PASSIONE mortale!

Ieri sera, sopraffatto dalla noia, ho iniziato a rileggere tutti i fascicoli 2004 di motociclismo fino a quando sono incappato in questa toccante lettera che dà davvero da pensare...

< Nono conosco i misteri della genetica ma sono convinto che, come i tratti somatici, anche le nostre passioni vengono trasmesse: Marco amava le moto come anch'io le ho sempre amate e forse, anche per questo non sono riuscito ad impedirgli di perdere la vita. Anch'io penso di aver ricevuto in eredità la capacità di provare quella strana sensazione di appagamento che si percepisce ogni volta che si sente girare un motore e quella convinzione quasi assurda di poter dominare qualsiasi mezzo meccanico....mio zio correva in moto; partecipò tre volte alla Milano-Taranto, la sua Norton Manx era diventata un mito. Durante una gara scivolò e si tagliò il mento; un suo amico dentista che era presente lo ricucì con ago e filo e lui riprese la corsa....E poi venne il tempo degli amori: quando conobbi mia moglie. A lei non piacevano le moto, aveva paura, così l'amore per lei ebbe il sopravvento; lasciai perdere i motori per qualche anno ma ogni motociclista sa che se hai il garage vuoto è vuoto anche il tuo cuore. Quando arrivò marco avevo 26 anni....Mia moglie non aveva ancora superato il terrore per le moto e quando acquistai lo scooter per Marco mi rimproverò; e ancor di più quando gli acquistai una kawasaki cross. Marco cresceva e in lui la passione per i motori. Nel 1998 acquistai una DUCATI 916: Marco era entusiasta; non la poteva guidare per l'età ma quando saliva dietro di me i suoi occhi brillavano. Da lì a un anno avrebbe compiuto 21 anni: pensai che se mi avesse chiesto la moto non avrei saputo dirgli di no, così presi una decisione della quale non mi pentii mai; con la scusa di dover acquistare una nuova casa dissi a Marco che era necessario vendere la DUCATI: non disse nulla ma vidi la tristezza nei suoi occhi. Da quando l'anno scorso acquistai una BMW Marco mi prendeva in giro scherzosamente di essermi comprato una moto per vecchietti. Due mesi fà ebbi un incidente: un'auto uscì da uno stop e mi investì; Marco arrivò mentre mi stavano caricando nell'ambulanza: mi guardò senza dire una parola ma gli feci un cenno con la mano: era tutto OK. Dopo pochi giorni arrivò in sella alla sua DUCATI 996: sprizzava gioia da tutte le parti e l'orgoglio di essere riuscito autonomamente a coronare il sogno della sua vita era indescrivibile. L'ultima volta che l'ho abbracciato è stato venerdì 23/07 quando mi ha detto:"Papà, domani mattina ti passo a prendere: andiamo a fare un bel giro in montagna". Dopo un'ora un'auto uscendo da un distributore di benzina, gli ha tagliato la strada e Marco ha terminato la sua vita contro un'albero. Il suo cuore ha continuato a battere dalle 9 di sera alle 4 di mattina e in quelle ore ho maledetto le moto, la mia e la sua passione che l'ha ucciso. Pensavo di tornare a casa e prendere a mazzate la BMW ma quando sono entrato in garage ed ho provato a salire in sella mi sembrava di sentire la sua voce che diceva:"non smettere papà" >

Motociclismo di settembre 2004, pagina 68.

Penso sia la cosa più brutta che possa accadere.....

cazz.. l'avevo letta anche io, deve essere davvero una botta tremenda...

