Futa: controlli polizia

scusate se intervengo senza prima presentarmi in maniera adeguata.
sono il Comandante della Polizia Municipale di Loiano e quindi partecipo sia in fase organizzativa che esecutiva agli interventi di polizia di cui al topic.
sono molto interessato a conoscere il punto di vista degli utenti della strada, nel caso di specie dei motociclisti,  nella convinzione che qualsiasi intervento per essere veramente efficace deve esser condiviso.
ho apprezzato molti interventi che colgono il senso e le finalità delle operazioni di polizia stradale in corso..
alcuni, irriducibili, continuano a poensare che interventi di polizia stradale abbiano il fine di "fare cassa"
a questi ultimi mi rivolgo tentano di fornire chiare spiegazioni:
che sulla futa fosse necessario procedere a controlli approfonditi e stringenti penso nessuno possa confutarlo!
1) la presenza dei tecnici della motorizzazione civile è stata richiesta per poter usufruire di un livello conoscenza  tecnica dei motocicli e delle norme  anche europee, che regolano le modifiche alle caratterisatiche costruttive (tuning), per ovvi motivi difficilmente riscontrabile negli operatori di PS .  I tecnici non procedevano a verbalizazzioni ma fornivano indicazioni sia agli operatori di PS che agli utenti, molti dei quali si dichiaravano ignari della necessità di omologazione di specchietti, indicatori di direzione, marmitte aftermarket ecc....
2) controlli sulla velocità
A seguito delle modifiche apportate all’art.142 cds dal D.L 3 agosto 2007 n. 117 convertito in legge 02 ottobre 2007 n. 160 e succ modificazioni, lo strumento autovelox ha perso ogni efficacia  nell’opera di contrasto al fenomeno, in quanto il cartello di preavviso di posizionamento dello strumento, la visibilità imposta allo stesso e agli  operatori, risulta funzionale a coloro , fra i motocislisti, che utilizzano la SP 65 Futa, come una pista.
Infatti costoro, informati del posizionamento dello strumento, si limitano a transitare a velocità codice per poche centinaia di metri davanti allo strumento , per poi scatenare tutta la potenza dei loro motocicli nel restante tratto di strada, certi dell’impunità.
Non è azzardato affermare che , nello specifico contesto, le modalità operative imposte, lungi dal risultare interventi di prevenzione, ottengano il risultato  opposto.
Isp. Ca. Umberto ori