Solidarietà ai giapponesi, quindi sono contento per la Honda.
Stoner, il solito: imprendibile!
Bene Rossi, anche se questa volta con il favore di una pista storicamente favorevole alla Ducati. Ma i buoni segnali ci sono e speriamo che abbia trovato la strada giusta per avvicinare le prestazioni dei migliori (ma basta, per favore, con questa spalla...).
Bautista: in tempi NON sospetti avevo detto che era sottovalutato (anche da noi ductisti). Oggi dimostra di essere un punto di riferimento per lo sviluppo della D16.
Il suo tempone, vicinissimo a quello del fortissimo Pedrsoa, ci fa sperare.