non c'è limite alla demenza: 2 morti

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zanzara
00venerdì 21 marzo 2008 01:10
non c'è limite alla demenza: 2 morti
Incidente in Viale Poetto
Muore anche il motociclista
Luigi Spiga, imprenditore di San Gavino, è spirato nella notte poco dopo il ricovero in ospedale. Nello scontro tra la sua moto e un’auto ieri sera era rimasta uccisa Svetlana Martis, 20 anni, di Monastir. La tragedia provocata da una manovra azzardata


CAGLIARI – Sale a due vittime il bilancio del terribile incidente stradale avvenuto ieri sera in Viale Poetto. Luigi Spiga, imprenditore 42enne originario di San Gavino, è morto nella notte due ore dopo il ricovero in ospedale. Poco prima delle 21 l’uomo, alla guida di una moto, era rimasto coinvolto nello scontro con un’automobile. Nell’impatto aveva perso la vita una ragazza di 20 anni, Svetlana Martis, di origini russe ma residente a Monastir. Il motociclista, proprietario di due stabilimenti al Poetto, e' morto a causa delle gravi ferite riportate nello scontro.

La tragedia è stata provocata da una manovra azzardata dell’autista dell’auto su cui viaggiava Svetlana Martis, un amico della ragazza. La Clio di Fausto Putzu, anche lui di Monastir, ha, infatti, tagliato la strada alla moto di Luigi Spiga all’incrocio di via S’Arrulloni. L’auto che procedeva nella direzione della spiaggia avrebbe tentato un’inversione di marcia per entrare nel quartiere del Sole. Una manovra pericolosa e vietata dalla segnaletica. La Triumph 1.050 di Spiga, diretta verso il centro, è passata col verde e non è neanche riuscita ad accennare una frenata. La moto si è infilata dentro l’abitacolo dell’auto sul lato passeggero colpendo in pieno Svetlana Martis, che è morta sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Luigi Spiga, caduto sull’asfalto dopo un volo di alcuni metri, è stato portato immediatamente all’ospedale Brotzu. Qui gli erano stati riscontrati un trauma cranico, un trauma toracico e lesioni in tutto il corpo. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime. È morto due ore dopo il ricovero. In città era molto conosciuto perché gestiva due chioschi al Poetto. Fabio Putzu, aiutato ad uscire dai rottami della macchina, è stato portato all’ospedale Marino: le sue condizioni non sembrano essere preoccupanti anche se è in forte stato di shock.


  §91§ §91§ §69§ §69§
Yattaman
00venerdì 21 marzo 2008 08:06
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
E te pare il solito deficiente automobilista a cui non gliene frega un cazzo di chi sta sulle due ruote. Ora come minimo dovrebbero accusarlo di omicidio volontario, metterlo in cella e buttare la chiave...ma purtroppo non lo faranno mai!!
Condoglianze alla famiglia della vittima
Giacomino 78
00venerdì 21 marzo 2008 12:08
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
E come al solito l'unico che non si fa niente è quel pirla che ha fatto la manovra... sto pezzo di idiota !!!
Zampa
00venerdì 21 marzo 2008 12:11
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
.
Mostronero
00venerdì 21 marzo 2008 12:15
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
che rabbia!!!!
ERICK @750@
00venerdì 21 marzo 2008 12:48
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
.
KappaC
00venerdì 21 marzo 2008 13:29
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
.
cristobaldo
00venerdì 21 marzo 2008 13:29
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
ci vorrebbe un po di giustizia severa!
altro che indulto, patteggiamento della pena e boiate simili!
allora la gente comincierebbe ad usare la testa quando viaggia x strada
desmolesto
00venerdì 21 marzo 2008 22:33
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
E' terribile che a certi sbagli non ci sia alcun rimedio...
Non passa giorno che girando in moto non subisca qualche stupida mancata precedenza da parte di qualche stupido e incosciente autocazzomobilista...
Mi sorge solo un dubbio: a quanto viaggiava la triumph?
Ripeto, è bruttissimo che ad uno sbaglio (in questo caso il destino ha voluto forse che fossero in due a sbagliare) non possa esserci soluzione.
Mi dispiace che non se la siano potuti cavare con un grosso spavento e magari un paio di vaffa, sarebbe stato tutto più semplice.
In ogni caso secondo me punire oggi un automobilista con due persone sulla coscienza non serve granchè, non credo rappresenterà per forza ancora un pericolo, bisogna casomai spiegare a tutti gli altri a non far cazzate (utopia)...
gavin
00venerdì 21 marzo 2008 22:37
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
.
Ms2R.Pingui
00venerdì 21 marzo 2008 23:53
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"zanzara":


