Cioè, voglio dire, è una questione di esperienza, di conoscenza della proprio moto o è un fatto istintivo?
Sapere che oltre quel limite non si può andare vuol dire averlo superato, e come voi sapete, il risultato è trovarsi per terra. Chi di voi mi aiuta a capire?
Daltaddo
00venerdì 4 febbraio 2005 10:19
uhm...credo che in realtà (per la maggior parte degli utenti "normali") il limite non sia della moto ma del pilota!

poi se parliamo di situazioni particolari (bagnato, sporco, gomma non in temperatura) beh...lì credo che conti un buon mix di esperienza ed intuito...
metalthanatos
00venerdì 4 febbraio 2005 10:26
concordo che il limite è del pilota, almeno in situazioni quotidiane...è qualcosa che ti senti dentro, ad un certo punto dici "se non tiro il freno vado in terra"...credo però che sia un limite molto modulabile, a seconda delle situazioni...se sei in due per esempio rischi molto meno di quando sei da solo, almeno così capita a me...e poi ci sono situazioni particolari nelle quali vai oltre il limite personale e sfidi quello della moto...se riesci a trovare un equlilibrio tra i due sono convinto che con la tua 2 ruote fai quello che vuoi!

pico66
00venerdì 4 febbraio 2005 10:40
Quindi è giusta l'osservazione per cui la stragrande maggioranza non trova mai il vero limite della propria moto e nonostante questo passa ad una cilindrata superiore perchè quella che ha non gli basta più? E' assurdo.
Splinter78
00venerdì 4 febbraio 2005 11:02
Teoria interessante questa!
A me è capitato con la macchina. Pensavo che in strada, soprattutto sul bagnato, avessi raggiunto il limite in termini di gomme e di affidabilità del telaio e delle sospensioni, ma quando ho iniziato ad andare in pista ho scoperto che il "punto di non ritorno" era parecchio più in là. Questo per dire che dopo un anno già pensavo di passare a qualcosa di più massiccio (per la cronaca, da una MX-5 a una S2000), ma ho capito che con la mia posso ancora togliermi delle belle soddisfazioni e divertirmi in abbondanza. Idem con le moto, anche se sono convinto che il limite lo debba prima raggiungere il pilota, non il ferro...
Daltaddo
00venerdì 4 febbraio 2005 11:48
escludendo il discorso pista, dove il limite è più "facile" da avvicinare (e magari anceh raggiungere)...e dove si può davvero aver bisogno di "qualcosa in più"...

eh sì pico..uno cambia moto / cilindrata per avere di più non perchè è giunto il limite della moto ma perchè a parità di range di utilizzo (intendendo quel modo di utilizzare la moto che il pilota reputa alla sua portata) si ottengono prestazioni migliori.

nell'utilizzo stradale il limite è sempre e solo il pilota, e lo possiamo vedere tutti i giorni, a parità di moto le prestazioni sono davvero molto diverse a seconda del pilota.

Doc85
00venerdì 4 febbraio 2005 12:01
ebbene sì...
io il limita lìho raggiunto eccome...ma il limite è solo e solo mio...so benissimo che quella curva si potrebbe fare a 60 km/h e scendendo in piega di più , ma proprio non ci riesco...dopo che sono caduto,il limite si è abbassato notevolmente...
e poi pico sono strad'accordo con te,quando dici che è assurdo passare a moto di cilindrate superiori se ancora non si è raggiunto il limite con la moto che si possiede...il mio sogno infatti è un bellissimo 620 rosso,ma non ti nascondo che se potessi comprerei un bellissimo millone rosso...il motivo è banalissimo (non mi prendete in giro per favore) : con il 1000 le pinne vengono molto facilmente...e a me le pinne piacciono troppo (scusate ancora per la motivazione da vero idiota)...
pico66
00venerdì 4 febbraio 2005 12:05
Re:
Scritto da: Daltaddo 04/02/2005 11.48
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> eh sì pico..uno cambia moto / cilindrata per avere di
> più non perchè è giunto il limite della moto ma
> perchè a parità di range di utilizzo (intendendo
> quel modo di utilizzare la moto che il pilota reputa
> alla sua portata) si ottengono prestazioni migliori.
>
>---------------------------