L'avevo letta anche io...c'era anche la foto di quella 996 e spuntavano solo degli occhi pieni di felicità...
Era da poco k avevo deciso di comprare la moto e da poco k ero riuscito a convincere anche i miei genitori...

ricordo k ho pianto davvero e non nascondo k sto lacrimando anche adesso..è una cosa toccante,e k mi fa balzare il cuore in gola come se lo conooscessi...

veramente toccante

Questo fatto mi sembra sia accaduto proprio qui TREVISO

E' l'eterno odio amore che abbaimo per i nostri mezzi.... io arrivo da un'esperienza brutta, a dicembre è mancato un socio DMC e fratello per me, inutile soffermarsi qui su che bella persona è... nei giorni, settimane successive, i dilemmi in testa si sono susseguiti. E perfino i sensi di colpa, poichè aveva fatto il passo dal 620 all'S4 dopo che gli ho fatto provare la mia.... anche se in realtà sono molto più pivello io di lui, che la guidava molto meglio di me...
Tornando ai dilemmi.... sono passati tutti.... vale la pena rischiare? vale la pena far stare sempre in apprensione i propri cari? e magari lasciargli un dolore simile? non è egoismo?

Ma la vita va vissuta seguendo le passioni, per non essere un numero, per essere vivi....

In fondo è questo, si rischia la vita per sentirsi vivi....

La lettera in questione è drammatica, triste, ma è anche vero che quel figlio, come il mio Fratello, non credo vorrebbero che noi si cambiasse, che si smettesse di "vivere" la nostra passione....

Scritto da: jimmi88 25/02/2005 20.28
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> La lettera in questione è drammatica, triste, ma è an
> che vero che quel figlio, come il mio Fratello,
> non credo vorrebbero che noi si cambiasse, che
> si smettesse di "vivere" la nostra passione....
>
>
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straquoto!

Da i brividi.

Scritto da: jimmi88 25/02/2005 20.28
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> E' l'eterno odio amore che abbaimo per i nostri
> mezzi.... io arrivo da un'esperienza brutta, a
> dicembre è mancato un socio DMC e fratello per
> me, inutile soffermarsi qui su che bella persona
> è... nei giorni, settimane successive, i dilemmi
> in testa si sono susseguiti. E perfino i sensi
> di colpa, poichè aveva fatto il passo dal 620 all'S4
> dopo che gli ho fatto provare la mia.... anche
> se in realtà sono molto più pivello io di lui,
> che la guidava molto meglio di me...
> Tornando ai dilemmi.... sono passati tutti.... v
> ale la pena rischiare? vale la pena far stare sempre
> in apprensione i propri cari? e magari lasciargli
> un dolore simile? non è egoismo?
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> Ma la vita va vissuta seguendo le passioni, per non e
> ssere un numero, per essere vivi....
>
> In fondo è questo, si rischia la vita per sentirsi vi
> vi....
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> La lettera in questione è drammatica, triste, ma è an
> che vero che quel figlio, come il mio Fratello,
> non credo vorrebbero che noi si cambiasse, che
> si smettesse di "vivere" la nostra passione....
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Non posso che condividere ciò che hai detto...

Un lampeggio

-Massy-

veramente da brividi..
nn so se riuscirei + a salire su una moto,bisogna trovarsi in queste situazioni per dirlo cmq!

veramente toccante

L'avevo letta anch'io l'estate scorsa, e mi trovavo in piscina. Nonostante gli schiamazzi vari e il sole con 40° mi è venuta tanto di pelle d'oca e... vabbè lasciamo stare.

C'è da augurare di non trovarsi mai in situazioni simili.

Molto toccante, , Quoto tutti.

io ho deciso di prendere un 620 per iniziare a godermi questa passione che mi scorre dentro, e il pensiero di restarci c'è e ci sarà sempre! pero' è bene sapere quali sono i rischi che si corrono e le ripercussioni sulle persone care. Bisogna essere un po' egoisti e un po' coraggiosi.

Come mi ricordava sempre un amico, bisogna avere coraggio per affrontare la vita, e il coraggio non è far qualcosa in assenza di paura, è avere paura mentre si fa quella cosa.

la conoscevo già...ma fa sempre venire i brividi...ciao marco! ...caccia delle belle pieghe in quasiasi posto tu sia!

Brrrr che storia....mi fà pensare molto su come a volte la vita sia sfacciatamente disonesta.....

Scritto da: TOMMYHILF 26/02/2005 19.45
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mi fà pensare molto su come
a volte la vita sia sfacciatamente disonesta.....

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E' la disonestà della vita che la rende così bella!!!