Incidente in Viale Poetto
Muore anche il motociclista
Luigi Spiga, imprenditore di San Gavino, è spirato nella notte poco dopo il ricovero in ospedale. Nello scontro tra la sua moto e un’auto ieri sera era rimasta uccisa Svetlana Martis, 20 anni, di Monastir. La tragedia provocata da una manovra azzardata


CAGLIARI – Sale a due vittime il bilancio del terribile incidente stradale avvenuto ieri sera in Viale Poetto. Luigi Spiga, imprenditore 42enne originario di San Gavino, è morto nella notte due ore dopo il ricovero in ospedale. Poco prima delle 21 l’uomo, alla guida di una moto, era rimasto coinvolto nello scontro con un’automobile. Nell’impatto aveva perso la vita una ragazza di 20 anni, Svetlana Martis, di origini russe ma residente a Monastir. Il motociclista, proprietario di due stabilimenti al Poetto, e' morto a causa delle gravi ferite riportate nello scontro.

La tragedia è stata provocata da una manovra azzardata dell’autista dell’auto su cui viaggiava Svetlana Martis, un amico della ragazza. La Clio di Fausto Putzu, anche lui di Monastir, ha, infatti, tagliato la strada alla moto di Luigi Spiga all’incrocio di via S’Arrulloni. L’auto che procedeva nella direzione della spiaggia avrebbe tentato un’inversione di marcia per entrare nel quartiere del Sole. Una manovra pericolosa e vietata dalla segnaletica. La Triumph 1.050 di Spiga, diretta verso il centro, è passata col verde e non è neanche riuscita ad accennare una frenata. La moto si è infilata dentro l’abitacolo dell’auto sul lato passeggero colpendo in pieno Svetlana Martis, che è morta sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Luigi Spiga, caduto sull’asfalto dopo un volo di alcuni metri, è stato portato immediatamente all’ospedale Brotzu. Qui gli erano stati riscontrati un trauma cranico, un trauma toracico e lesioni in tutto il corpo. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime. È morto due ore dopo il ricovero. In città era molto conosciuto perché gestiva due chioschi al Poetto. Fabio Putzu, aiutato ad uscire dai rottami della macchina, è stato portato all’ospedale Marino: le sue condizioni non sembrano essere preoccupanti anche se è in forte stato di shock.


  §91§ §91§ §69§ §69§




Scusa se ti aggredisco ma che caxxo centrano le due faccine che piangono dal troppo ridere!!!
Sono morte due persone!!!
Ms2R.Pingui
00sabato 22 marzo 2008 00:00
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"Giacomino 78":


E come al solito l'unico che non si fa niente è quel pirla che ha fatto la manovra... sto pezzo di idiota !!!



Infatti è stato dimesso oggi dall'ospedale!!!
Da non credere!!!
Purtroppo siamo in Italia e al massimo chi ha provocato l'incidente si fa qualche mese con i domiciliari
per avere distrutto due famiglie!!!
SnOoPy8
00sabato 22 marzo 2008 00:49
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"Ms2R.Pingui":


"zanzara":


Incidente in Viale Poetto
Muore anche il motociclista
Luigi Spiga, imprenditore di San Gavino, è spirato nella notte poco dopo il ricovero in ospedale. Nello scontro tra la sua moto e un’auto ieri sera era rimasta uccisa Svetlana Martis, 20 anni, di Monastir. La tragedia provocata da una manovra azzardata


CAGLIARI – Sale a due vittime il bilancio del terribile incidente stradale avvenuto ieri sera in Viale Poetto. Luigi Spiga, imprenditore 42enne originario di San Gavino, è morto nella notte due ore dopo il ricovero in ospedale. Poco prima delle 21 l’uomo, alla guida di una moto, era rimasto coinvolto nello scontro con un’automobile. Nell’impatto aveva perso la vita una ragazza di 20 anni, Svetlana Martis, di origini russe ma residente a Monastir. Il motociclista, proprietario di due stabilimenti al Poetto, e' morto a causa delle gravi ferite riportate nello scontro.

