E se questa fosse la soluzione per la Ducati?

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pico66
00martedì 8 marzo 2005 14:15
Ragazzi, leggo su Motociclismo il servizio sulla Hornet 2005, dove riporta che la nuova moto è più cara della precedente versione di soli 60 euro. A mantenere quasi invariato il prezzo (nonostante le numerose modifiche apportate alla nuova versione), hanno contribuito le forniture del Far East, come, ad esempio, il telaio prodotto nelle Filippine.

Bene. Questo mi porta a pensare che se ci fosse, come politica aziendale, lo scorporamento della produzione Ducati, molto probabilmente i prezzi delle moto si abbassarebbero e diventerebbero certo più accessibili di quanto non lo siano attualmente. Sarebbe una soluzione per risollevare le vendite in calo (il 2004, per la Ducati, si è chiuso con una perdita del 5,62%), o secondo voi è inattuabile per un'azienda italiana?

[Modificato da pico66 10/03/2005 16.10]

Mostronero
00martedì 8 marzo 2005 14:18
Pico.. la tua firma ha qualche problema.. non si vede.
lupin85
00martedì 8 marzo 2005 14:23
Re:
Scritto da: pico66 08/03/2005 14.15
---------------------------
> Ragazzi, leggo su Motociclismo il servizio sulla
> Hornet 2005, dove riporta che la nuova moto è più
> cara della precedente versione di soli 60 euro.
> A mantenere quasi invariato il prezzo (nonostante
> le numerose modifiche apportate alla nuova versione),
> hanno contribuito le forniture del Far East, come
> il telaio prodotto nelle Filippine.
>
> Bene. Questo mi porta a pensare che se ci fosse, come
> politica aziendale, lo scorporamento della produzione
> Ducati, molto probabilmente i prezzi delle moto
> si abbassarebbero e diventerebbero certo più accessibili
> di quanto non lo siano attualmente. Sarebbe una
> soluzione per risollevare le vendite in calo (il
> 2004, per la Ducati, si è chiuso con una perdita
> del 5,62%), o secondo voi è inattuabile per un'azienda
> italiana
>
---------------------------

secondo me è probabile.....oggi quasi tutte le aziende che portano avanti il discorso "made in italy" sono in collaborazione con paesi asiatici per quanto riguarda la produzione!

desmotool
00martedì 8 marzo 2005 14:26
io spero solo che le ducati continuino a mantenere alto il loro valore nel tempo [SM=x35579]

certo che la honda sta facendo bella figura con questa politica del ti do di + allo stesso prezzo!


Martor
00martedì 8 marzo 2005 14:30
Esternalizzare il processo è quasi sempre possibile, anche mantenendo invariato lo standard qualitativo ed abbattendo i costi (prevalentamente manodopera e,in presenza di vantaggi di localizzazione, anche in termini di materia prima).

Un fattore determinante che potrebbe rappresentare un impedimento è, però, la pressione sindacale e, in generale, la pressione sociale.

Attenzione al colosso cinese

[Modificato da Martor 08/03/2005 14.32]

Juza7
00martedì 8 marzo 2005 14:32
sicuramente è una politica ke tutti (o quasi) i gruppi industriali italiani stanno facendo già da un pò di tempo: nel tessile, ad esempio, le produzioni sono state spostate in Albania, Romania, Turchia e Cina, piazze sulle quali si può sicuramente contare su costi di produzione più bassi.

la stessa Suzuki Europa ha cercato di puntare su piazze dell'Europa dell'Est per gli accessori aftermarket, ma una buona fetta la mantiene sempre in Italia: maggiore qualità?

alla fine non è difficile ipotizzare lo spostamento, anke parziale, delle proprie produzioni in quei paesi dove la manodopera è a costi bassissimi: Nike, come tante multinazionali, lo fà oramai da anni offrendo prodotti di alto livello.



non tocco il problema sfruttamento.



