neanche un centesimo per i terremotati...

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Rob-s4-916
00venerdì 17 aprile 2009 10:54
neanche un centesimo per i terremotati...
SCUSATE, MA IO NON DARO' NEANCHE UN CENTESIMO

di Giacomo di Girolamo

Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi
raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia
suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza
il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun
numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò
nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle
poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole
bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.

Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori,
alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi
hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no - stop, le scritte
in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che
questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da
italiano, io possa fare.

Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo
stereotipo dell'italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di
cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei
momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio
che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da
pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull'orlo del pozzo di Alfredino, a vedere
come va a finire, stringendoci l'uno con l'altro. Soffriamo (e offriamo) una
compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.

Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi
coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do
una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono
già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione
civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la
Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano
invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l'economia del nostro
Paese.
E nelle mie tasse c'è previsto anche il pagamento di tribunali che
dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero
farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una
classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma
proprio nulla, che non sia passerella.

C'è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare
i posti terremotati. In un viaggio pagato - come tutti gli altri - da noi
contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n'era proprio bisogno?
Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di
"new town" e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo:
"new town". Dove l'ha preso? Dove l'ha letto? Da quanto tempo l'aveva in
mente?

Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve
essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come
nasce "new town". E' un brand. Come la gomma del ponte.

Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani,
nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che "in questo
momento serve l'unità di tutta la politica". Evviva. Ma io non sto con voi,
perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle
della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello
che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli
italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono
per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una
giustizia che non c'è.

Io non lo do, l'euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito
lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani
guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per
compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono
eccome quel terremoto. E diedero un po' dei loro risparmi alle popolazioni
terremotate.

Poi ci fu l'Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico
versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti
come è andata. Dopo l'Irpinia ci fu l'Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo
strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.

Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come
prima?
Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro:
comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole
crollate a L'Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un
funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante
non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.

Ecco, nella nostra città, Marsala, c'è una scuola, la più popolosa,
l'Istituto
Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo
trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio
di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro
d'affitto
fino ad ora, per quella scuola, dove - per dirne una - nella palestra lo
scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo
scirocco! C'è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo
inventare?) il controsoffitto in amianto.

Ecco, in quei milioni di euro c'è, annegato, con gli altri, anche l'euro
della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non
come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto.
Stavo per digitarlo, l'sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno
sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul
terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho
capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per
quella bestialità che avevano detto.

Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa
succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi.
E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta
e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l'alibi per non parlare d'altro,
ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella
che sta all'opposizione) perché c'è il terremoto. Come l'11 Settembre, il
terremoto e l'Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.

Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo
volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli
sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei
super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono
le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta
sempre più rabbia.

Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il
mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di
italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa
pianto, quando sento dire "in Giappone non sarebbe successo", come se i
giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know - how del Sol
Levante fosse solo un' esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di
laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all'atto
pratico.

E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel
frastuono della televisione non c'è neanche un poeta grande come Pasolini a
dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno
uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia.
Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il
diritto di dire quello che penso.
Come la natura quando muove la terra, d'altronde.
Hoilcertificato
00venerdì 17 aprile 2009 11:23
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
come dargli torto...di retorica sn stanco pure io. bellissimo il finale. mancano i poeti. li hanno ammazzati di noia. restano solo piccoli uomini schiacciati nel loro odio di parte (qualunque esso sia).
Facecar
00venerdì 17 aprile 2009 11:24
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
anche se il tuo gesto può risultare incondivisibile, è mosso da una rabbia condivisibilissima.
Frankyb1982
00venerdì 17 aprile 2009 11:26
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
ANche io di euro non ne dò più a nessuno......salvo pochi rarissimi casi.
Non perchè sia stronzo o insensibile alle sofferenze altrui,ma perchè chissà quanti se ne rubano di questi soldi......
Io anche questo mese come tutti gli altri ho pagato 500 euro di tasse su uno stipendio di 1050 euro.......
Sputtanino meno quei soldi.....e li facciano andare dove servono!!
lespaul76
00venerdì 17 aprile 2009 11:30
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Sacrosanto.
Legionario900
00venerdì 17 aprile 2009 13:01
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Quoto anche le virgole.
Non tanto per l'invettiva contro la classe politica (se vogliamo pure anch'essa passibile di retorica) quanto per il discorso di "sms pulisci-coscienza".
Molto meglio una vanga in mano.
Luka620Dark
00venerdì 17 aprile 2009 13:04
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
"Hoilcertificato":


come dargli torto...

gavin
00venerdì 17 aprile 2009 13:07
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
QUOTO TUTTO
inge85
00venerdì 17 aprile 2009 13:12
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
più che giusto...
Andrea583
00venerdì 17 aprile 2009 13:20
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
belle parole, soprattutto perchè "dense" di significato

poi ognuno si comporta come meglio crede, ma queste parole sono molto "vere"
GILLONE
00venerdì 17 aprile 2009 13:21
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
...più che condivisibile come discorso!a parer mio.....
HADUS
00venerdì 17 aprile 2009 13:25
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
"GILLONE":


...più che condivisibile come discorso!a parer mio.....