La tragedia è stata provocata da una manovra azzardata dell’autista dell’auto su cui viaggiava Svetlana Martis, un amico della ragazza. La Clio di Fausto Putzu, anche lui di Monastir, ha, infatti, tagliato la strada alla moto di Luigi Spiga all’incrocio di via S’Arrulloni. L’auto che procedeva nella direzione della spiaggia avrebbe tentato un’inversione di marcia per entrare nel quartiere del Sole. Una manovra pericolosa e vietata dalla segnaletica. La Triumph 1.050 di Spiga, diretta verso il centro, è passata col verde e non è neanche riuscita ad accennare una frenata. La moto si è infilata dentro l’abitacolo dell’auto sul lato passeggero colpendo in pieno Svetlana Martis, che è morta sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Luigi Spiga, caduto sull’asfalto dopo un volo di alcuni metri, è stato portato immediatamente all’ospedale Brotzu. Qui gli erano stati riscontrati un trauma cranico, un trauma toracico e lesioni in tutto il corpo. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime. È morto due ore dopo il ricovero. In città era molto conosciuto perché gestiva due chioschi al Poetto. Fabio Putzu, aiutato ad uscire dai rottami della macchina, è stato portato all’ospedale Marino: le sue condizioni non sembrano essere preoccupanti anche se è in forte stato di shock.


  §91§ §91§ §69§ §69§




Scusa se ti aggredisco ma che caxxo centrano le due faccine che piangono dal troppo ridere!!!
Sono morte due persone!!!




credo ironizzi sul fatto ke un assassino sia a piede libero in giro per la città.. e ke sia incazzato per il fatto stesso :)

conoscevo luigi d vista.. e sinceramente le faccine le condivido anche io purtroppo.. stiamo messi proprio male in italia
Nido
00sabato 22 marzo 2008 00:54
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
quoto pienamente il titolo!!
già da anni era stato regolamentato il traffico(obbligo di andare dritti con semaforo annesso)  in quell'incrocio, e solo un' irresponsabile poteva fare una cosa del genere!


un saluto all'amico motociclista..
Dan15
00sabato 22 marzo 2008 12:21
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
non ci sono parole per descrivere quanto succede ogni giorno sulle nostre strade..

ci vorrebbero davvero delle pene esemplari.. posso capire ke la fatalità possa capitare.. ma x chi fà manovre , nn pericolose, ma pericolosissime, si meriterebbe davvero una condanna..
il fatto è che siamo in italia..

purtroppo a certi errori poi nn si può rimediare.. e chi ci va di mezzo sono sempre gli altri e non gli autori di certe manovre..
io coem molti di noi vado tutti i giorni a lavorare a milano in moto..
ringrazio Dio ogni volta xkè porto a casa la pellaccia..
ad esempio giovedì ho rischiato 1 incidente del genere x colpa di 1 206 rossa che mi ha tagliato la strada all'improvviso.. x fortuna nn correvo eccessivamente e ho evitato l'auto.. ma sapete cosa mi ha fatto + rabbia? il ragazzo alla guida che, qando mi sono giara x insultarlo, si è messo a ridere con i suoi amici sfigati,, e mi rideva in faccia.. da non credere..

...un saluto al motociclista e alla ragazza che non sono più qui con noi.....
zanzara
00sabato 22 marzo 2008 16:07
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"Ms2R.Pingui":


Scusa se ti aggredisco ma che caxxo centrano le due faccine che piangono dal troppo ridere!!!
Sono morte due persone!!!



Cavolo non sei tu che devi scusarti ma io... ho sbagliato, ci sono da poco nel forum e  ho messo il post di notte: ero sicuro di aver messo una faccina che piange.
Scusate

Mo correggo
zanzara
00sabato 22 marzo 2008 16:16
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"desmolesto":


E' terribile che a certi sbagli non ci sia alcun rimedio...
Non passa giorno che girando in moto non subisca qualche stupida mancata precedenza da parte di qualche stupido e incosciente autocazzomobilista...
Mi sorge solo un dubbio: a quanto viaggiava la triumph?
Ripeto, è bruttissimo che ad uno sbaglio (in questo caso il destino ha voluto forse che fossero in due a sbagliare) non possa esserci soluzione.
Mi dispiace che non se la siano potuti cavare con un grosso spavento e magari un paio di vaffa, sarebbe stato tutto più semplice.
In ogni caso secondo me punire oggi un automobilista con due persone sulla coscienza non serve granchè, non credo rappresenterà per forza ancora un pericolo, bisogna casomai spiegare a tutti gli altri a non far cazzate (utopia)...



