come ti cambia la vita in qualche istante:
siamo nell'Agosto 2011:
giovedì 11 per la precisione.
ultimo giorno di lavoro per poi andare in ferie tanto sospirate ed aspettate.
tornando a casa decido di portare a lavare la mia auto (Ford Cmax) per averla pulita quanto meno esternamente visto che all'interno sapevo che sarei andato incontro a sabbia e quanto altro in previsione della stagione estiva...
lavo l'auto e la porto in garage al momento vuoto visto che la moto era momentaneamente dal meccanico per manutenzione generale.
mi faccio accompagnare dal meccanico per ritirare la moto, dopo di che saluto, ringrazio e riparto per farmi un giro e gustarmi la mia Amata Moto appena manutenuta in vari e necessari lavori...
dopo qualche kilometro, non tantissimi, decido di tornare a casa...
tornato a casa e dopo aver salutato mia Moglie e ricevuto le feste di mio Figlio, che all'epoca aveva solo 10 mesi e che girava felice nel suo girello per tutta casa.
mi doccio e mi godo la famiglia e la casa dal divano con la visione della bella estate che mi si affacciava davanti...
intanto avverto un leggero mal di testa fare capolino ma non gli do troppa importanza dando colpa allo stress lavorativo ed al vento preso in moto qualche ora prima...
purtroppo il dolore cresce sempre più fino a costringermi a prendere una comune pasticca per alleviare il dolore. di solito non prendo mai medicinali per tale scopo perchè quando mi viene mal di testa è sera quindi aspetto d'andare a dormire per risvegliarmi tranquillo, senza dolori ed è sempre così.
quindi mangio insieme alla mia famiglia e poi mi rimetto sul divano perchè la testa mi stava facendo impazzire...
ad un certo punto dal forte dolore comincio a vaneggiare e cercare sollievo passeggiando, invano, per tutta casa. anche il semplice stare a letto mi rendeva sofferente. ad un certo punto mi scappa di vomitare all'improvviso, senza avere ne dolore di pancia o stomaco tanto meno nausea.
da qui in poi comincia il mio calvario...
perchè mia Moglie, subito allertata, essendo "del mestiere" (logipedista con svariati aggiornamenti in ambito Neurologico) gli “puzzava” questo vomito senza connessione con nausea o cose del genere… poi arriva la seconda scarica di vomito, alchè ci preoccupiamo seriamente perché dopo la prima il dolore alla testa non era scemato come speravamo… intanto mia Moglie si consulta con la guardia medica locale che poi in breve tempo mi fa visita a casa dopo essere stata informata sui fatti accaduti la quale mi fa un’iniezione “antivomito” con la speranza che con la stessa si attenui anche il dolore alla testa che nel frattempo non ne voleva sapere di lasciarmi… dopo qualche ora decidiamo d’andare all’Ospedale perché “non ci vediamo chiaro” e il mal di testa che ormai mi attanaglia mi stava dilaniando… Arrivati al Pronto Soccorso, mi si prospettava una lunga attesa perché in accettazione mi avevano assegnato un codice giallo, quindi di “scarasa entità” rispetto ai codici verdi o rossi che giustamente mi precedevano.
Arrivato il mio turno e spiegato tutti gli avvenimenti al dottore di turno decisero di farmi una flebo di non so cosa ed una TAC per capire cosa stava accadendo nella mia testa. Dopo qualche minuto, finita la TAC ed in attesa del referto del Neurochirurgo che nel frattempo era sceso dal reparto per “leggere” l’esame effettuato, mi si cominciava ad alleviare il dolore… credo per la flebo appena fatta… il dottore ci disse che c’era una macchia che non gli piaceva e che doveva andare a fondo della questione ma per farlo mi occorreva una risonanza magnetica con contrasto ma che non poteva farla al momento in quanto (nel frattempo si erano fatte le 2 di notte) il personale non c’era. Quindi doveva ricoverarmi per poi l’indomani mattina effettuare la risonanza.
Saluto i miei familiari ed incredulo, mi portano in reparto dove poco dopo riesco (stremato da tutti gli eventi del giorno) ad addormentarmi.
L’indomani in un clima surreale, almeno per me, mi accingo a fare la risonanza magnetica con mezzo di contrasto, quindi mi applicano un altro ago cannula sul braccio per iniettarmi il contrasto e mi sdraio sul lettino della Risonanza. Dopo qualche secondo comincia “il viaggio nel tunnel” con rumori assurdi che mi girano intorno.
Dura svariati minuti. Ma per fortuna poi ebbe fine.
Aspettammo che “leggessero” la risonanza e ci fecero accomodare fuori.
Nel frattempo aspettavamo il Primario del reparto di Neurochirurgia di Latina che avrebbe emesso il verdetto.
Lo vedemmo arrivare di gran passo e ci avvicinammo per parlargli.
Ci fece accomodare nel suo ufficio e vedemmo delle smorfie di imbarazzo sul suo viso.
Senza grossi giri di parole, sbottò con tutta calma che avevo un tumore al cervello posizionato nel Ventricolo destro e che è uno dei più rari che poteva capitarmi… il buio da li in poi…cominciò a parlare di operazioni e di conseguenze che potevano accadermi perché oltre alla rarità del caso dovevamo mettere in conto anche che era molto profondo e molto esteso…
Tutto mi remava contro insomma…(continua)