Su questo sono d'accordo con te e ti do ragione, ma in parte, Daltaddo, quelle però che tu definisci prestazioni migliori, sono solo virtuali. A livello pratico, il pilota da strada, che potresti essere tu o qualunque altro, molto probabilmente non riuscirà ancora mai a sfruttare "le migliori prestazioni" della sua nuova moto. questo perchè, secondo me, il cambio di moto, e quindi di cilindrata e di potenza, avviene più rapidamente dell'acquisizione di esperienza di guida e di gestione della moto da parte dello stesso pilota, che porterebbe a sfruttare, forse al 100%, il nuovo mezzo meccanico. Non credi?


[Modificato da pico66 04/02/2005 12.06]

[Modificato da pico66 04/02/2005 12.06]

pico66
00venerdì 4 febbraio 2005 12:08
Re:
Scritto da: Doc85 04/02/2005 12.01
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> e poi pico sono strad'accordo con te,quando dici
> che è assurdo passare a moto di cilindrate superiori
> se ancora non si è raggiunto il limite con la moto
> che si possiede...>
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Mi confermi quanto detto sopra Doc85.

Doc85
00venerdì 4 febbraio 2005 12:30
Re: Re:
Scritto da: pico66 04/02/2005 12.05
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> Su questo sono d'accordo con te e ti do ragione, ma in parte, Daltaddo, quelle però che tu definisci prestazioni migliori, sono solo
> virtuali. A livello pratico, il pilota da strada,
> che potresti essere tu o qualunque altro, molto
> probabilmente non riuscirà ancora mai a sfruttare
> "le migliori prestazioni" della sua nuova moto.
> questo perchè, secondo me, il cambio di moto, e
> quindi di cilindrata e di potenza, avviene più
> rapidamente dell'acquisizione di esperienza di
> guida e di gestione della moto da parte dello stesso
> pilota, che porterebbe a sfruttare, forse al 100%,
> il nuovo mezzo meccanico. Non credi?

---------------------------
non ho capito benissimo...ma in linea di massima dovrei essere d'accordo...
Daltaddo
00venerdì 4 febbraio 2005 12:34
Re: Re:
Scritto da: pico66 04/02/2005 12.05
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> Su questo sono d'accordo con te e ti do ragione, ma in parte, Daltaddo, quelle però che tu definisci prestazioni migliori, sono solo
> virtuali. A livello pratico, il pilota da strada,
> che potresti essere tu o qualunque altro, molto
> probabilmente non riuscirà ancora mai a sfruttare
> "le migliori prestazioni" della sua nuova moto.
> questo perchè, secondo me, il cambio di moto, e
> quindi di cilindrata e di potenza, avviene più
> rapidamente dell'acquisizione di esperienza di
> guida e di gestione della moto da parte dello stesso
> pilota, che porterebbe a sfruttare, forse al 100%,
> il nuovo mezzo meccanico. Non credi?
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il cambio di moto avviene nella maggioranza dei casi MOLTO prima di aver raggiunto il reale limite di sfruttabilità questo è vero pico...

per quanto riguarda le prestazioni "migliori" o virtuali cerco di spiegarmi meglio...
prendiamo un tratto di strada conosciuto...con un paio di parti "semplici"...dove si può tirare...
passando da un monster 620 a un s4r il pilota medio si accorgerà di riusicire a raggiungere velocità di punta più alte in quei tratti senza dover forzare più del solito, ma semplicemente grazie alla dotazione tecnica/motoristica più elevata...
il pilota da strada medio però, di solito, non si rende conto che tenderà a frenare un po' prima..ad aprire un po' dopo...condizionato dalla maggiore disponibilità di potenza...quindi il "tempo sul giro" nel migliore dei casi sarà lo stesso o di poco meglio mentre spesso addirittura peggiora...questo perchè il tempo ottenuto con la moto più piccola era frutto di una limitazione del pilota e non del mezzo...