Juza7
00martedì 8 marzo 2005 14:33
Re:
Scritto da: Martor 08/03/2005 14.30
---------------------------
> Attenzione al colosso cinese
>
---------------------------

l'hai detto!




snakejack
00martedì 8 marzo 2005 14:33
Diciamo...
...che il processo industriale in essere alla honda, ha prerogativa fondamentale nel consolidamento e vastità che detiene nei propri mercati... anche i fornitori, se opportunamente stimolati, possono fornire soluzioni e lavorazioni di assoluta eccellenza, per case importanti; mi viene in mente la Marchesini, ma in ogni caso Ducati stessa si serve di molti fornitori esterni... il pericolo risiede nella cosiddetta economia di scala, e nella dispersione smodata delle attività di produzione che a mio giudizio devono strettamente rimanere nelle immediate vicinanze... almeno per una piccola azienda come la Ducati...quindi, ok va bene la ricerca dei fornitori esterni, anche per una questione di materiali lavorazioni e trattamenti, che difficilmente potrebbero oggi trovare posto in un unica azienda... ma l'assemblaggio, la produzione, collaudo e tutto quanto concorre alla realizzazione del veicolo deve essere fatto in casa madre... salvo poi essere a 18000 km di distanza dal tuo mercato di riferimento, ma questa è un'altra storia... credo che per come al momento la "nostra" azienda intende i propri processi di marketing, e soprattutto la politica "just in time", nella produzione/realizzazione di veicoli, non sia seconda proprio a nessuno...[SM=x35577]
Martor
00martedì 8 marzo 2005 14:35
Mi sembra che Fiat, ma dovrei contollare la notizia, abbia creato un vero e proprio distretto industriale "line to line" in repubblica ceca, tecnologicamente avanzato ed estremamente efficiente.
Juza7
00martedì 8 marzo 2005 14:35
Pico, pubblicamente ti faccio i miei complimenti sui topic ke posti: sei sempre sulla cresta dell'onda. [SM=x35577]



Silverdark
00martedì 8 marzo 2005 14:36
Ma, sinceramente voi comprereste una Ducati i cui pezzi provengono dalla Cina o chissàdove?
Capisco uno scooter anche Piaggio (non la Vespa ovviamente), ma una moto che deve essere il fiore all'occhiello della tecnologia motociclistica Italiana debba essere fabbricato per la maggior parte della componentistica con pezzi prodotti in Italia (o cmq in Europa come le sospensioni Ohlins).
A titolo di confronto la comprereste una Ferrari il cui cambio proviene dalla Cina o dalla Thailandia?
desmotool
00martedì 8 marzo 2005 14:39
giorni fa a striscia hanno "denunciato" che l'abbigliamento e merchandaising (???[SM=x35578] ) ferrari, oltre a costare un botto è tutto fabbricato in cina o romania o via di lì! alla faccia del made in italy! [SM=x35593]
Martor
00martedì 8 marzo 2005 14:39
Re: Diciamo...
Scritto da: snakejack 08/03/2005 14.33
---------------------------
> [CUT]
---------------------------
Il problema non è meramente organizzativo, ma costistico.
Un primo livello in Italia (parliamo di metalmeccanici) costa quanto un Quadro in Europa dell'Est

[Modificato da Martor 08/03/2005 14.40]

pico66
00martedì 8 marzo 2005 14:40
Re:
Scritto da: Juza7 08/03/2005 14.35
---------------------------
> Pico, pubblicamente ti faccio i miei complimenti
> sui topic ke posti: sei sempre sulla cresta dell'onda.
> [SM=x35577]

---------------------------

[SM=x35605] [SM=x35605] [SM=x35605]

[Modificato da pico66 08/03/2005 14.41]