Yattaman
00venerdì 17 aprile 2009 13:34
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
io mi domando ma se vi trovaste al posto di quei poveri abruzzesi la pensereste allo stesso modo?
Ms2R.Pingui
00venerdì 17 aprile 2009 13:35
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Bell'esempio dell'Italia dritto in faccia...
Legionario900
00venerdì 17 aprile 2009 13:41
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
"Yattaman":


io mi domando ma se vi trovaste al posto di quei poveri abruzzesi la pensereste allo stesso modo?



Sì penserei che sarebbe meglio afferrare una vanga e scavare piuttosto che mandare 1€ più o meno alla cieca.
Il papà di una mia amica ad esempio è radioamatore, nel tempo libero si occupa per intenderci del coordinamento di varie manifestazioni tipo rallies ecc. Tempo un giorno ha preso ed è andato in Abruzzo con la protezione civile. Forse ha donato pure l'euro, chiederò per curiosità :)
michy900ie
00venerdì 17 aprile 2009 14:28
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Il discorso è pienamente condivisibile, ma nonostante ciò...dato che non posso essere con loro a scavare o far altro, cerco di aiutarli in altri modi, non credo ci sia nulla di male, ognuno aiuta come può...se vuole...e se può!
dada69
00venerdì 17 aprile 2009 14:40
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
si ma il succo del discorso stà nel fatto che se tutto funzionasse come dovrebbe , non servirebbero ne gli sms ne i volontari

purtroppo questa è appunto utopia  §52§
AlexB
00venerdì 17 aprile 2009 14:55
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
"Yattaman":


io mi domando ma se vi trovaste al posto di quei poveri abruzzesi la pensereste allo stesso modo?



Bella domanda retorica del cazzo...

A maggior ragione , se ci trovassimo al loro posto saremmo piu' incazzati e sdegnati del sig. Giacomo di Girolamo , non avremmo certo bisogno della pieta' del "1 euro per l'Abruzzo", avremmo perso casa e famiglia ma non la dignita'.Non avremmo il coraggio, di chiedere "1 euro per l'Abruzzo", a nessuno,vista l'aria che tira.
E ai vari clerici e politici di destra e sinistra che si permettono di venire in Abruzzo "per verificare la reale situazione " o "per controllare che la situazione sia gestita al meglio" diremmo : stattene a casa, hai gia fatto abbastanza danni.

Sig. di Girolameno , Lei ha centrato il bersaglio.
Frenk
00venerdì 17 aprile 2009 16:11
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Ottima riflessione.

Grazie per averla condivisa con noi.
desmonevrotico
00venerdì 17 aprile 2009 16:40
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
ti straquoto...se doni un centesimo è solo la legittimazione per un altro str@@@o a fare le cose e le case a c@volo....
ho comunque la VAGA idea che la ricostruzione in Abruzzo la pagheremo tutti quanti con un VAGO aumento delle tasse(vedi benzina ecc)..noi italiani saremo fantasiosi a letto ma pure per inventare tasse...chi ci batte????....io la farei pagare la ricostruzione ha chi ha edificato a membro di segugio...LAMPS!!!
ghigomail
00venerdì 17 aprile 2009 19:22
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
perfettamente d'accordo
`Ryo`
00venerdì 17 aprile 2009 23:43
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
è un discorso molto cinico ma giusto... infondo non sono le persone che ora son senza casa che ne han colpa... la colpa ce l'ha chi non ha costruito a norma.... a loro bisognerebbe togliere tutto ogni centesimo e buttarli in mezzo a una strada per ripagare i poveri terremotati...
R4is
00sabato 18 aprile 2009 00:18
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Se io fossi Abruzzese:

Forse penserei che è lo stato che deve accertare come mai le case progettte da ingegneri e costruite da ditte professioniste sono crollate come castelli di carta intorno ad abitazioni rimaste in piedi, di persone che le hanno costruite con le loro mani a cominciare dai mattoni.

Mi chiederei se è propio necessario sto viavai di "vip" che predicano di evitare la passerella pubblicitaria ma di fatto sono presenti un giorno si e l' altro pure a spese dei constribuenti e con il loro corteo di auto blu ed eserciti di scorta intralciando quel poco di libertà che mi è rimasta.

Mi chiederei se era propio indispensabile lo sciacallaggio dei giornalisti che si collegavano dallo stesso punto in 2 o 3 per lo stesso telegiornale a distanza di 3 minuti.