senza contare che una moto superiore (per motore e dotazione) richiederà maggior tempo di apprendimento...per poter anche solo iniziare a sfruttare, per esempio, una frizione antisaltellamento, la modulabilità dei freni con pompe e attacco radiali, la regolabiltà di un ammo post pro...
pico66
00venerdì 4 febbraio 2005 12:34
Re: Re: Re:
Scritto da: Doc85 04/02/2005 12.30
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> Scritto da: pico66 04/02/2005 12.05
> ---------------------------
>
> > Su questo sono d'accordo con te e ti do ragione, ma in parte,
> Daltaddo, quelle però che tu definisci prestazioni
> migliori, sono solo
> > virtuali. A livello pratico, il pilota da strada,
> > che potresti essere tu o qualunque altro, molto
> > probabilmente non riuscirà ancora mai a sfruttare
> > "le migliori prestazioni" della sua nuova moto.
> > questo perchè, secondo me, il cambio di moto, e
> > quindi di cilindrata e di potenza, avviene più
> > rapidamente dell'acquisizione di esperienza di
> > guida e di gestione della moto da parte dello stesso
> > pilota, che porterebbe a sfruttare, forse al 100%,
> > il nuovo mezzo meccanico. Non credi?
>
> ---------------------------
> non ho capito benissimo...ma in linea di massima dovrei essere d'accordo..
>
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Bella lì. [SM=x35577] Forse sono stato un po' contorto, ma in definitiva volevo dire che c'è l'abitudine piuttosto diffusa di cambiare moto spesso e più velocemente che non cercare di sfruttare al massimo quella che già si ha. Così si è sempre in deficit.

jap-Hunter
00venerdì 4 febbraio 2005 12:50
Scritto da: Doc85 04/02/2005 12.01
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> ebbene sì...
> io il limita lìho raggiunto eccome...ma il limite
> è solo e solo mio...so benissimo che quella curva
> si potrebbe fare a 60 km/h e scendendo in piega
> di più , ma proprio non ci riesco...dopo che sono
> caduto,il limite si è abbassato notevolmente...
> e poi pico sono strad'accordo con te,quando dici
> che è assurdo passare a moto di cilindrate superiori
> se ancora non si è raggiunto il limite con la moto
> che si possiede...il mio sogno infatti è un bellissimo
> 620 rosso,ma non ti nascondo che se potessi comprerei
> un bellissimo millone rosso...il motivo è banalissimo
> (non mi prendete in giro per favore) : con il 1000
> le pinne vengono molto facilmente...e a me le pinne
> piacciono troppo (scusate ancora per la motivazione
> da vero idiota)..
>
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sono d'accordo con te anche io che ho il 620 non penso che in strada (in pista vedremo) riusciro mai a raggiungere il limite ma
ma l'idea del millone con le sue pinne mi fa impazzire... lo comprerei QUASI e dico QUASI solo per quello
pico66
00venerdì 4 febbraio 2005 13:24
Re: Re: Re:
Scritto da: Daltaddo 04/02/2005 12.34
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> Scritto da: pico66 04/02/2005 12.05
> ---------------------------
>
> > Su questo sono d'accordo con te e ti do ragione, ma in parte,
> Daltaddo, quelle però che tu definisci prestazioni
> migliori, sono solo
> > virtuali. A livello pratico, il pilota da strada,
> > che potresti essere tu o qualunque altro, molto
> > probabilmente non riuscirà ancora mai a sfruttare
> > "le migliori prestazioni" della sua nuova moto.
> > questo perchè, secondo me, il cambio di moto, e
> > quindi di cilindrata e di potenza, avviene più
> > rapidamente dell'acquisizione di esperienza di
> > guida e di gestione della moto da parte dello stesso
> > pilota, che porterebbe a sfruttare, forse al 100%,
> > il nuovo mezzo meccanico. Non credi?
> ---------------------------
>
> il cambio di moto avviene nella maggioranza dei casi MOLTO prima di aver raggiunto il reale limite di sfruttabilità questo è vero pico...
>
> per quanto riguarda le prestazioni "migliori" o virtuali cerco di spiegarmi meglio...
> prendiamo un tratto di strada conosciuto...con un paio di parti "semplici"...dove si può tirare...
> passando da un monster 620 a un s4r il pilota medio si accorgerà di riusicire a raggiungere velocità di punta più alte in quei tratti senza dover forzare più del solito, ma sempl
> icemente grazie alla dotazione tecnica/motoristica
> più elevata...
> il pilota da strada medio però, di solito, non s
> i rende conto che tenderà a frenare un po' prima..ad
> aprire un po' dopo...condizionato dalla maggiore
> disponibilità di potenza...quindi il "tempo sul
> giro" nel migliore dei casi sarà lo stesso o di
> poco meglio mentre spesso addirittura peggiora...questo
> perchè il tempo ottenuto con la moto più piccola
> era frutto di una limitazione del pilota e non
> del mezzo...
>
> senza contare che una moto superiore (per motore e do
> tazione) richiederà maggior tempo di apprendimento...per
> poter anche solo iniziare a sfruttare, per esempio,
> una frizione antisaltellamento, la modulabilità
> dei freni con pompe e attacco radiali, la regolabiltà
> di un ammo post pro..
>
---------------------------


