L'ape ubriacona
Anche le api, nel loro piccolo, alzano il gomito. E' sorprendente la scoperta degli studiosi dell'Universita' dell'Ohio negli Stati Uniti: questi insetti hanno una particolare predilezione per l'alcol e in ogni alveare si nascondono molti potenziali etilisti. Tanto che gli scienziati hanno pensato bene di utilizzare le api come cavie per condurre le loro ricariche sulle cause dell'alcolismo. Lo studioso statunitense Charles Abramson ha, infatti, scoperto che le api succhiavano con gusto le gocce di vino rimaste all'interno di alcune bottiglie gettate nella spazzatura. Gli insetti non disdegnavano neanche il nettare che fermenta e sviluppa l'alcol etilico. E' stato calcolato che le api possono consumare in un solo round quello che, fatte le dovute proporzioni, per un essere umano equivale a 10 litri di vino. Ma, si sa, il vizio di Bacco non danneggia solo l'essere umano. Anche le api possono avere spiacevoli inconvenienti da una sbronza in piena regola: dai disturbi alla locomozione alla perdita di memoria. E per insetti famosi per le loro qualita' stacanoviste l'ubriacatura puo' causare un'esclusione dalla catena di montaggio dell'alveare. Ma nessun problema: gli scienziati americani hanno somministrato con successo agli insetti dei farmaci anti alcol, come l'Antabuse. E le api sono tornate a cibarsi di nettare, lasciando da parte l'inebriante, ma pericolosa, bevanda di Bacco.
PROPORREI DI INVITARNE UNO SCIAME AD UN RADUNO...
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ensavor@tin.it [Modificato da ensavor 14/07/2003 11.09]