Re: Coma Italia?
Renzi avrebbe tolto una fella fetta dell' elettorato giovane, che ha dato il voto al Movimento a Cinque Stelle.
Al momento stallo politico assoluto, spread al momento sotto controllo e credo rimarrà così in virtù della finanziaria approvata fino al 2013, anche perchè oramai il debito in mani straniere è sceso al 27%, il restante è nelle mani degli italiani (1%), banche nazionali (Intesa, Unicredit), Generali, Bce, Bai e non so ancora in quale proporzione nelle mani francesi e tedesche, ma la loro quota dovrebbe esser scesa sensibilmente.
In questi giorni ho letto molti commenti riguardo le elezioni italiane, tra le tante, strano per me che non leggevo i suoi editoriali dal 2005, mi è piaciuta quella di Erensto Galli della Loggia
"È populista chiedersi quali «sacrifici» hanno compiuto l’on. Rosy Bindi, faccio per dire, o chessò il senatore Latorre, in questi ultimi quindici mesi, mentre alcune centinaia di migliaia di italiani perdevano il loro posto di lavoro? È populista chiedersi quali effetti del «rigore» governativo abbiano subito l’on. Bondi o l’on. Cesa, sempre tanto per dire, nello stesso periodo, mentre ottocentomila famiglie italiane chiedevano la rateizzazione delle bollette della luce e del gas che non riuscivano a pagare, o decine di piccole aziende e di negozi erano costretti ogni giorno a chiudere? È populista? Forse sì, chissà."
"Certo, il populismo si limita perlopiù a invocare comportamenti diversi, denuncia ingiustizie e latrocini, insiste sulla moralità e sulla qualità delle persone. Non è «propositivo », come si dice; non indica vasti programmi di misure strutturali. Fa come ha fatto Grillo, appunto. Ma sarà pure lecito chiedere: c’è per caso qualcuno tra coloro che stanno leggendo queste righe che ricorda invece una vera proposta, per così dire strutturale, avanzata in questa campagna elettorale da Casini o da Bersani? E c’è qualcuno che ha ascoltato Vendola illustrare come immaginava di finanziare l’Eden che nei suoi programmi si compiaceva di dipingere per il futuro? Stranamente però non sono in molti a dare del populista a Vendola."
"Questo è il punto: una classe politica chiusa nella supponenza delle sue chiacchiere e nell’impotenza del suo finto potere, la quale non ha voluto prendere atto che c’è un’Italia sempre più numerosa che non ne può più: né di lei né dei suoi partiti. Un’Italia che quindi ha fatto la sola cosa che poteva fare: se n’è inventato un altro, di partito. Praticamente dal nulla e con il nulla: affidandosi a una sorta di fool, di «matto», di buffone shakespeariano, l’unico capace, nella sua follia, di dire ciò che gli altri non potevano. Con l’augurio— che a questo punto, immagino, è di tutti gli italiani — che alla fine, però, possa esserci del metodo in quella sua follia"