Quanto dici è sacrosanto. Aggiungerei che con una moto più potente, ad es il 900, e quindi tecnicamente più sicura (vedi ad es. doppio disco, o regolazione ammortizzatore o quant'altro), il pilota rischia sicuramente di meno che magari uno su un 600ino che in ogni situazione è sempre quasi al limite della moto.
Raggiungere il limite in una moto è anche abbassare la soglia di sicurezza tecnologica della moto stessa. E quindi di conseguenza del pilota. E' chiaro che su una moto potente, il pilota prende meno rischi, si sente "più sicuro" e forse ha più margine di errore. Forse. E' anche vero che con una moto più potente, le probabilità di non saperla gestire al meglio, sono molto alte, almeno agli inizi, e quindi è più facile che "ti scappi". Ma anche qui ci vuole esperienza e testa. Sopratutto testa. Ma questo è un altro discorso...

[Modificato da pico66 04/02/2005 13.26]

lespaul76
00venerdì 4 febbraio 2005 14:21
Beh, credo si tratti di conoscere anche il limite della strada e l'esperienza fatta sulla moto che guidi, imparando a conoscerne le reazioni. Ci vuole molto tempo prima di conoscerla veramente.


Poi il limite lo trovi sicuramente quando, una volta in curva, inizia a strisciar e il ginocchio, poi la scarpa, poi il gliubbotto e alla fine il casco...li hai raggiunto il limite![SM=x35580]


[Modificato da lespaul76 04/02/2005 14.22]

CorradinoDj
00venerdì 4 febbraio 2005 14:54
tutto ruota attorno all'asfalto, alla sua condizione temperatura-superficie omogenea


il resto.. e' tutto GASSS
pikkio74
00venerdì 4 febbraio 2005 17:12
Re:
Scritto da: CorradinoDj 04/02/2005 14.54
---------------------------
> tutto ruota attorno all'asfalto, alla sua condizione
> temperatura-superficie omogenea
>
>
> il resto.. e' tutto GASS
>
---------------------------

anche secondo me la componente principale in strada almeno è la condizione dell'asfalto perché io... se l'asfalto è sporco o bagnato o altro... col c.zzo che cerco il limite della moto!!!
Tengo a precisare: tutto quello scritto sino ad ora è da condividere, soprattutto dove si è detto che MAI (o quasi) un comune mortale in strada riesce a trovare il limite della moto... e soprattutto dove si è detto che QUASI SEMPRE uno cambia moto senza neanche essersi avvicinato al limite della precedente.
Forse in pista, una volta presa confidenza, e appurata la tenuta della superficie, allora ci proverei anche ad osare ma sulle strade di tutti i giorni... o sono percorsi straconosciuti e già testati, oppure almeno per me che non sono proprio un manico io ci vado cauto.
Per quanto riguarda invece la ricerca del limite, io penso che in moto sia la sensibilità personale e l'esperienza a farti arrivare teoricamente al confine tengo-scivolo. e la sensibilità, una volta che ci sei arrivato e senti che sta "andando" per i "c.zzi" suoi molte volte te la fa riprendere.
Per le curve invece conta molto l'esperienza che ti fa decidere la velocità di entrata perchè puoi avere tutta la sensibilità del mondo ma se entri al doppio della velocità "teorica" allora non ti salva niente. [SM=x35585] [SM=x35585]