Scritto da: scandy 26/02/2005 19.49
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> Scritto da: TOMMYHILF 26/02/2005 19.45
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> mi fà pensare molto su come
> a volte la vita sia sfacciatamente disonesta.....
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> E' la disonestà della vita che la rende così bella!!
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E bravo il mio Scandy non sò cosa risponderti, solo che hai ragione...

Una vita piena di passioni è insostituibile e merita di essere vissuta, raccontata e ricordata! Vivere nella paura di morire significa essere morti in partenza! La vita è così fragile che può esserti sottratta in qualsiasi momento, bisogna vivere attimo per attimo le proprie passioni, amori e gioie!

pure io ti dico "NON SMETTERE AMICO NOSTRO", lo faresti morire due volte: Alessandro.

Scritto da: DesmoTimes 26/02/2005 20.50
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> Una vita piena di passioni è insostituibile e merita
> di essere vissuta, raccontata e ricordata! Vivere
> nella paura di morire significa essere morti in
> partenza! La vita è così fragile che può esserti
> sottratta in qualsiasi momento, bisogna vivere
> attimo per attimo le proprie passioni, amori e
> gioie!
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pienamente daccordo con te

Mamma mia....ho i brividi.....


Mi raccomando, sempre tutti con la testa sulle spalle!

Scritto da: OnTheRoadAgain 27/02/2005 11.44
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> Mamma mia....ho i brividi.....
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>
> Mi raccomando, sempre tutti con la testa sulle spalle!:
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E' qui che sbagli... molte volte non basta avere la testa sulle spalle... Guarda questo caso... il ragazzo è morto senza avere nessuna colpa ed è questo che più fa male! L'unica sua colpa era di trovarsi in quel momento nel posto sbagliato a fare la cosa più bella che per lui potesse esserci!

Ciao Giorgio, Ciao Mauro, Ciao Stefano... siete sempre nei nostri cuori!

Madonna che lettera....

Me la ricordo... era su Motociclismo di agosto, quello doppio con il primo numero incorporato. Molto toccante quella lettera...

Mi ha fatto venire la pelle d'oca! Sono cose che fanno riflettere, ma la vita va vissuta con le sue gioie e i suoi dolori anche se spesso i dolori sono più delle gioie!

Scritto da: micro23 28/02/2005 18.22
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> Mi ha fatto venire la pelle d'oca! Sono cose che
> fanno riflettere, ma la vita va vissuta con le
> sue gioie e i suoi dolori anche se spesso i dolori
> sono più delle gioie
>
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più che il numero di una e delle altre è che di solito solo i dolori vengono ricordate...

l'avevo letto anch'io ai tempi e mi era venuta la pelle d'oca...per una volta ho capito che nn sono l'unico pazzo al mondo che la pensa come la pensava o LA PENSA TUTT'ORA il figlio di questo papà!!ragazzi io penso che quando c'è questo tipo di passione(che ovviamente deve essere sempre accompagnata da una stessa dose di maturità)una persona nn pensa al fatto che quello è un mezzo pericoloso,e che potrebbe esser meglio nn utilizarlo, ma pensa solo che i quei pochi momenti 6 felice e nn pensi ad altro che a lei!!io credo che sia il destino a decidere quando e come morire..e nn il mezzo con cui andiamo in giro..tranne se poi nn siamo come quei ragazzi coglioni(nn sto parlando di ragazzini che è "normale"che possano far qualche cazzata,ci siamo passati tutti) che con i motori si infilano come i pazzi in città e che sarebbe cosa di massacrarli..certo se parli con le loro mamme sono i + tranquilli della terra..io ad esempio quando ho accompagnato un mio amico all'esame per la patente della moto ho visto un cazzone su di uno scuterone che provava l'otto con una mano nello sterzo e una con la sigaretta in mano facendo brodo davanti a tutti(se parli con lui), la cosa assurda che nn è che c'era un ingegnere che lo vedeva e che quindi gli poteva dire che il motore se lo sarebbe potuto infilare in culo per i prossimi decenni!!!cmq scusate lo sfogo..a parte questo VIVA LA MOTO..ma soprattutto VIVA LA DUCATI