Re: MotoGP - Mugello
riporto un articolo di stampa libera e non influenzata da mediaset o da meda & co. i giornalisti normali si stanno stufando di valentino e delle sue cazzata finalmente... questo giornalista l'ha praticamente distrutto
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=865330 Firenze, 4 giu (Velino) - Ve ne sarete accorti, se siete appassionati di moto certo, ma anche se seguite notiziari televisivi o leggete il vostro quotidiano. Domenica 31 maggio, autodromo del Mugello, prova casalinga, famosissima e seguitissima del Motomondiale GP. Gara che Valentino ha già vinto sette volte e che contava, nel suo modo, giocando a gatto e topo con i suoi avversari, di conquistare anche per l'ottava. Quindi, come sempre gran seguito nei media sia il venerdì sia il sabato, dichiarazioni e interviste del vincitore annunciato e dei suoi pur validi avversari, il "Ducati re" Casey Stoner e il ragazzino indisponente compagno di squadra Jorge Lorenzo, niente affatto comprimario e anzi spavaldo nella determinazione a strappare al mito Valentino il merito della miglior prestazione Yamaha. Com'è andata lo sapete; complice una variabilità del tempo che ha stravolto le strategie, complicato le scelte dei team ed esaltato la capacità di andare al limite, questa avventurosa e appassionante edizione del GP del Mugello ha visto alla fine una meritata vittoria di Stoner con la rossa Ducati, davanti di misura al ragazzino Jorge Lorenzo, che ha preceduto Valentino, desolato terzo anche se vincitore annunciato. Fino all'ultimo giro i Valentino-fans erano strasicuri che anche stavolta "il dottore" li avrebbe fregati tutti all'ultimo giro, all'ultima curva. E invece niente, anzi anche l'umiliazione, non già della Ducati di Stoner, ma di una costante superiorità e solidità dell'impertinente, sbarbatello compagno di squadra.
Questo però lo sanno solo quelli, tanti, che hanno seguito il GP in autodromo o davanti al televisore. Sì perchè i telegiornali, che quando vince Valentino passano la notizia nei titoli principali, con affermazioni roboanti e servizi da quattro minuti, hanno tutti, ma proprio tutti relegato la splendida vittoria della rossa nazionale, la mitica Ducati condotta da quel grande campione che è Casey Stoner, a una telegrafica comunicazione tra i tanti avvenimenti sportivi della giornata. Anzi in qualche caso il senso della comunicazione era: "Strana corsa che Valentino non ha vinto", tralasciando del tutto sia l'impresa di Stoner/Ducati sia quella di Jorge Lorenzo, miglior risultato Yamaha. Stranezze della comunicazione, sulle quali forse è utile riflettere. Si perchè come spesso accade a noi italiani, il mito della Ducati è più forte in Giappone o negli USA piuttosto che in patria; sì perchè lo sponsor Ducati nella moto GP non è Fiat, che invece è sponsor della giapponesissima Yamaha. Valentino poi ci ha messo di suo, con una dichiarazione... alla Biaggi, che scaricava immediatamente la responsabilità della mancata vittoria zsulla scelta sbagliata del team (il suo team personale e privato) e non alla sua resa in gara. I media, come sempre, si sono mostrati molto comprensivi con Valentino, che non si discute per principio, e compassati nella cronaca di una gara invece appassionante come quella del Mugello. La morale? D'accordo il personaggio, d'accordo la popolarità: ma nello sport dovrebbe dominare un'etica dell'informazione più attenta, che valorizzi l'agonismo, la passione, il merito.
(Fabrizio Brunetti) 4 giu 2009 00:39