Martor
00martedì 8 marzo 2005 14:45
Re:
Scritto da: Silverdark 08/03/2005 14.36
---------------------------
> Ma, sinceramente voi comprereste una Ducati i cui
> pezzi provengono dalla Cina o chissàdove?
> [CUT]
---------------------------

Convieni con me che l'elettronica è presente ovunque? Nell'automotive come nella sanità, etc etc...
Penso che ben oltre il 90% dei semiconduttori è prodottoin oriente.
Altra è l'ingegnerizzazione di prodotto e processo, altra è la sua realizzazione!

pico66
00martedì 8 marzo 2005 14:56
Io sarei curioso di sapere se e quali "pezzi" delle Ducati (senza andare a cercare in quali modelli) non sono prodotti in Italia. Chi ne sa qualcosa?
spirit
00martedì 8 marzo 2005 15:01
a si, diamo tutto in pasto ai cinesi, fra 30 anni saranno loro a dirci quel che dobbiamo guidare.. e soprattutto quello che dobbiamo comprare!

forse la ducati ha altre premesse della honda, per esempio una presenza minore nei mercati asiatici, un numero minore di moto vendute e di certo clienti diversi (attaccamento alla marca che in honda esiste ben poco).. quindi, sebben diversi pezzi vengano dal giappone e altrove, la ducati ci pensi bene prima di produrre in cina o altrove!

c'è tanta gente allergica a questo tipo di comportamenti:
tu le compri le arance jaffa? io no!
tu li compri gli asparagi made in usa? io no..
e cosi' via!
cmq non è solo la nike, bensi' anche puma, adidas, timberland, quasi tutte le multinazionali a produrre laggiu' pretendendo poi prezzi uguali a prima!! magari facendo lavorare bambini (vedi nike, ma anche gli altri non possono dire se davvero non lavorano bambini), vedi l'industria dei giocattoli in cina, dove orari ad 20 ore giornaliere non sono una eccezione, dove i lavoratori non sono assicurati contro gli infortuni!!

un saluto
spirit

p.s. tu te la compreresti una ducati cinese? io no!
gabri620
00martedì 8 marzo 2005 15:32
Re:
Scritto da: spirit 08/03/2005 15.01
---------------------------
> a si, diamo tutto in pasto ai cinesi, fra 30 anni
> saranno loro a dirci quel che dobbiamo guidare..
> e soprattutto quello che dobbiamo comprare!
>
> forse la ducati ha altre premesse della honda, per es
> empio una presenza minore nei mercati asiatici,
> un numero minore di moto vendute e di certo clienti
> diversi (attaccamento alla marca che in honda esiste
> ben poco).. quindi, sebben diversi pezzi vengano
> dal giappone e altrove, la ducati ci pensi bene
> prima di produrre in cina o altrove!
>
> c'è tanta gente allergica a questo tipo di comportamenti:
> tu le compri le arance jaffa? io no!
> tu li compri gli asparagi made in usa? io no..
> e cosi' via!
> cmq non è solo la nike, bensi' anche puma, adidas, timberland, quasi tutt
> e le multinazionali a produrre laggiu' pretendendo
> poi prezzi uguali a prima!! magari facendo lavorare
> bambini (vedi nike, ma anche gli altri non possono
> dire se davvero non lavorano bambini), vedi l'industria
> dei giocattoli in cina, dove orari ad 20 ore giornaliere
> non sono una eccezione, dove i lavoratori non sono
> assicurati contro gli infortuni!!
>
> un saluto
> spirit
>
> p.s. tu te la compreresti una ducati cinese? io no
>
---------------------------
GRANDE!!!!!!!
facile far pagare un pezzo la metà quando i lavoratori hanno diritti pari a 0 e lavorano 20ore al giorno.
E se si fanno male?
li butti in un termovalorizzatore e la fai finita lì[SM=x35635]

