Re: [REPORTAGE] Cena sociale 2013 - Padova
LA CENA IN POLENTONIA – 1^ PARTE La mia cena sociale DMC comincia sostanzialmente a metà settembre quando il Gregg, per paura di rimanere solo e senza compagnia e risultare l’unico cazzaro romano di tutto il DMC, comincia a rompere la ramazza (viste le recenti parole censurate cercherò di usare un linguaggio più pudico del solito rinunciando alla mia affezionatissima minkia siciliana) a mezza sezione per venire assieme a lui a Padova.
Questo è un piccolissimo esempio dell’attività di stalking che ha portato avanti per 3 giorni, ininterrottamente, facendomi considerare l’idea di cambiare numero di telefono.
Cmq alla fine devo dire è riuscito nel suo intento, ottenendo di portare una buona rappresentanza della sezione a Padova e, soprattutto, convocando tutti quanti i reduci dal compleanno siciliano, che garantivano una certa sobrietà ed eleganza.
Fatta questa premessa andiamo alla partenza. Dopo un soffertissimo dibattito durato una settimana si è deciso di viaggiare con il treno, il famigerato Italo, che in 3 ore ci avrebbe portato a Padova. La sezione distaccata di Viterbo con Stefanino e lo sconosciuto jolly69, invece, sarebbe venuta in moto. Losco con Scimmy avrebbero fatto la trasferta romanticamente in macchina.
Partenza prevista del treno ore 13:30.
Consci che questo non era un appuntamento per una uscita in moto, anziché ritrovarci con le canoniche 2 ore di ritardo, stavolta eravamo in stazione con 2 ore di anticipo! Un evento di eccezionalità allucinante che può comprendere solo chi ci conosce.
Primi 3 ad arrivare in stazione io, il Gregg e Belli Capelli. M@u, per non rovinare troppo la reputazione generale, è in ritardo e provvede ad aggiornarci sul suo attuale status
Equipaggiamento della sezione per la trasferta in terra padana Apporto di Belli Capelli:
- N. 1 paio di occhiali da sole color arancione con disegnino di boccale di birra, te li mettevi e perdevi la vista per i successivi 15 minuti.
- N. 1 parrucca color arcobaleno con cresta incorporata.
- N. 2 boa di finto struzzo, consistenza carta vetrata da 600, uno bianco e uno rosso, ottimi per sfilata al gay pride e per levigare superfici irregolari.
L’equipaggiamento del bravo legionario prevedeva anche:
- N. 1 megafono comprato dalla bancarella di un cingalese a Porta Pia dal sottoscritto con annessa batteria ricaricabile che si è rotta al primo tentativo di ricarica, provocando le urla di dileggio di tutti i miei accompagnatori.
L’equipaggiamento prevedeva poi:
- N.1 bandierone del DMC Roma con il quale segnare il passaggio della truppa per le varie tappe dell’evento e per il quale, in caso di tentato furto, dovevamo essere pronti anche alla rissa sanguinolenta (tranne che con Demo-Teo, troppo grosso per tutti). Il cimelio doveva essere portato dal moderatore Gregg, unica cosa che non si doveva dimenticare … e infatti se l’è dimenticato, dando l’ennesima dimostrazione di quanto si meriti questa carica.
Poco dopo arriva la premiata coppia Pengo-Tara la quale, per l’occasione, mossa dal suo notorio spirito di bontà, onde far apparire più arzillo Pengo, ha deciso di lasciare a casa la carrozzella con cui abitualmente deambula il nostro veterano. Il dinamico duo all’arrivo, però, sbaglia il lato del binario, visto che mi trovavo ho deciso di dar loro un’accoglienza degna (notare come fosse intenzione dello stesso Pengo dare dimostrazione di un’insperata agilità).
