Re: disastro Costa
Una nota di protesta del nostro ambasciatore a Berlino e nulla di più. Così sta passando di fatto sotto silenzio l’aggressione all’Italia messa in atto da Der Spiegel, il più importante settimanale tedesco: copertina sul caso Concordia e un titolo che non lascia spazio a equivoci: «Italiani mordi e fuggi» letteralmente, ma traducibile come «italiani codardi».
Che i tedeschi siano una razza superiore lo abbiamo già letto nei discorsi di Hitler. Ricordarlo proprio oggi, giorno della memoria dell’Olocausto, quantomeno è di cattivo gusto. È vero, noi italiani alla Schettino abbiamo sulla coscienza una trentina di passeggeri della nave, quelli della razza di Jan Fleischauer (autore dell’articolo) di passeggeri ne hanno ammazzati sei milioni. Erano gli ebrei trasportati via treno fino ai campi di sterminio. E nessuno della razza superiore tedesca ha tentato di salvarne uno. A differenza nostra, che di passeggeri ne abbiamo salvati 4.200 e di ebrei, all’epoca della sciagurate leggi razziali, centinaia di migliaia. Era italiano anche Giorgio Perlasca, fascista convinto, che rischiò la vita per salvare da solo oltre 5mila ebrei. È vero, noi italiani siamo fatti un po’ così, propensi a non rispettare le leggi, sia quelle della navigazione che quelle razziali. I tedeschi invece sono più bravi. Li abbiamo visti all’opera nelle nostre città obbedire agli ordini di sparare su donne e bambini, spesso alla schiena. Per la loro bravura e superiorità hanno fatto scoppiare due guerre mondiali che per due volte hanno distrutto l’Europa. Fanno i gradassi ma hanno finito di pagare (anche all’Italia) solo un anno fa (settembre 2010) il risarcimento dei danni provocati dal primo conflitto: 70 milioni di un debito che era di 125 miliardi. Ci hanno messo 92 anni e nel frattempo anche noi poverelli li abbiamo aiutati prima a difendersi dall’Unione Sovietica, poi a pagare il conto dell’unificazione delle due Germanie.Questi tedeschi sono ancora oggi arroganti e pericolosi per l’Europa. Se Dio vuole non tuonano più i cannoni, ma l’arma della moneta non è meno pericolosa. Per questo non dobbiamo vergognarci. Noi avremmo pure uno Schettino, ma a loro Auschwitz non gliela toglierà mai nessuno
Però almeno Sallusti gli ha risposto. E a quanto mi risulta è stato praticamente l'unico. Certo, è sceso al loro livello. Certo ci sono stati tedeschi che si sono prodigati per salvare i deportati (Schindler per citarne uno ..il solito) ma non ha detto cose terribili. Si può veramente dire che ha generalizzato ricordando ai tedeschi quanto e come sono stati compatti nel credere nell'ideologia nazista? nell'esistenza di una razza superiore, ariana, pura, destinata a governare su tutti gli altri popoli? Secondo me no. La quasi totalità del popolo tedesco ci ha creduto davvero. Basta vedere filmati dell'epoca per capire che Hitler era riuscito a stregare un popolo. Hitler che, per usare le parole di Jung è stato uno "sciamano, una sorta di vaso spirituale, un semidio, o ancora meglio un mito. Tanto che come uomo praticamente non esiste. il Fuhrrer rappresenta e incarna simbolicamente un ordine collettivo. egli altro non è che il suo ruolo mistico, politico e istituzionale eletto a soddisfare i desideri infantili di potenza del popolo tedesco. Hitler è egli stesso la nazione tedesca. E, tra parentesi, è questa la ragione per cui deve sempre parlare così ad alta voce persino nelle conversazioni private: perchè con lui parlano 78 milioni di voci".
Non è un uomo ma qualcosa di collettivo. Questa è l'esaltazione che ha legato Hitler, il nazionalsocialismo e il popolo tedesco. Questo è il vortice, l'abisso ideologico in cui è precipitato un intero popolo che ha veramente creduto nella sua missione di conquista e purificazione razziale del mondo.
Per cui sì, Sallusti ha esagerato. Perchè scomodare l'orrore della germania nazista per rispondere alla generalizzazione schettino = italiani codardi non può essere che un'iperbole. Ma per quanto mi riguarda ha fatto bene a ricordarglielo.
PS
un piccolo inciso qualche estate fa mi trovavo a Monaco. a un certo punto leggo un cartello: Dachau - 10 km.
qualcuno forse poteva dire che ignorava cosa succedesse ad Aushwitz che è in Polonia...ma Dachau..