Martor
00martedì 8 marzo 2005 15:41
Non vorrei mi aveste frainteso...
anche a me non fa piacere, come lavoratore italiano, soffrire la perdita di posti di lavoro.
Come consumatore, invece, è ovvio che cerchi la convenienza!
Ovviamente, non a costo della qualità e nè tantomento a costo dello sfruttamento.
s.drino
00martedì 8 marzo 2005 15:44
onestamente, senza andare a toccare altri prodotti tipo scarpe, gicattoli etc, mi viene da dire che il mio telaio preferisco che sia saldato da tale "benassi gino", 25 anni di esperienza in ducati (personaggio di fantasia) piuttosto che da un hoh chi minh o ching chung chang che dir si voglia. anche perchè compro italiano, sperando che quel che pago resti il più possibile in italia...

ziomicky
00mercoledì 9 marzo 2005 15:13
Re:
Scritto da: desmotool 08/03/2005 14.26
---------------------------
> io spero solo che le ducati continuino a mantenere
> alto il loro valore nel tempo [SM=x35579]
>
> certo che la honda sta facendo bella figura con quest
> a politica del ti do di + allo stesso prezzo!
>
>
>
---------------------------


e' la stessa politica della toyota "yaris" (ormai da anni il prezzo e' sempre lo stesso!!)

c'e' solo un piccolo neo! se la produzione fosse fatta in paesi asiatici i nostri lavoratori (che lavorano in ducati e in tutto l'indotto) che fine fanno?!?!? considerando che molti di loro sono anche motociclisti "ducati" mi spiegate come faranno ad andare in moto senza un lavoro?

conclusioni

avremmo moto piu' economiche, piu' disoccupati, piu' moto di 2° mano in vendita (moto di tutti quelli che non potranno piu' mantenerla perche senza lavoro), .........e le vendite????


che fine fara' il made in italy [SM=x35603] [SM=x35603] [SM=x35603] [SM=x35601] [SM=x35601]

forse e' meglio lascare il tutto com'e'!!!
maxnipi
00mercoledì 9 marzo 2005 17:09
Non credo sia una soluzione, per nessuno, meno che mai per Ducati, anche se alla fine tutti o quasi saranno costretti ad adottarla, semplicemente per sopravvivere al mercato globale. Una società che sceglie come strategia di esternalizzare i processi produttivi (e non solo quelli) non può avere vita lunga. L'impatto sociale di alcune "strategie" lo stiamo già vivendo e le prossime generazioni probabilmente pagheranno molto cari gli errori commessi. Non possiamo diventare una società di manager, dirigenti e imprenditori e semplicemente gestire e speculare sul lavoro di sfigati operai (o peggio anche bambini) asiatici.
Semplicemente non è sostenibile alla lunga, la ricchezza in qualche misura deve essere condivisa, altrimenti torniamo al medioevo, con pochi straricchi e un popolo di disperati.

Magari il problema fosse solo della Ducati ...
klamath
00mercoledì 9 marzo 2005 17:17
Re:
Scritto da: pico66 08/03/2005 14.15
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> Ragazzi, leggo su Motociclismo il servizio sulla
> Hornet 2005, dove riporta che la nuova moto è più
> cara della precedente versione di soli 60 euro.
> A mantenere quasi invariato il prezzo (nonostante
> le numerose modifiche apportate alla nuova versione),
> hanno contribuito le forniture del Far East, come,
> ad esempio, il telaio prodotto nelle Filippine.
>
> Bene. Questo mi porta a pensare che se ci fosse, come
> politica aziendale, lo scorporamento della produzione
> Ducati, molto probabilmente i prezzi delle moto
> si abbassarebbero e diventerebbero certo più accessibili
> di quanto non lo siano attualmente. Sarebbe una
> soluzione per risollevare le vendite in calo (il
> 2004, per la Ducati, si è chiuso con una perdita
> del 5,62%), o secondo voi è inattuabile per un'azienda
> italiana?
>

[Modificato da p
ico66 08/03/2005 14.27
]