I due, da bravi motociclisti, si sono portati un bagaglio minimal, giusto due cosette… ma soprattutto in una comodissssima valigia, molto molto pratica per il viaggio. Per l’occasione Pengo decide di trovare una soluzione di comodo … almeno per il nostro soggiorno a Eataly, dove siamo andati per il pranzo, considerando che per oltre un'ora non avevamo una ciciolla da fare.
Qui io e il Gregg cominciamo subito a dare sfogo alla nostra serietà al bancone del piadinaro con una foto che diverrà un must.
A Eataly ci raggiunge, ultimo ma non ultimo e reduce da una sbornia del venerdi sera, l’abruzzese M@u, tutto vestito da fighetto.
Il viaggio in treno scorre via molto tranquillo, tra uno scopone e una briscola, nulla di particolare da segnalare….
All’arrivo in stazione ci siamo uniti al gruppo terrone di Latina e assieme siamo fuoriusciti nel piazzale antistante ove abbiamo incontrato il delegato della sezione Padova e, dopo averlo sobriamente salutato, abbiamo immortalato l’incontro con una foto, anch’essa sobria.
Trasbordo in pullmino verso l’hotel dove Belli Capelli comincia a sfrangiarci i testicoli chiedendo di fare una foto sotto un cartello con scritto “Padova”, perché deve proporre ai suoi amici un intelligentissimo rebus fotografico, chiamandosi Antonio … ma del resto … sò laziali, si accontentano di poco. Cmq proseguirà con questa tortura per quasi 24 ore.
All’arrivo in hotel ci accoglie l’organizzatrice bdp con la sua bellissima bimba in braccio e ci fornisce i gadgets della serata, uno dei quali ha provocato la commozione di tutti noi… si trattava dell’ambitissimo berrettino blu del DMC, un cimelio che tutti noi vorremmo possedere, infatti io ne ho solo 2 e così ho potuto rimpinguare la collezione. In quel contesto comincia un curiosissimo gioco a premi ideato dall'organizzazione padovana … “indovina il peso”, su cui tornerò più avanti.
Saliti e sistemati nelle camere dopo un breve sciacquettìo io e M@u decidiamo di riscendere, nel bar dell’albergo troviamo Pengo, Tara e Belli Capelli, rimasto orfano del moderatore compagno di stanza che nel frattempo è andato a fare il buffone di corte e/o scimmia di compagnia alla riunione moderatori, qui parte la serata alcolica con l’immancabile drink polentone di queste parti: lo spritz assaggiato in tutte le sue varianti.
Seguono un paio d’ore di fase REM in cui stranamente non succede quasi nulla…
Quasi…
Un paio di cose che mi ricordo sono:
il socco che decide di cambiare il noiosissimo sfondo del desktop della hall dell’albergo
gruppo di comitiva di cinesi che si siedono a mangiare alle ore 19.30, gruppo di cui faceva parte un soggetto dagli atteggiamenti effemminati che si è seduto anche vicino al Gregg… l’avrà visto aggirarsi prima col boa di struzzo al collo
ed esilarante figura di fece umana di alcuni soci (me compreso) che, avvicinandosi a un s2r parcheggiato davanti all’albergo hanno deriso nella maniera più becera il proprietario a causa di un adesivo attaccato al coprisella che avvertiva sulla pericolosità di toccare gli scarichi caldi. Agli sbeffeggiamenti e agli sghignazzi ha risposto il legittimo proprietario che era a 42 cm dal nostro ano, per fortuna era una persona di spirito (non per niente è siciliano) e dopo i primi secondi di imbarazzo agghiacciante da parte nostra siamo diventati tutti amiconi … sono subito corso su e-bay col cellulare a cercare quell’adesivo per spirito di solidarietà.
Finalmente verso le 9 sono sbucati dalle nebbie anche stefanino e jolly69 - come detto sconosciuto praticamente a tutti ma che ci darà, come si sarà intuito dalle precedenti pagine, grandissime soddisfazioni - sui loro s4, incrocchiati come due 85enni con l’artrosi, ma sani e salvi.
Per la cena ci siamo tutti!
Tu bi continued