Gigi  era un ex collega ed  era una bravissima persona, ma ha avuto un comportamento criminale, almeno quanto quello dell' autista, che l' ha pagato con la vita.

Il viale Poetto è un viale a 4 corsie che collega la città con la spiaggia: dopo un ponte e un curvone a sinista c'è  rettilineo lungo circa 1 Km che termina in una rotonda. Non è assolutamente una strada di scorrimento: ci sono case, negozi e 5 caserme i cui portoni danno sulla strada, ci sono passaggi pedonali 2 incroci con semaforo e diversi incroci senza (dai quali si può accedere solo da quella carreggiata (giustamente lo spartitraffico si interrompe solo a i semafori).

L' autista ha fatto una cavolta micidiale a fare quell' inversione, non gli sarebbe costato nulla andare alla rotonda che c'è 500 metri più avanti, a maggior ragione perché ci sono gli alberi dello spartitraffico, che gli limitavano la visuale e lo rendevano difficile da vedere anche per gli altri. Possibile che abbia anche visto il faro della moto, ma a distanza è molto difficile valutare la velocità di una moto, e si è fidato...

Gigi era velocissimo, nell' urto ha aperto la macchina e la moto è entrata completamente dentro l' abitacolo facendo volare la macchina che si è girata di 180° ed è andata a schiantarsi su un palo.

Non sappiamo più guidare, e non risuciamo neanche  a prevedere ciò che è facile da prevedere: da una parte troppi fanno cazza te assurde senza prendere neanche riuscire a prendere in considerazione che gli altri che arrivano possano andare oltre il limite o che possano anche non essere al massimo dell' attenzione; e dall' altra troppi vanno a bomba dappertutto "tanto è verde", "tanto hanno lo stop", "tanto c'è la riga continua", senza manco prendere in considerazione che qualcuno possa non rispettare i segnali...

E questo è il risultato.
Nido
00sabato 22 marzo 2008 17:48
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"zanzara":


"desmolesto":


E' terribile che a certi sbagli non ci sia alcun rimedio...
Non passa giorno che girando in moto non subisca qualche stupida mancata precedenza da parte di qualche stupido e incosciente autocazzomobilista...
Mi sorge solo un dubbio: a quanto viaggiava la triumph?
Ripeto, è bruttissimo che ad uno sbaglio (in questo caso il destino ha voluto forse che fossero in due a sbagliare) non possa esserci soluzione.
Mi dispiace che non se la siano potuti cavare con un grosso spavento e magari un paio di vaffa, sarebbe stato tutto più semplice.
In ogni caso secondo me punire oggi un automobilista con due persone sulla coscienza non serve granchè, non credo rappresenterà per forza ancora un pericolo, bisogna casomai spiegare a tutti gli altri a non far cazzate (utopia)...



Gigi  era un ex collega ed  era una bravissima persona, ma ha avuto un comportamento criminale, almeno quanto quello dell' autista, che l' ha pagato con la vita.

Il viale Poetto è un viale a 4 corsie che collega la città con la spiaggia: dopo un ponte e un curvone a sinista c'è  rettilineo lungo circa 1 Km che termina in una rotonda. Non è assolutamente una strada di scorrimento: ci sono case, negozi e 5 caserme i cui portoni danno sulla strada, ci sono passaggi pedonali 2 incroci con semaforo e diversi incroci senza (dai quali si può accedere solo da quella carreggiata (giustamente lo spartitraffico si interrompe solo a i semafori).

L' autista ha fatto una cavolta micidiale a fare quell' inversione, non gli sarebbe costato nulla andare alla rotonda che c'è 500 metri più avanti, a maggior ragione perché ci sono gli alberi dello spartitraffico, che gli limitavano la visuale e lo rendevano difficile da vedere anche per gli altri. Possibile che abbia anche visto il faro della moto, ma a distanza è molto difficile valutare la velocità di una moto, e si è fidato...

Gigi era velocissimo, nell' urto ha aperto la macchina e la moto è entrata completamente dentro l' abitacolo facendo volare la macchina che si è girata di 180° ed è andata a schiantarsi su un palo.

Non sappiamo più guidare, e non risuciamo neanche  a prevedere ciò che è facile da prevedere: da una parte troppi fanno cazza te assurde senza prendere neanche riuscire a prendere in considerazione che gli altri che arrivano possano andare oltre il limite o che possano anche non essere al massimo dell' attenzione; e dall' altra troppi vanno a bomba dappertutto "tanto è verde", "tanto hanno lo stop", "tanto c'è la riga continua", senza manco prendere in considerazione che qualcuno possa non rispettare i segnali...

