Re: Coma Italia?
Io non mi sento un tifoso, ma un' osservatore delle dinamiche socio politiche del nostro Paese, faccio anche parte di una comunità nazionale nonostante essa sia bistrattata, confusa e indisciplinata agli occhi del mondo. Esprimo le mie idee, ho sempre detto e ripeto che membri della maggioranza parlamentare e del governo di questo Paese in un Paese normale sarebbero dietro le sbarre, che il Presidente del Consiglio era mosso solo dall' interesse personale e dall' ossessiva paura per dei PM per nascondere l' origine del suo impero economico, si qualifica come imprenditore televisivo, ma non è un Rupert Murdoch. Anche la Endemol è sul mercato perchè carica di debiti e di pochi giorni fa la notizia di un offerta da parte della Aol Warner per un miliardo di euro.
Nella coalizione di "centro-sinistra" dove anche lì ci sono sacche di populismo, corruzione e irresponsabili, mai ai livelli esasperati e sfacciati del Pdl, ci sono posizioni irrisolte, ma vogliamo riconoscere dei meriti: le primarie, le dimissioni quando si finisce sotto indagine, le poche liberalizzazioni chi le ha fatte? Significative riforme chi le ha fatte, la sussidiarità, la riforma del Titolo V della Carta Cost.le. la riduzione seppur di poco del debito pubblico alla fine del 2008 era al 103% sono fatti. Magari avrebbero potuto e dovuto far meglio, ma dall' altra parte c'è stato il nulla, nessuno per onesta intelletuale può negare che la responsabilità dello stato attuale dell' Italia non sia di questa maggioranza di corrotti, inetti, massoni e mafiosi. Sono fatti. Come possiamo apprezzare il Capo dello Stato nei confronti del quale all' inizio del suo mandato avevo espresso delle perplessità si sta dimostrando giorno dopo giorno all' altezza del suo compito.
Non serve degradarsi al livello del bar dello sport per esprimere il proprio disappunto come sarebbe meglio usare aggettivi più qualificanti per definire il mio intervento, non di rancore, ma di sorpresa e fastidio. D' altra parte ogni volta che esprimo un parere o un' idea la motivo, a differenza di altri che ragionano a compartimenti stagni, ma questo dipende dalla volontà di mettersi in discussione, di farsi delle domande e voler crescere.
Come Paese stiamo vivendo il periodo più nero dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, i nodi strutturali del nostro essere sono venuti al pettine, ribadisco la sorpresa nel veder minimizzare il ruolo del Presidente del Consiglio uscente dopo che nel corso degli anni a ribadire la sua inopportunità a guidare il nostro Paese si sia espresso il gota dell' economia e società civile mondiale: Si dimenticano le copertine dell' Economist, Premi Nobel per l' economia, Capi di Stato e Governo, studiosi, pensatori ogni persona di buon senso avrebbe preso le distanze da un personaggio simile indipendentemente dal suo pensiero ci sono modi e modi nella vita per realizzare delle opere, lo stile, il decoro il rispetto delle regole e il modo in cui si andrebbe a rappresentera una Nazione sono valori non negoziabili.
Ci aspetta un perido duro, non si sa quanto lungo esso sarà per uscire da questa crisi dispiace solo vedere che la classe dirigente di questo Paese è significativamente al di sotto dell' Italia reale con cui ogni giorno abbiamo modo di confrontarci e vedere.
Ricordo quando anni fa con alcuni amici si discuteva di quello che sarebbe potuto accadere di lì a quattro anni era metà del 2007, quando parlai d' ipotesi ristrutturazione del debito pubblico mi guardarono male, oggi è un' ipotesi che spero non si realizzi, ma cui qualcuno sta pensando.