Lycan.
00venerdì 4 febbraio 2005 17:32
Re:
Scritto da: CorradinoDj 04/02/2005 14.54
---------------------------
> tutto ruota attorno all'asfalto, alla sua condizione
> temperatura-superficie omogenea
>
>
> il resto.. e' tutto GASS
>
---------------------------

CONCORDO!!! [SM=x35589] [SM=x35589]

A parte gli scherzi....
...penso che il limite, nell' uso stradale, sia soprattutto personale..
a parità di moto, asfalto e temperatura tutti abbiamo dei limiti ben diversi...

E credo anche che trovare il limite non voglia dire obbligatoriamente cadere... con un pò di sensibilità si può capire quando è meglio non andare oltre... però ciò non toglie che altri nelle stesse condizioni possono osare molto di più.
(questione di manico..)

Per quanto riguarda la moto, invece, credo che con il 620 si possa osare molto ma molto di più che non con un 900 o più!

Sono sicuramente moto più sicure, concordo, ma spesso non perdonano.. il 620 invece ti da subito un gran feeling...
poi beh.. se manca un po in prestazioni pace... diamoci di GAS!!

La frenata invece credo sia più che sufficiente..!!

Per quanto riguarda invece questa affermazione :

"Poi il limite lo trovi sicuramente quando, una volta in curva, inizia a strisciar e il ginocchio, poi la scarpa, poi il gliubbotto e alla fine il casco...li hai raggiunto il limite!"

... beh.. li forse il limite lo hai superato!!![SM=x35642] [SM=x35579]


QUindi pico66, sicuramente è un mix di esperienza, conoscenza della moto e sensibilità..!!




Duca15
00venerdì 4 febbraio 2005 17:37
Facendo il corso di guida Ducati a Imola,ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire capire che la moto puo' arrivare ben oltre,ma fino a quel momento la tua testa ti ha bloccato prima!
é l'istinto di preservazione...
::DARK::
00sabato 5 febbraio 2005 13:44
Re:
per me il limite della moto rimane una cosa strettamente legata al pilota e non al mezzo...il limite della moto è legata a una pluralita di fattori che ognuno di noi ha appreso nel tempo...e con l esperienza...imparando a fidarsi del mezzo e soprattutto di se stessi...ma credo piu di se stessi...poi ognuno di noi ha doti piu o meno accentuate (sensibilita,felinf con il mezzo,inteligenza) altrimenti guideremmo tutti alla VALE...possiamo dire che il limite sia legato alla sensibiltà che uno ha... ma ognuno intendera il concetto a modo suo...ed in maniera diversa.
Quando giravo solo ad es. dopo molto tempo credevo che non sarei riuscito ad andare piu forte di come andavo in determinati punti...poi mi è bastato uscire con altre persone per accorgermi che quello che era per me il limite non lo era per gli altri, da li in poi ho preso sempre piu fiducia ed ho imparato che per quanto uno possa essere veloce...con la conseguenza di trovare il propio limite ci sarà sempre qualcuno che andrà piu veloce!!!quindi per me il limite puo essere associato anche al confronto con altre persone...ognuna con un suo limite e con la propia esperienza.
CorradinoDj
00sabato 5 febbraio 2005 19:04
il limite l'ho gia detto sopra..

un segnale invece del raggiungimento del limite della moto e' quando inizi a grattare mezza moto sull'asfalto

PRIMO LIMITE , quello POSITIVO : limi il cavalletto e gli scarichi e tutta la sponda della gomma..

SECONDO LIMITE . quello NEGATIVO : limi (o meglio grattuggi) manubrio e serbatoio


quando raggiungi uno di questi limiti cambi moto, nel secondo caso con un po di bestemmie aggiunte :p
scandy
00martedì 8 febbraio 2005 11:18
Ammetto di non aver letto tutte le risposte....
ma ti racconto io cos'è il limite:
Sul 900 non l'ho ancora trovato, ma da quando ce l'ho ho scoperto il limite del 600 del mio vecchio!!!

