I primi 100 GP della RossA
http://www.gazzetta.it/Motori/Motomondi ... cati.shtml PHILLIP ISLAND (Australia), 7 ottobre 2008 - Immaginare il paragone di Davide-Ducati che lotta e vince contro i Golia giapponesi è troppo facile. Ma è l'essenza di questo "miracolo". Perché se ci si ferma a esaminare con raziocinio le cose, non si riesce a capire come un manipolo di uomini, con dietro una piccola industria, riesca a tenere testa ai colossi della moto.
GUIZZO - La spiegazione invece è piuttosto facile. Bisogna mettere insieme tanto metodo giapponese, un (bel) pizzico di genio italico, una sconfinata passione che rende quello di Borgo Panigale, più che un reparto corse di tecnici, un gruppo di artisti dei motori. Così nascono i trionfi di domenica. In Superbike, a Magny-Cours, il titolo piloti di Troy Bayliss e quello Marche (siamo a 13 e 15 in 21 anni), a Phillip Island, la cavalcata solitaria di Casey Stoner. Certo, quest'anno per mille motivi — uno su tutti, Vale Rossi — è stato fallito il doppio bersaglio grosso, ma sulla pista australiana la Ducati ha tagliato nel migliore dei modi i 100 GP dal 2003, anno d'ingresso nella classe regina.
CHOC - Il bilancio è di 23 vittorie (15 Stoner, 7 Capirossi, 1 Bayliss), più altri 35 podi (pure con Elias, Xaus e Barros), 22 pole (13 Stoner, 8 Capirossi e 1 Gibernau) e il doppio titolo 2007. Ma già l'esordio era stato col botto. Tanto che avrebbe dovuto mettere sull'avviso i giapponesi. Si correva a Suzuka, in casa della Honda. In una gara tragica per l'incidente a Daijiro Kato, Loris Capirossi, debuttante con le 4 tempi, si presentò col miglior crono al venerdì e poi scalò il podio, dietro Valentino Rossi e Max Biaggi che guidavano Honda ben più collaudate.
CENTRO - Poi a Jerez arrivò la prima pole di Capirossi (alla 3ª gara dell'anno!) e sempre in Spagna, a Barcellona, la prima vittoria, ancora con Loris. La rossa è cattiva. Un gran motore, ma bisogna essere dei duri come Loris e Troy per guidarla. E alla fine il biglietto da visita complessivo è di 1 vittoria, 8 podi (3 dell'australiano), 3 pole, il 2° posto nella classifica costruttori e il 4° per Capirossi tra i piloti.
CADUTA - Sembra tutto ben avviato, invece la moto 2004 si dimostra un disastro (solo 3 podi). Anche i piloti sono messi in discussione: resta Capirossi, mai troppo amato (era la terza scelta dopo che Rossi e Biaggi avevano declinato), e viene licenziato con mille polemiche dei tifosi Bayliss per Carlos Checa. Ma soprattutto, un po' per lungimiranza, un po' per avere una giustificazione in caso di nuovi cattivi risultati, vengono scelte le gomme Bridgestone.
RINASCITA - Le coperture giapponesi hanno alti e bassi, ma quando vanno sono un portento. In 2 anni arrivano 5 vittorie con Capirossi e 9 podi (2 con Checa), 6 pole, 1 con Gibernau, ingaggiato senza troppa fortuna nel 2006. Proprio l'incidente innescato dallo spagnolo a Barcellona priva Capirossi, coinvolto nel botto, della possibilità di lottare per il titolo. Ma c'è il podio iridato sia per i piloti, sia tra le marche, e l'emozionante doppietta finale a Valencia, con Bayliss, sostituto di Gibernau, davanti a Loris.
BINGO - Il 2007 è storia recente. Un po' fortunosamente — Gibernau litiga sull'ingaggio, Melandri è bloccato dal Team Gresini, Hayden preferisce la Honda — arriva Casey Stoner, con la sua irresistibile cavalcata. Fino alla vittoria di domenica.
di
Filippo Falsaperla
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Domani mattina il Sole sorgerà, e chissà la marea cosa può portare