Kawasaki Z750 R
La naked preferita dal pubblico italiano affila le unghie e si presenta in una nuova versione: più che un restyling del modello attualmente in commercio, la Kawasaki Z750R è una moto rivista in molte delle sue parti fondamentali. Vediamo come.
Partiamo dalla ciclistica, arricchita - innanzitutto - da una nuova forcella a steli rovesciati da 41 millimetri derivata da quella della sorella maggiore Z1000. A differenza del modello base, ora lo smorzamento in estensione può essere regolato su entrambi i lati, mentre l’ammortizzatore posteriore ha il serbatoio per l’azoto separato. Nuovo anche il forcellone, più leggero e con un design simile a quello della Z1000 della penultima serie.
Il reparto frenante è affidato alla coppia di pinze anteriori ad attacco radiale che si combina con i dischi a margherita da 300 mm di diametro e il cui spessore è stato aumentato di 1,5 millimetri rispetto alla versione normale. Radiale è anche la pompa freno e, se si aggiunge la presenza dei tubi in treccia metallica, il pacchetto complessivo risulta molto più adatto a una guida stradale sportiva e alle scorribande in pista. Disponibile anche la versione dotata di Abs.
Il reparto frenante è affidato alla coppia di pinze anteriori ad attacco radiale che si combina con i dischi a margherita da 300 mm di diametro e il cui spessore è stato aumentato di 1,5 millimetri rispetto alla versione normale. Radiale è anche la pompa freno e, se si aggiunge la presenza dei tubi in treccia metallica, il pacchetto complessivo risulta molto più adatto a una guida stradale sportiva e alle scorribande in pista. Disponibile anche la versione dotata di Abs.
Le novità estetiche si manifestano principalmente nel nuovo cupolino a struttura composita, nel serbatoio bicolore e nel parafango anteriore in tre pezzi. Rivista anche la strumentazione.
video
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