E questo è il risultato.


mi permetto di fare un'ultima condiderazione, poi chiudo il discorso....
anche a me e' capitato di sentire certe persone che dicevano : ma la moto stava correndo troppo!
qui credo che oramai sia diventata un'abitudine, dire dopo un'incidente sia mortale che non, dove sono coinvolte delle moto che chi guidava il suddetto mezzo era a folle velocita'....
la colpa e' solo di una persona, sia che la moto correva,sia che stesse facendo i 50 km/h(per uno scontro come questo al 90% mortali), quindi evitiamo certi discorsi anche perche' il padrone della moto ha pagato gia abbastanza credo, ed e' una cosa a parer mio ignobile dire che ha avuto un comportamento criminale in quella strada.
desmolesto
00sabato 22 marzo 2008 19:16
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
Signori, è inutile che ci nascondiamo dietro un dito, se rispettassimo i limiti davvero o almeno non li superassimo sovente di oltre 40 kmh abbasseremmo notevolmente la gravità delle lesioni e anche il tasso di mortalità.
E anche l'altra sera mi son fermato a 20 cm da un imbecille che è uscito da uno stop senza neanche guardare e lui si è pure incazzato roba da matti. Se avessi fatto veramente i 50 mi sarei fermato 5 metri prima probabilmente e non me la sarei fatta sotto (nota bene viaggiavo a 60-70 kmh).
La sicurezza sulla strada la dobbiamo costruire tutti, anche noi motociclisti, perchè viaggiando sparato siamo invisibili e indifesi.
.
Ripeto, mi dispiace perchè sono scomparse due persone e non c'è alcun rimedio, ma una cosa è la responsabilità, una cosa il cameratismo tra motociclisti e i soliti luoghi comuni.
Se si fosse trattato di due pedoni invece che due persone su un'auto?
Davamo la colpa ai pedoni che non attraversano abbastanza velocemente?
Potari
00sabato 22 marzo 2008 19:31
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
regà le strade stanno diventando una giungla gente che corre no rispetta i segnali fanno infrazioni e poi per la minima cosa scendono dalla macchina e con fare arrogante vogliono avere raggione con l'idea di risolvere il tutto venendo alle mani!faccio l'autista di autobus a roma, c'è una arroganza e un ignoranza disarmante vedo delle cose che se mi metto a raccontare scrivo per 2 ore, una settimana fa  un idiota fa inversione su una strada a senso unico un ragazzo con la moto mi stava sorpassando e subito dopo il bus si è trovto sto idiota davanti, lo ha preso in pieno sono sceso e mentre aiutavo il ragazzo l'idiota mi fa: lo hai visto è sbucato da dietro il bus e ti stava sorpassando chiamo la municipale e quando viene mi puoi fare da testimone?
non ho parole ho aiutato il ragazzo a rialzarsi e quando ha visto che si era rialzato gli voleva menare.
che mondo è questo!
Bromomaster
00martedì 25 marzo 2008 16:26
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
Il fatto che spesso la moto è la prima a correre troppo è innegabile... io diversi mesi fa ho fatto un incidente molto simile nella meccanica (100% di ragione mia, ok... ma intanto l'incidente c'è stato) ed ho colpito unìauto in PIENO sulla portiera passeggero. Ero a 40km/h scarsi e frenando all'impatto sono arrivato a 10km/h penso (se rispettassero le precedenze magari non c'era il problema...)

Se ero ache "solo" ai 120 a quest'ora ero morto io e pure il passeggero... di chi sia poi la colpa a quel punto diventa anche relativo... insomma, noi facciamo la nostra parte e speriamo che gli altri facciano la loro... nel fatto di cui sopra la colpa è solo del'aumobilista, ma la responsabilità è anche del motociclista... un saluto ad entrambe le vittime.
Giacomino 78
00martedì 25 marzo 2008 16:35
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"Potari":


.. quando ha visto che si era rialzato gli voleva menare.
che mondo è questo!



Cioè il tipo che faceva l'inversione voleva menare il motociclista che si era rialzato da terra?? da non crederci...

Cmq cosa simile capitata a me ad Ostia anni fa: il giorno dopo aver preso la moto nuova!

