Milano, insegue motociclista dopo lite

Giusto per restare in tema di folli:

[url]http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=157549&sez=HOME_INITALIA

MILANO - Vittorio P., un ragioniere in pensione di 71 anni, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi: ieri pomeriggio a Milano avrebbe inseguito e poi investito un motociclista di 35 anni, uccidendolo, dopo avere litigato con lui a un semaforo.

Secondo il pm di Milano Antonio Sangermano, dopo aver litigato verso le 15,30 in maniera accesa col motociclista ad un semaforo all'altezza di via Montepulciano, l'uomo ha di proposito inseguito, investito e ucciso l'uomo, Alessandro Mosele. Il pm ha disposto ieri il fermo del pensionato al termine di un lungo interrogatorio nel corso del quale l'anziano, da quanto si è saputo, ha respinto le accuse.

Il magistrato ha contestato l'aggravante dei futili motivi a causa della sproporzione tra l'omicidio e le ragioni che l'hanno determinato, ossia la lite in strada nel corso della quale i due si sarebbero anche sputati a vicenda. Il pm ha escluso l'attenuante della provocazione. Quattro testimoni, una cingalese, una romena e due italiani, sono stati concordi nella ricostruzione della dinamica dell'inseguimento e dell'omicidio, confermando anche insulti e sputi.

Al semaforo motociclista e automobilista hanno cominciato a discutere finché Mosele ha sputato contro l'altro, che ha risposto nello stesso modo. Interrogato dal pm Antonio Sangermano il ragioniere, che per anni ha lavorato come direttore commerciale d'azienda, ha detto che il 35enne gli avrebbe tirato un calcio contro lo specchietto retrovisore sinistro, che però non risulta danneggiato.

Mosele in sella al suo scooter è ripartito e il ragioniere lo ha inseguito, lo ha affiancato e i due si sono scambiati altri insulti. A questo punto Mosele ha imboccato via Doria contro mano e il 71enne lo ha inseguito, travolgendolo e continuando a trascinarne il corpo mentre il 35enne rimaneva aggrappato alla targa anteriore dell'auto, urlando.

Quando la targa ha ceduto, lasciando Mosele fermo sull'asfalto, l'automobilista ha fatto un'inversione e lo ha travolto una seconda volta.

A questo punto ha indirizzato l'auto contro una romena, colpendola a una gamba. La donna è stata portata in ospedale e dimessa con 7 giorni di prognosi e per il momento il pm non ha ipotizzato per l'automobilista l'accusa di tentato omicidio nei suoi confronti.

Dopo aver investito la donna, il pensionato è tornato indietro per recuperare la propria targa, ma è stato bloccato dai passanti, gli stessi che hanno riferito agli inquirenti di una «scena agghiacciante da film», con il pensionato che «braccava e inseguiva» il motociclista «per travolgerlo».

Il 71enne ha negato di aver voluto uccidere Mosele: ha dichiarato di aver perso il lume della ragione dopo che il motociclista gli aveva sputato addosso, ma di averlo inseguito solo perché voleva raggiungerlo per parlargli. Nonostante sia ultrasettantenne, il pm ha disposto che fosse portato in carcere.

Ogni commento é superfluo Pax
Oramai si é persa ogni misura della ragione.

Pazzesco, l'ho sentito oggi alla radio e nonostante l'età merita la patria galera !!!

Ragà porca trota.. occhio per strada che tocca aver paura pure dei vecchietti.. ma non per come guidano.. perchè ti inseguono per fartela pagare (cara)!

Certo che ultimamente tra Vecchietti inseguitori assassini, ragazzi che perchè investito un cane ammazzano il taxista non c'è proprio più senso della misura.....................faccio bene io che evito discussioni inutili

Patrie galere?I battibecchi per strada sono all'ordine del giorno e perdere la testa così è proprio da deficienti.

Linciaggio immediato

Stamattina al notiziario via radio ho sentito che un operaio albanese di 24 anni, poichè non riusciva a passare con la macchina, ha deciso bene di investire 4 pedoni che aveva davanti, tanto per non perdere tempo ad aspettare che la strada si liberasse..

mi pare di ricordare un 12enne era tra i feriti in prognosi riservata..

...se qualcuno di voi legge DYD potrà come me trovare qualche punto di contatto con la fantasia Horror del fumetto... qui si rasenta la follia pura..

Ecco il dettaglio:

Pisa, investe quattro
persone: gravissimo
un ragazzino
Gli altri tre non gravi. L’incidente in auto, dopo una lite con i passanti, a Cascina. Arrestato un operaio 24enne albanese: ha rischiato il linciaggio



Non riusciva a passare con l’auto e dopo un diverbio con alcuni passanti è ripartito finendo per investire con la vettura quattro persone, tutte rimaste ferite, tra cui un dodicenne ora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Pisa: il ragazzino ha subito la frattura del femore, dell’omero sinistro, lo schiacciamento del fegato e di un rene. È accaduto ieri intorno alle 23 a Marciana, nel comune di Cascina (Pisa). L’automobilista è un operaio edile albanese di 24 anni, che è stato arrestato dai carabinieri. Il giovane avrebbe anche rischiato il linciaggio: fuori dalla caserma dove è stato portato si era radunato un nutrito gruppo di persone arrabbiate e decise a farsi giustizia da sole.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che stamani hanno tenuto una conferenza stampa, l’extracomunitario, qualche segnalazione alle spalle, era alla guida di una Volkswagen Golf nera di proprietà della compagna, un’italiana di Cascina, anche lei sull’auto. Quando sono arrivati in via Macchiarello, adiacente al piazzale della chiesa del paese, hanno trovato la strada occupata da spettatori e partecipanti di un torneo di calcetto appena concluso e per il quale si stava tenendo la premiazione. L’albanese, non riuscendo a passare, è sceso e ha avuto un diverbio con alcuni presenti, poi è tornato all’auto, è partito, investendo le quattro persone. Poi è scappato. I carabinieri lo hanno arrestato a Cascina, a casa della compagna a cui sono risaliti grazie al numero di targa scritto da uno dei testimoni. Sull’auto, parcheggiata vicino casa, c’erano i segni dell’incidente. L’albanese, secondo quanto spiegato, avrebbe provato a negare il suo coinvolgimento. Al momento dell’arrivo alla caserma di Cascina per le procedure burocratiche per l’arresto, l’uomo era atteso da un gruppo di persone arrabbiate e decise a farsi giustizia. Per evitare problemi, i militari dell’Arma sono stati costretti a usare un ingresso secondario. L’operaio si trova adesso rinchiuso nel carcere Don Bosco di Pisa.

..ma lasciarlo al linciaggio no?

senza parole

ormai si è perso il lume della ragione.non so sarà il caldo ma la gente non usa più la testa.

Che schifo!E pensare che con queste leggi schifose nel giorni di dieci anni sarà fuori libero di investire altra gente!

http://genova.repubblica.it/cronaca/201 ... -20390944/

questa però è pure peggio.....