Re: Coma Italia?
Ieri non ho scritto nulla. Stavo a pezzi! La sensazione che sentivo? Come se qualcuno mi avesse strappato un pezzo di carne. Vedete, noi non siamo come i politicanti di professione che, dopo ogni elezione, riescono a mettere maschere e a sfoggiare astrusi ragionamenti per dimostrare all'opinione pubblica che hanno vinto tutti.
Io no, noi no. Io ieri sono stato malissimo. Non ho mangiato nulla per ore e avrò fumato 30 sigarette, proprio io che non fumo quasi mai.
Ci ho creduto moltissimo, mi sono anche esposto ma ha vinto “l'apparato”.
Vi sto scrivendo dalla commissione difesa della Camera, tra poco inizierà un'audizione con il Ministro della Difesa. Osservo i deputati e i senatori dei partiti. Sono tutti strafelici, tutti. Quelli del PD è logico, ma quelli di Scelta Civica perché? Casini sprizza di gioia, Cicchitto ha l'aria sollevata. Eppure hanno preso 1/5 dei nostri voti. Si salutano tra di loro con vigorose strette di mano e dolcissimi baci sulle guance. Il messaggio è chiaro, si stanno dicendo una sola cosa: “ci siamo salvati!”.
Ed è vero, noi abbiamo perso e il sistema ha vinto. Confidavamo nel fatto che l'impegno che ci abbiamo messo (credetemi abbiamo dato l'anima), che aver studiato giorno e notte per smascherare le indecenze nascoste nei decreti legge, sarebbero bastati per vincere. Pensavamo che dare un esempio di onestà, coerenza, intransigenza, restituire soldi, presentare tutte le proposte di legge dichiarate, avrebbe convinto gran parte degli italiani a scegliere il 5 stelle. Ci siamo illusi che girare tutta l'Italia, piazza per piazza, portare in ogni angolo del Paese la nostra politica, parlare con centinaia di cittadini senza scorta ne intermediari ci avrebbe fatto ottenere un risultato strabiliante.
Ci siamo sbagliati. Mi sono sbagliato. La strada è lunga. Lo capisci quando pensi a quanti voti ha preso Raffaele Fitto, FI, un giovane condannato (in I grado) a 4 anni di reclusione e a cinque di interdizione dai pubblici uffici per i reati di corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d'ufficio. Secondo eletto in Italia per numero di preferenze!
Insomma, io, per carattere, per passione, anche per sana ambizione ho pensato di prendere a “testate” il sistema, il muro del sistema, pensando di fargli male. Ebbene il muro è ancora in piedi (e i sorrisi di oggi qui in commissione lo dimostrano) e io ho la testa fasciata. Tuttavia, e vi prego di credermi, non sono affatto parole di circostanza, io delle crepe in quel muro le vedo. Le vedo con chiarezza. E se tutti questi politicanti oggi gioiscono con tale “entusiasmo da finale” è perché era davvero una finale. Cioè un gruppo di cittadini entrati un anno e mezzo fa in Parlamento e centinaia di migliaia di attivisti, sono arrivati in finale contro la partitocrazia, un avversario che non ha mai temuto nessuno. Loro hanno vinto ma per farlo hanno fatto una “campagna acquisti” molto dispendiosa.
Io oggi sto molto meglio. Nei prossimi giorni andrò a dare una mano dove siamo arrivati al ballottaggio e mi terrò nel cuore un popolo che a piazza San Giovanni grida onestà, onestà, onestà.
Poi penserò agli errori commessi, a cominciare dai miei (ricordo a tutti che fare auto-critica significa esaminare il proprio operato, i propri errori e io Alessandro Di Battista, ne ho commessi diversi) ma penserò anche ai Mastella e agli Scopelliti. D'altronde se, per la prima volta, certa gente non ce l'ha fatta ma ce l'hanno fatta 17 cittadini incensurati, preparatissimi (leggetevi i loro curricula) e senza "padri, padroni e padrini" beh questo è senz'altro merito del M5S e di quel popolo che gridava onestà.
Siamo arrivati in finale e abbiamo straperso ma le finali non si possono perdere sempre. Ne arriveranno delle altre. A riveder le stelle
Alessandro Di Battista Ora: abbiamo perso. Punto. E la ragione ce l'ha chi vince, inutile rigirare la frittata. Per come la vedo posso capire chi non vota M5S credendolo solo un movimento di protesta, ma al contempo non riuscirei a votare un Renzi che si pubblicizza con 80 euro (NETTI!) tralasciando i veri problemi, ovvero lasciando la guida del Paese ai soliti noti. I soliti noti condannati in giudizio. I soliti noti che promettono, ma non faranno. Anche perché se Renzi veramente volesse fare quelle riforme necessarie, sarebbe rispedito da dove è venuto alla velocità della luce da chi ora gli permette di stare lì... Siamo troppo marci per pensare di salvarci continuando a farci "guidare" dai soliti marci. Non pensavo che alle europee in M5S vincesse, ma pensavo ci andasse molto vicino, pensavo prendesse abbastanza voti da far paura alle politiche. Purtroppo è stato schiacciato. Poco conta che la maggioranza dei giovani abbia votato per loro, l'Italia non è dei giovani. Peccato. Speriamo continuino, anzi, io lo spero. Spero che questa ventata di freschezza non abbia fine. Non li credo dei santi, ci mancherebbe, nessuno lo è, ma li credo stanchi davvero di una politica corrotta e meschina. E io con loro.
Non mi pronuncio su chi vota PDL, ognuno vota come vuole, ma se mi posso dare una spiegazione per chi ha votato Renzi, davvero non riesco a comprendere chi vota ancora per un ottantenne condannato ai lavori socialmente utili.