Dal 1° luglio nuova normativa in caso di sinistri (D.Lgs. 209/2005)

Il 1° luglio entrerà in vigore la "Disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale, in attuazione dell'articolo 150 del codice delle assicurazioni private di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n.209" (INDENNIZZO DIRETTO).
La nuova normativa prevederà, in caso di danni a cose a seguito di incidente stradale,il risarcimento diretto ossia il danneggiato, ai fini di ottenere il giusto ristoro di quanto subito, si può rivolgere non più alla compagnia assicuratrice del danneggiante - responsabile del sinistro, ma a quella con la quale ha stipulato il contratto RC auto relativo al veicolo utilizzato al momento del sinistro.
La richiesta è presentata mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, o a mezzo telegramma o telefax.
Se non è escluso dal contratto, la richiesta può essere inviata anche in via telematica.
L'impresa che ha ricevuto la richiesta dà comunicazione all'assicurato ritenuto responsabile del sinistro e all'impresa di quest'ultimo.
Con apposita comunicazione inviata al danneggiato, l'impresa potrebbe formulare o non formulare l'offerta di risarcimento del danno. In quest'ultimo caso deve indicare i motivi che impediscono tale formulazione di offerta di risarcimento.
Da notare che gli onorari degli avvocati verranno liquidati non più dalla Compagnia di Assicurazione del danneggiante ma dal danneggiato non responsabile del sinistro. Quindi prima di affidarvi all'avvocato per far scrivere la lettera di messa in mora chiedete in anticipo l'importo del suo onorario.
Cosa ne pensate?

nn credo di averci cpaito molto

Scritto da: Spike1985 21/06/2006 16.17
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> nn credo di averci cpaito molto :
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quoto

sicuramente positivo il fatto dell' obbligatorietà della compagnia di motivare i rifiuti di risarcimento del danno. Se nn altro xkè chi agisce x il risarcimento saprà da subito il xkè, a detta della compagnia, tale diritto gli venga negato.
Ciò inoltre dovrebbe fermare quella ridicola prassi, credo, per cui i danneggiati ottengono risposta dalle assicurazioni solo se citate in giudizio.Cosa che tra l' altro aumenta i costi, visto che la semplice lettera dell' avvocato già si paga e la citazione in giudizio si paga ancor di più...
Vedo invece negativamente, per gli avvocati, il discorso del pagamento dell' onorario dell' avvocato di parte danneggiata direttamente in capo al soccombente.
Il diritto ad una somma è cosa sacrosanta...ma...se il debitore i soldi non li ha..sbattersi per recuperarli non è poi così semplice ... e le spese aumentano..
Un insoluto del genere lo vedo meglio sopportabile dall' assicurazione.
Forse una responsabilità solidale tra il soccombente tenuto al pagamento degli onorari e l' assicurazione dello stesso(magari con beneficium excussionis a scapito del debitore dell' avvocato)potrebbe esser soluzione equa..
ciauz

Scritto da: fedster 23/06/2006 11.49
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> Vedo invece negativamente, per gli avvocati, il
> discorso del pagamento dell' onorario dell' avvocato
> di parte danneggiata direttamente in capo al soccombente.
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non in capo al soccombente ma in capo al dannaeggiato...quindi non solo per gli avvocati ma anche per lo stesso danneggiato sarnno tempi bui!

il cittadino, non esperto nè abituato alla trattativa, dovrà fare la trattativa con il liquidatore (che invece è sia esperto che abituato) DA SOLO senza l'ausilio di un professionista perchè se invece deciderà di farsi assistere da un legale le spese dovrà pagarsele direttamente senza possibiltà di ottenerne il rimborso!

Ovvero, come eliminare un’intera categoria professionale e calpestare i diritti dei danneggiati.

ASSURDO !

praticamente bisogna fidarsi delle quantificazioni/valutazioni/decisioni di quelli che devono risarcire il danno!!! ovvio che tenderanno al ribasso! L'unico rimedio, fino ad ora, era quello di rivorgersi ad un legale che, con la propria esperienza, cercasse di ottenere migliori e più ampi risarcimenti...ma ecco trovato il rimedio per permettere alle assicurazioni di spendere ancora meno scoraggiando il cittadino a ricorrere all'ausilio del legale (diritto costituzionalmente protetto) per la richiesta di risarcimento imponendo allo stesso di pagarselo senza possibilità di ottenere il rimborso della spesa!

SCANDALOSO

a parte che sono già state sollevate questioni di legittimità costituzionale del risarcimento diretto, vi consiglio la lettura di questo articolo

www.altalex.com/index.php?idnot=10148

..ora mi sembra, purtroppo, più chiaro...
vado su altalex

tutto questo è pazzesco!!
d'accordo col risarcimenti diretto ( come avviene tutt'oggi in sinistri con modulo di costatazione amichevole) ma scoraggiare l'ausilio legale mi sembra fuori da ogni logica sociale!!

A mio parere è un bene che la propria compagnia assicuratrice venga informata in modo chiaro e completo sul sinistro (a volte non sanno proprio nulla), ma vedo il tutto più rognoso, lungo e dispendioso per il sinistrato.
Poi tra compagnie certo non si magnano l'un con l'altro!

...ma soprattutto ed in particolare l'avvocato non magnerà più...

Secondo gli ultimi sviluppi sembra proprio che le spese legali siano ancori risarcite dalla compagnia assicuratrice del "colpevole".
infatti alla classica richiesta danni fatta dall'avvocato alla compagnia di controparte si aggiunge "LA POSSIBILITA'" del danneggiato di richiedere l'indennizzo diretto. Per incentivare questo indennizzo diretto le compagnie di assicurazioni praticheranno una diminuzione di premio (irrisoria).

come va?


lamps))))))))))))