Mi chiederei come mai la ditta che ha fatto il collaudo di un ospedale construito poco piu di 6 anni fa è fallita dopo 3 mesi da quel collaudo.

Penserei che con tutte le tasse che ho pagato tutti i santi mesi senza sconto con la mia busta paga, quando compro le sigarette, quando faccio il pieno, quando pago l'iva ad ogni acquisto dovrebbero bastare anche a pagare i vari enti venuti ad aiutare me e la mia gente. (come in effetti sono bastati vito che i soldi offerti non sono ancora stati raccolti).

Penserei che forse i soldi spesi per il viaggio del ministro dell' isutruzione che è venuto a far visita ai miei bambini che hanno ripreso ieri ad andare a scuola, sarebbero stati piu che sufficienti a comprare un libro per ogni bambino che invece si sono ritrovati libri diversi uno dall' altro offerti dalla protezione civile.

Ma poi mi accorgo che non sono un Abruzzese, la mia famiglia dorme sotto il tetto di casa nostra, e domani ricomincia un' altra giornata di poco diversa da quella appena finita, e quindi non ho il diritto di dire certe cose perche gli Abruzzesi hanno dimostrato di essere un popolo con una grande dignità una grande inteliggenza e probabilmente queste cose le pensano da soli, non c'è bisogno che le dica io.
mozzoni11
00sabato 18 aprile 2009 00:46
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Quoto tutto, ma proprio tutto.
Se voglio aiutarli e lo voglio parto con la macchina e gli porto gli aiuti.
Perchè nessuno dei politici ha azzardato un ezzeramento degli sgravi dell'iva?
E' una cosa che paghiamo tutti, solo che chi ha la partita iva accede agli sgravi gli altri no però ogni volta che compriamo qualcosa il 20% dovrebbe andare allo stato, e allora perchè quest'anno non fanno pagare l'iva a tutti e ci tirano su i soldi per la ricostruzione?
cloud717
00sabato 18 aprile 2009 00:53
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
e' davvero toccante ....... e veritiera purtroppo :( ... l'ho gia' postata in altri due forum ...
marvelous62
00lunedì 20 aprile 2009 08:05
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
condivido pienamente
Cazzo L'Aquila due e' veramente da incorniciare questa puttanata.
Anche in momenti come questi c'e' tanta gente che pensa soltanto a far soldi.
metallicBG
00lunedì 20 aprile 2009 09:20
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Bè io vado controcorrente!!!

Posso anche essere d'accordo, la morale è giusta e le parole sono belle, tristi, ricche di significato, toccanti, GIUSTE O SBAGLIATE....ma sono sempre parole!!!

La realtà è che quella povera gente ora ha bisogno di ripartire, ha bisogno di ricostruire case, asili, scuole ecc... e purtroppo sappiamo tutti che con le parole non si va da nessuna parte...

Poi ci sarà sempre qualcuno che speculerà, qualcuno che diventerà ricco grazie a queste disgrazie...anche questa è l'italia...ma almeno in queste occasioni preferisco pensare all'italia che dona...anche solo un'euro...a differenza di chi fa la morale, senza donare nemmeno un fottutissimo euro a favore di chi ha perso tutto!!!
Yattaman
00lunedì 20 aprile 2009 10:19
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Ma che state a di!! Allora andate tutti li con pala o con altro a dare una mano!!! E io visto che non posso andarci cerco di aiutarli in qualche altro modo (vedi sms, vedi bonifico..eccetera eccetera).
Frankyb1982
00lunedì 20 aprile 2009 11:05
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
Il caso di san giuliano di qualche anno fà doveva far riflettere tutti i "buoni d'animo",invece nulla...fette di salame davanti agli occhi,come sempre.
Li crollò solo una scuola e morirono dei bambini...ricordate si?
Milioni di donazioni e ora sapete li cosa stà succedendo?
No?
Bene allora informatevi e guardate dove e a chi sono finiti i soldi delle vostre donazioni!!
metallicBG
00lunedì 20 aprile 2009 11:13
Re: neanche un centesimo per i terremotati...
"Frankyb1982":


Il caso di san giuliano di qualche anno fà doveva far riflettere tutti i "buoni d'animo",invece nulla...fette di salame davanti agli occhi,come sempre.
Li crollò solo una scuola e morirono dei bambini...ricordate si?
Milioni di donazioni e ora sapete li cosa stà succedendo?
No?
Bene allora informatevi e guardate dove e a chi sono finiti i soldi delle vostre donazioni!!




e allora a braccia conserte, seduti sul divano continuiamo la rassegnazione del “non fare nulla perchè tanto non cambia nulla"

E AVANTI SAVOIA...
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