Quando sono in curva e apro e faccio saltellare le sospensioni davanti con cattiveria sperando che così la moto vada di più...
Sembro un bambino con un giocattolo che ha le pile scariche!!!
Tra le altre cose con il seicento rischio anche un pò di più perchè freno dopo( visto che la moto non va ) e non frerna un gran che... arrivo in curva e la percorro anche molto più velocemente!

Sostanzialmente il limite è del pilota e sopra ogni cosa: DEL RIPETTO CHE HA IL PILOTA PER LE DUE RUOTE CHE HA SOTTO LE CHIAPPE!

Se non rispetti, se non ti intimorisce il mezzo, fai cose assurde!
pico66
00mercoledì 9 febbraio 2005 10:33
Vi faccio questa domanda: La ricerca del limite della moto, è più alto se si passa da un 900 ad un 600? Dopo che il pilota ha quasi raggiunto il limite del 900, ritornando sul 600 (del quale tempo prima non aveva mai trovato il limite), su quest'ultimo lo trova di conseguenza o no?
Duca15
00mercoledì 9 febbraio 2005 11:03
Negativo!
Prestazioni del motore a parte(quindi possibilita' di perderlo in accelerazione ancora piegato ad es.),il limite è nella tua testa,non nella ciclistica!
Anche perchè la ciclistica del 600 e del 900 è la stessa!
DesmoTimes
00mercoledì 9 febbraio 2005 13:02
Io credo che su un 600/620 e perchè no pure 800 si tenda ad osare veramente mooooolto di più che non con un 900/1000!con la cilindrata più bassa si tende a stracciare con decisione il comando del gas non appena si decide di andare forte, frenando in ritardo e aprendo con decisione in percorrenza di curva (ovvio che qui entra in gioco l'esperienza e il limite del motociclista)!con un 900 invece si tende a compiere un lavoro FINO causa potenza maggiore.freni e ciclistica sono identici, quindi in genere il cambio di cilindrata non comporta il ripartire da un livello "zero" (ammesso che si faccia il passaggio monster-monster), ciò che cambia invece è il controllo della manopola del gas non più stracciabile con decisione come prima!ci si abitua alle elevate prestazioni, ma in strada il limite di "sicurezza" è già stato oltrepassato già dala 3a marcia del 600!!!quindi il limite lo si trova solo in pista, su strada ci sono ostacoli, macchine, pedoni, asfalto sporco e non curato e il pilota che guida in strada lo sa ed osa solo fino ad un certo punto, non guida con la decisione di arrivare al limite, ma si concentra sulla macchina davanti o dietro, sulla possibilità che salti fuori una macchina, sull'asfalto sporco o ghiacciato (e spesso ci si rende conto solo in percorrenza di curva)...[SM=x35613]!quindi alla fin fine il limitelo consce solo il pistaiolo esperto di piste e della sua moto!
CorradinoDj
00giovedì 10 febbraio 2005 18:19
io so di aver spremuto il mio 600 carbu all'inverosimile.. riuscendo a sfruttare tutto quello ke poteva dare su pieghe contropieghe sui colli... senza aver mai ritoccato motore stavo dietro ad altri fratelli ducatisti con s4 e 748.. .. loro in uscita di curva mi salutavano sempre.. ma con un 600 sotto al culo arrivi carichissimo in curva, ti butti giu che e' un piacere e apri tranquillo.. le scodate son controllate e nn ti crea scherzi

il limite con una moto superiore nn lo si raggiunge perke :

1) la moto costa di piu hai paura di sfasciarla e riempirti di debiti
2) la moto pesa di piu, ti sembra piu impacciata anke quando nn lo e'
3) la moto e' nuova, la paragonerai sempre con la vecchia e la riterrai sempre qualcosa di nuovo da scoprire, da prendere con le pinze.


il trucchetto per portare al limite una moto? comprarsi una potente per girare in strada.... e farsi una only pista japa usata tipo annata 98 99.. una moto qualsiasi

l'only pista trattarla malissimo in pista senza nessuna delle paure precendenti... e poi applicare tutto sulla moto di casa-citta quando si va su in collina


io faro' l'affare a settembre ottobre... basta trovare un boiajap da inculare e portarsi a casa una moto con 2000 euro (poverino ehehhehe)


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