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il telaio della hornet???[SM=x35666] [SM=x35666] [SM=x35666] [SM=x35666]
recidivo
00mercoledì 9 marzo 2005 18:44
E' tuttavia indubbio che la catena di produzione Ducati, sia una delle principali cause che rende le moto prodotte più costose.
desmoteo
00mercoledì 9 marzo 2005 19:17
Re:
Scritto da: pico66 08/03/2005 14.56
---------------------------
> Io sarei curioso di sapere se e quali "pezzi" delle
> Ducati (senza andare a cercare in quali modelli)
> non sono prodotti in Italia. Chi ne sa qualcosa?

>
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la catena del 620 è "made in japan"..
desmoteo
00mercoledì 9 marzo 2005 19:17
Re:
Scritto da: s.drino 08/03/2005 15.44
---------------------------
> onestamente, senza andare a toccare altri prodotti
> tipo scarpe, gicattoli etc, mi viene da dire che
> il mio telaio preferisco che sia saldato da tale
> "benassi gino", 25 anni di esperienza in ducati
> (personaggio di fantasia) piuttosto che da un hoh
> chi minh o ching chung chang che dir si voglia.
> anche perchè compro italiano, sperando che quel
> che pago resti il più possibile in italia...
>
>
---------------------------
quoto!
S2Rmagari
00mercoledì 9 marzo 2005 22:45
se ho capito bene....
la soluzione per la Ducati , per vendere a costi più competitivi,
è portare la produzione nei paesi a basso costo di manodopera ?
La Fiat lo sta facendo da un pezzo con le varie Panda 126 Palio
e non mi sembra sia competitiva .. anzi.
Senza addentrarmi troppo nei problemi gravissimi che l'esternalizzazione porta (forse non tutti sanno che la cassa intergrazione la paghiamo TUTTI ),se il nostro sistema industriale è alla frutta ci compreremo fra qualche anno delle motociclette fatte di me**a dai cinesi con componentistica "italiana" fatta in giro per il mondo.
I problemi si risolvono con prodotti innovativi, qualità di prodotto, assistenza. La Ducati non è paragonabile alla Honda,un colosso industriale , deve concentrarsi su quello che sa fare meglio con prodotti di gamma che siano sotto la soglia (già alta)
dei 10000 euro
P.S. A proposito avevo lanciato l'idea di un serie SS con carenatura simil-999 motore desmotre 800 /1000 sella comoda.
NON POTREBBE ESSERE UN IDEA DA VALUTARE? COSA NE PENSATE ?
SL1
00giovedì 10 marzo 2005 09:15
ma ancora credete a babbo natale![SM=x35596] il maggior costo di una ducati non è dovuto ai costi di produzione, al desmo o alla tanto decantata produzione artigianale, magari fosse quello! tutte boiate di marketing e basta, la ducati oramai non produce più nulla (o quasi)e tutti i componenti arrivano da fornitori esterni spesso gia assemblati in ducati si occupano solo dell'assemblaggio finale. il maggiore costo è dovuto allo loro politica industriale.
pico66
00giovedì 10 marzo 2005 10:05
Re:
Scritto da: SL1 10/03/2005 9.15
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il maggiore costo
> è dovuto allo loro politica industriale.
>
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Quindi speculazione? [SM=x35632]
Martor
00giovedì 10 marzo 2005 10:09
Re: se ho capito bene....
Scritto da: S2Rmagari 09/03/2005 22.45
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> I problemi si risolvono con prodotti innovativi,
> qualità di prodotto, assistenza.
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Bello il concetto da te espresso ma abbastanza paradossale se riferito alla Ducati.
Innovazione:...ehm! non mi sembra proprio nella mission Ducati
Qualità: quale? La reale o la percepita, magari proprio dai ducatisti?
Assistenza: x fortuna c'è store e store, mecca e mecca!


[Modificato da Martor 10/03/2005 10.11]

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