Vado per la mia strada in centro e sorpasso a passo d'uomo la fila del semaforo che, pur essendo verde, ancora non si muoveva. Dall'altra parte dell'incrocio una signora nota un posto libero a sinistra e, senza guardare allo specchietto, invade la corsia opposta (Striscia continua) per non perdere il posto auto.

Io me la trovo davanti, non posso frenare e, pur riuscendo a schivarla (non andavo oltre i 30 km/h) mi sbilanci oe cado in terra.

Un vecchiaccio maledetto scende da un auto e dice "Ho visto tutto, il motociclista correva come un pazzo". Vado al pronto soccorso dove mi dimettono.

MORALE: La donna riceve una contravvenzione per aver invaso la corsia opposta. Io avevo il 100% della ragione, per causa del vecchio di merda, mi tocca un concorso di colpa. I danni sono sistemati, ma l'incazzatura e il premio della assicurazione aumentano.
Fabio4486
00martedì 25 marzo 2008 16:48
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
.
Flea2006
00mercoledì 26 marzo 2008 10:53
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
.
Ms2R.Pingui
00mercoledì 26 marzo 2008 14:20
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
Il fatto he la moto probabilmente stasse andando più veloce di quanto consentito ci sta ma vogliamo ricordare che il motociclista
aveva il verde e che l'automobilista ha fatto un inversione a U !dove c'è una direzione obbligatoria!!
Sfido chiunque ad fare un inversione a u e farsi centrare in pieno e poi andare a dire "ma stava correndo troppo io non ho colpa"
BenBostrom86
00mercoledì 26 marzo 2008 14:33
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
il fatto è che se il motociclista andava nei limiti tutto questo poteva evitarsi... la cazzata quello in macchina l'ha fatta ma se non si correva forse non ci sarebbero state vittime...
comunque condoglianze a tutte e 2 le famiglie!
Ms2R.Pingui
00mercoledì 26 marzo 2008 14:37
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
Vabbe che le brembo fanno miracoli ma vorrei vedere chi riesce a fermarsi se gli sbuca una
macchina davanti (2 o 3 metri di distanza) e sta andanto a 50 km orari §52§ §52§ §52§
BenBostrom86
00mercoledì 26 marzo 2008 15:12
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
se fai un incidente a 50km/h non è la stessa cosa farlo da 90 a salire...
Giacomino 78
00mercoledì 26 marzo 2008 16:22
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"BenBostrom86":


se fai un incidente a 50km/h non è la stessa cosa farlo da 90 a salire...



Ben, penso di interpretare Mr Pingui... sicuramente c'è differenza in termini di danni in base alla velocità, e questo è assodato... ma non criminalizziamo una persona che andava per la sua strada ed ha colliso con un pirla che fa inversione ad U dove non consentito ! anche se lo stesso motociclista fosse andato qualche km oltre la velocità codice..
Maclondon
00mercoledì 26 marzo 2008 16:40
Re: non c'è limite alla demenza: 2 morti
"desmolesto":


Signori, è inutile che ci nascondiamo dietro un dito, se rispettassimo i limiti davvero o almeno non li superassimo sovente di oltre 40 kmh abbasseremmo notevolmente la gravità delle lesioni e anche il tasso di mortalità.
E anche l'altra sera mi son fermato a 20 cm da un imbecille che è uscito da uno stop senza neanche guardare e lui si è pure incazzato roba da matti. Se avessi fatto veramente i 50 mi sarei fermato 5 metri prima probabilmente e non me la sarei fatta sotto (nota bene viaggiavo a 60-70 kmh).
La sicurezza sulla strada la dobbiamo costruire tutti, anche noi motociclisti, perchè viaggiando sparato siamo invisibili e indifesi.
.
Ripeto, mi dispiace perchè sono scomparse due persone e non c'è alcun rimedio, ma una cosa è la responsabilità, una cosa il cameratismo tra motociclisti e i soliti luoghi comuni.
Se si fosse trattato di due pedoni invece che due persone su un'auto?
Davamo la colpa ai pedoni che non attraversano abbastanza velocemente?



ti quoto in pieno.
spesso sento, e proprio in questo forum, di quanto uno piega, di quanto uno corre.......e non in pista!
beh chissa se queste persone si chiedono mai cosa ci sia dietro una curva, alla fine di una strada etc etc.
nessuna ipocrisia da parte mia, capita a tutti di viaggiare a velocità più alte del dovuto, ma mi viene da sorridere quando sento che c^è chi lo fa in tutta sicurezza........quella non esiste mai!
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